Re: Civiltà Ebraica

Inviato da  edo il 20/1/2011 8:27:35
E’ di ieri una esauriente riflessione di Sergio Romano sulle cause remote della questione araba in generale e palestinese in particolare.
Nulla quaestio sulla costante rimozione europea del risorgimento arabo, pur intriso di idee nate e sviluppate qui da noi. E nulla quaestio sulla spiegazione - scritta tra le righe - su quanto tale rimozione abbia influito nel creare l’attuale ostilità araba oggi verso l’Occidente (e l’Europa, naturalmente).
Vorremmo soltanto corroborare la disamina di Romano con un accenno alla politica britannica. E’ a Londra, infatti, con la Dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917, che si misero le basi della nascita di un’entità estranea, israeliana, in Palestina. Ecco l’incipit originale: “His Majesty's Government view with favour the establishment in Palestine of a national home for the Jewish people”...

E ricordiamo pure come, meno di 4 anni dopo, il 13 giugno 1921, il ministro di Sua Maestà, Winston Churchill ebbe così a dichiarare di fronte ai Comuni: “La causa delle difficoltà esistenti in Palestina risale al movimento sionista e all’appoggio che noi intendiamo offrire a questo movimento”. Dopo aver illustrato come in quel tempo vivessero in Palestina “500 mila musulmani, 65 mila cristiani e circa 65 mila israeliti”, Churchill ammetteva che “in base allo schema sionista di immigrazione “sono stati portati circa settemila israeliti”, ma che questa “immigrazione e la propaganda relativa hanno allarmato ed eccitato le popolazioni arabe. Gli arabi temono che in pochi anni saranno dominati e schiacciati... senonché l’Inghilterra - proseguiva Churchill - ha una completa fiducia nell’opera intrapresa da sir Herbert Samuel, il quale è un ardente sionista. Io seguo la sua azione con immensa fiducia. Io gli offro il mio incondizionato appoggio”...
Ricordiamo anche come nei 25 anni (1922-1947) di “mandato britannico” (eufemismo coloniale) su quei territori, la popolazione ebraica salì, con dosi massicce di immigrazione, ad oltre 600 mila unità.

E ricordiamo poi come tale appoggio al sionismo - e all’avvenuta rapina di una terra araba - fu completato a Jalta, alla fine della seconda guerra mondiale dallo stesso Churchill, da Stalin e da Roosevelt, con la decisione di imporre una spartizione dell’ex “Terra santa”. L’Onu fu delegata quindi alla divisione in due delle terre palestinesi e la relativa risoluzione fu emanata il 29 novembre del ‘47.

Si noti infine come alcune anime pie che si ritengono “storici” non soltanto rimuovono come per il popolo ebraico la Palestina sia una sorta di “preda” ancestrale da catturare (i Filistei vivevano lì), ma dichiarano pure un’irreale opposizione di Londra a Israele (ma la disputa era soltanto sui chilometriquadrati da rapinare agli arabi).
Ah, un’ultima nota. Peccato che quelle analisi Romano le scriva per il Corriere della sera che - pur relegando in fondo alle sue pagine tali potenti editoriali - può far finta così di equilibrare le sue opinioni al 99,99% pro-Israele.

Ugo Gaudenzi
Fonte: www.rinascita.eu
Link: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=5955
19.01.2011

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