Re: quello che non ci dicono

Inviato da  Orwell84 il 10/4/2008 23:13:37
Citazione:

padegre ha scritto:
Mi piacerebbe sapere se i cittadini inglesi, quando fu adottato il nucleare nel loro paese, furono informati del costo per kilowattora prodotto da una centrale nucleare, che ha i maggiori costi proprio nella fase di smantellamento (dopo 20 anni) e costi sconosciuti dello stoccaggio di questi rifiuti, che sono vere e proprie bombe che lasceremo per 250.000 anni alle prossime generazioni, con il rischio che un terremoto possa liberare radioattività capace di distruggere intere nazioni.


Una centrale nucleare va smantellata dopo 20 anni? Terremoti che liberano radioattività? E dove le hai lette queste boiate?

Citazione:
Il kilowattora nucleare, se viene giustamente calcolato dalla “culla alla bara”, è in assoluto il più costoso e pericoloso, perché, anche ammettendo che il funzionamento di moderne centrali sia sicuro, lo stoccaggio delle scorie è irrisolvibile.
Nessuno al mondo è in grado di quantificare il costo del kilowattora nucleare perché solo ora si cominciano a smantellare le vecchie centrali (in Italia non si è ancora cominciato) e i siti di stoccaggio, se e quando saranno trovati, produrranno costi di sorveglianza e manutenzione in eterno, e faranno vivere nel terrore le popolazioni vicine a quei siti.


É impossibile quantificare. É irrisolvibile. É il terrore.



Al contrario non vedo mai dei conti sui veleni prodotti per costruire i pannelli solari o sui dati relativi al loro smaltimento.
Comunque lo smaltimento con la tecnologia attuale non è più una difficoltà poché possono venir bruciate in un ADS oppure in parte riutilizzate dopo riprocessamento oppure ancora stoccate in depositi di superfice a secco (per le scorie di prima e seconda categoria) e in depositi geologici (per quelle riprocessate di terza categoria). La soluzione per la sistemazione delle scorie radioattive in Italia deve essere trovata indipendentemente dal fatto che il nostro Paese possieda o meno centrali eletronucleari attive visto che solo la medicina nucleare produce ben 500 tonnellate di scorie radioattive all'anno (e quasi altrettante ne produce la ricerca scientifica e l'industria).


Citazione:
L’impossibilità di avere questo dato rallenta l’urgenza della riconversione energetica in solare, idrogeno, eolico, termodinamico (Rubbia) e ci espone ad una crisi verticale che i più poveri e deboli pagheranno pesantemente e, conoscendo il cinismo di certe forze economiche, ciò è previsto e voluto.
Paolo De Gregorio


Te le raccomandoi davvero le centrali di Rubbia.
La centrale solare a concentrazione "Archimede" di Priolo (solare termodinamico) sarà pronta (se funzionerà, cosa tutt'altro che certa) solo nel 2009, costerà la bellezza di 40 milioni di euro, occuperà una decina di ettari di spazio, il tutto per produrre solo 5 (cinque, avete letto bene) MW (8 milioni di euro a MW, come se un reattore EPR di 2.000 MW costasse 16 miliardi di euro, ossia dieci volte tanto il suo reale costo). E se i costi d manutenzione e i problemi saranno simili alla centrale solare a campo specchi di Adrano, costruita nei primi anni '80 con i soldi dell'allora CEE e chiusa dopo meno di due anni, siamo a posto.

Io proporrei di levare finanziamenti e ricerca alle fonti energetiche, lasciando che sia la concorrenza (economica e di idee) e il libero mercato a dettare la "migliore" (ammesso che ce ne sia una e non si tratti invece di un mix, nucleare compreso) evitando di proibirne alcune per legge. Poi vediamo cosa conviene e cosa terrorizza la gente (che poi magari si mette in coda alle Terme ad Ischia per andare a fare i bagni al radon, dove le radiazioni sono 500 volte più alte rispetto alla soglia stimata dall'EPA).

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