Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere

Inviato da  ivan il 5/12/2009 16:12:10
Una conseguenza del "portiamo questa specie qui originaria di che fara' un bene che " la troviamo documentata dal Corriere:

Citazione:


In America le normali carpe, di taglia molto inferiore, furono introdotte nel XIX secolo. Quelle cinesi giganti vennero importate quaranta anni fa dagli allevatori di pesci del Mississippi per ripulire gli allevamenti, ma fuggirono durante alcune successive inondazioni. Da allora, sono emigrate in massa verso il nord moltiplicandosi e invadendo tra gli altri il fiume Illinois.

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Le carpe cinesi giganti, voraci e distruttive delle altre specie, raggiungono un metro e mezzo di lunghezza e un peso di 45 chili. Al suono dei motori delle barche, compiono balzi di oltre due metri fuori dall’acqua: spesso le danneggiano, o colpiscono chi è a bordo, provocandogli fratture, incidenti che hanno allarmato le autorità e attratto l’attenzione dei media. Nel Mississippi sono un problema insolubile, e si teme che se popolassero i Grandi laghi porrebbero fine all'industria della pesca, che ha un fatturato di 7 miliardi di dollari annui, e che ne ostacolerebbero la piccola navigazione.

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Per fermare l’emigrazione delle pericolose carpe cinesi giganti dal Mississippi ai Grandi laghi, e così salvare altre specie ittiche e proteggere la navigazione, il Genio civile americano ha completamente avvelenato le acque del Canale artificiale di Chicago ..




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Ma, tranquilli,nel bel paese non cambiera' nulla, poiche' come la storia dello zoo sull'aspromonte insegna, nemmeno il semplice buon senso trova piu' terreno fertile da queste parti.

Un esempio lo troviamo qui: http://atavicarabbiabruzia.splinder.com/post/21811316/Catanzaro%2C+cosa+sta+succedendo

Citazione:


giovedì, 03 dicembre 2009
Catanzaro, cosa sta succedendo al mar Jonio?

Era davvero l’ultima spiaggia… di mare pulito! Tutta la Calabria tirrenica, eccetto la striscia di costa che va da Tropea fino a Scilla (anche questa, però, intervallata da spiagge sporche), è orami da anni una piscina di acqua putrida. Ma il problema del mare sporco sembrava circoscritto al versante tirrenico. Quest’anno, invece, qualcosa di strano sta succedendo anche alle splendide acque dello Jonio catanzarese ...

Il mare è apparentemente cristallino. L’ignaro bagnante si immerge, si gode il refrigerio dell’acqua e la bellezza del paesaggio. E’ solo quando esce che si accorge di strani filamenti scuri e melmosi rimasti appiccicati sulla pelle. Sembrano alghe. Danno prurito e vanno via solo se lavati energicamente col sapone.

Il fenomeno si ripete tutti i giorni e la gente chiede spiegazioni. Perché succede questo? Gli esperti del settore direbbero che è colpa del riscaldamento del Mediterraneo che influisce sulla crescita e lo sviluppo delle alghe. Chi non ricorda il caso dell’ alga tossica in Liguria che nel 2005 mandò centinaia di bagnanti all’ospedale? Il fenomeno, al momento, non è comparabile con quello catanzarese, però c’è un’analogia inquietante: la temperatura dell’acqua del mar Jonio più mite rispetto alle medie solitamente registrate nel mese di giugno, condizione che potrebbe favorire la proliferazione di alcune specie di alghe.

Ma c’è un altro fattore rilevante che non ha direttamente a che vedere con il problema del riscaldamento globale. Da qualche tempo a Simeri Crichi è attiva una centrale termoeletrica Edison a ciclo continuo alimentata a gas naturale. Nonostante le rassicurazioni dell’Edison sull’impatto ambientale dell’impianto, oggi i turisti e i cittadini catanzaresi hanno un motivo di preoccupazione in più: non solo il problema delle emissioni di ossido di azoto nell’aria, ma anche quello del surriscaldamento dell’acqua, un fenomeno che tuttavia nessuno ha ancora ricondotto all’attività della centrale.

Perchè? Le centrali termoeletriche trasformano l’energia termica in energia meccanica: il calore contenuto nei gas di scarico di una turbina a gas accoppiata a un generatore elettrico viene utilizzato per riscaldare l’acqua di una caldaia, che così produce il vapore necessario ad azionare una turbina a vapore accoppiata a un secondo generatore. Nel caso della centrale di Simeri Crichi l’acqua viene presa dal mare e restituita demineralizzata e naturalmente più calda. Potrebbe essere questa la spiegazione del mutamento dell’ambiente marino in alcuni tratti del mar Jonio?


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