Re: Civiltà Ebraica

Inviato da  edo il 13/12/2010 21:27:33
“Alleati e amici” promuoveranno le politiche governative alla stampa e durante incontri pubblici, come parte di una nuova strategia delle Publiche Relazioni


Israele ha istruito le sue ambasciate in 10 Paesi europei, inclusa l'Inghilterra, affinchè ognuna di esse recluti 1000 personaggi pubblici che agiscano come sostenitori delle sue politiche nell'ambito di una nuova offensiva delle pubbliche relazioni.

La scorsa settimana, il ministero degli Esteri ha spedito spedito alle ambasciate un telegramma contenente le istruzioni di Avigdor Lieberman, il controverso ministro dell'ala di estrema destra, per adottare una serie di misure con lo scopo di accrescere il sostegno dell'Europa a Israele.

'ordine più curioso è quello di trovare entro metà gennaio più di mille persone che agiscano da “alleati” di Israele. Una fonte li ha descritti come “amici che devono non solo ricevere dei messaggi ma anche promuovere attivamente questi messaggi”. Questi individui – meglio se scelti tra gli attivisti ebrei o cristiani, tra accademici, giornalisti e studenti – saranno istruiti regolarmente da ufficiali israeliani e incoraggiati a parlare a favore di Israele durante incontri pubblici, e a scrivere lettere o articoli per la stampa.

Cinque capitali europee sono state scelte per una spinta un po' più convenzionale nelle pubbliche relazioni. Le ambasciate israeliane a Londra, Madrid, Parigi, Berlino e Roma riceveranno infatti dei fondi per assumere lobbisti e firme professioniste sempre nell'ambito delle PR.

Alle agenzie di comunicazione verrà chiesto di concentrarsi su messaggi politici come: la posizione di Israele nell'ambito dei colloqui con i Palestinesi; argomenti che possono aiutare il “marchio” Israele, come turismo e tecnologia; e questioni locali sulle quali Israele vorrebbe destare l'attenzione, come i diritti umani in Iran o nei Paesi arabi.

Il ministro degli Esteri ha anche suggerito alle ambasciate di organizzare mensilmente degli eventi di alto profilo per promuovere Israele e le politiche del suo governo, e visite in Israele da parte di individui influenti. Liebermann sta pianificando di incontrare gli ambasciatori nei Paesi europei il prossimo mese per dare un impulso quest'offensiva delle pubbliche relazioni.

Un funzionario israeliano ha rifiutato di commentare queste rivelazioni, ma ha detto: “Certo noi cerchiamo sempre dei nuovi modi per migliorare la nostra comunicazione, non c'è nulla di strano in questo”, e ha aggiunto: “C'è della preoccupazione sul modo in cui Israele viene percepito all'estero, in particolare per quanto riguarda alcuni Stati dell'Europa occidentale”.

Israele ha precedentemente lanciato delle guide per migliorare la sua immagine attraverso hasbara – che letteralmente significa spiegazione, sebbene alternativamente interpretata come pubblica diplomazia, distorsione dei fatti o propaganda. Durante la sua guerra di tre settimane a Gaza, cominciata nel dicembre del 2008, Israele aveva promosso una strategia delle pubbliche relazioni attraverso il suo consiglio nazionale dell'informazione per coordinare giorno per giorno i messaggi chiave.

Il governo israeliano, l'esercito e diverse ambasciate sono esperte nell'utilizzo dei social media come Twitter, Facebook e Youtube per produrre del materiale promozionale. Organizzazioni come Bicom, il Centro di ricerca inglese per le comunicazioni su Israele, in Inghilterra, e l'Israel Project negli Stati Uniti, che si descrivono come indipendenti, sono in realtà dedicati alla promozione delle politiche israeliane. Entrambe le organizzazioni offrono ai corrispondenti stranieri di base in Israele e Palestina regolari incontri, contatti e tour, con viaggi in Israele interamente pagati ai giornalisti, compresi quelli del Guardian, che sono di sede in altri luoghi.

Simili strategie delle pubbliche relazioni sono portate avanti anche da altri Paesi. Il Rwanda ha assunto la compagnia londinese Racepoint per aggiornare i media con storie positive. Bell Pottinger, capeggiata da Lord Bell, un ex consulente della Tatcher, rappresenta lo Sri Lanka e il Madagascar.

Nel frattempo, il consiglio dei ministri israeliano ha approvato oggi un piano per costruire un enorme centro di detenzione capace di contenere più di 10 mila immigrati clandestini e rifugiati vicino ai suoi confini con l'Egitto. Israele ha iniziato a costruire un recinto lungo i bordi già prima dell'inizio del mese. L'autorità per la popolazione e l'immigrazione ha detto che tra le 1200 e le 1500 persone, provenienti principalmente dall'Africa Sub-Sahariana, hanno attraversato i confini ogni mese di quest'anno, mentre lo scorso anno erano 300 al mese. “C'è un'emorragia di persone che minaccia il lavoro degli israeliani, un'onda di immigrati irregolari che dobbiamo fermare a causa delle severe implicazioni che avrebbero per l'israeliano in quanto tale” ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante il consiglio di gabinetto di oggi.

Come se non bastasse, oggi il Generale maggiore Uri Bar-Lev, il capo della polizia indagato per presunte molestie sessuali e stupro, ha detto che di voler ritirare la sua candidatura per diventare Commissario della Polizia israeliana, e si è dato un tempo non specificato per dimettersi

Harriet Sherwood
Fonte: www.guardian.co.uk
Link: http://www.guardian.co.uk/world/2010/nov/28/israel-citizen-advocates-europe-pr
28.12.2010

Traduzione a cura di ANNA TORO

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