Re: Civiltà Ebraica

Inviato da  edo il 17/1/2012 22:14:29
Commissione Affari Esteri francese: ‘Israele usa l’acqua come arma razzista contro i palestinesi’
Evidenza - 17/1/2012

Parigi/Ramallah (Palestina) – InfoPal. Un documento del parlamento francese condanna l’utilizzo da parte israeliana dell’acqua come “arma razzista” contro il popolo palestinese.

E’ la relazione della Commissione Affari Esteri francese a puntare il dito contro le politiche di Israele per lo sfruttamento delle risorse idriche, strategicamente dirette a derubare l’acqua ai palestinesi, a estendere il massimo del controllo israeliano sull’acqua e, questa è anche la funzione del Muro d’Apartheid.

“E’ in atto una sorta di Apartheid dell’acqua”, si legge nel rapporto francese dal quale emerge anche come la specificazione di Stato ebraico sia una logica “dell’Apartheid delle risorse idriche” e tale segregazione va intesa esclusivamente nei confronti dei palestinesi.

Il quotidiano israeliano Yediot Aharonot ha riportato lo sconcerto dell’ambasciata israeliana a Parigi “ignara del documento redatto dal parlamento francese”, definito dalla rappresentanza diplomatica israeliana “politicamente scorretto”.

Da parte palestinese si commenta con un “nessuna novità il rifiuto israeliano ad accogliere le raccomandazioni di questo documento. Questa prassi fa parte della pratiche razziste di Israele, che ha sempre respinto le critiche sul furto dell’acqua mosse da organismi internazionali come Amnesty International, Banca Mondiale e B’Tselem.
Così ha riferito Shaddad al-‘Atli, direttore per l‘Autorità palestinese per l’acqua.

“Siamo di fronte a un rapporto redatto da una commissione specializzata e competente. Parlamo di acqua garantita ai coloni israeliani in Cisgiordania e nessun diritto per gli oltre 2milioni di palestinesi qui”.

Sono 9mila i coloni israeliani che sfruttano 1/3 dell’acqua che di diritto spetta ai 2,5milioni di palestinesi.

Non a caso, la questione dell’acqua non fu affrontata durante gli Accordi di Oslo, aspetto che, insieme a rifugiati, al-Quds (Gerusalemme), confini e destino delle colonie israeliane in terra palestinese, fu rinviata a negoziati sullo status finale, mai affrontati fino ad oggi.
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