Bali, ovvero il fallimento della politica

Inviato da  padegre il 17/12/2007 16:51:29
- Bali, ovvero il fallimento della politica -
a cura di Paolo De Gregorio – 16 dicembre 2007

Sostiene Giorgio Bocca sull’Espresso: l’umanità è in pericolo per le sue stolte moltiplicazioni dei viventi e dei consumi.
Poche purtroppo sono le persone capaci di andare al cuore dei problemi, senza enfasi, senza ideologia, parlando ai cervelli, alla razionalità, senza emozionalità, né ricorrendo alla satira per essere ascoltati, o alla retorica.
La questione da capire, da mettere a fuoco senza tentennamenti, è che le sentenze che la scienza ha dato, sulla questione ambientale, non saranno mai accolte, e la tendenza all’autodistruzione non si fermerà poiché e la ECONOMIA CHE COMANDA, e i politici che sono andati a Bali a discutere non hanno il potere di imporre regole alle logiche industriali nazionali e multinazionali.
Il neoliberismo globale, gonfiato a dismisura dai colossi emergenti CINA, INDIA, BRASILE, ecc, prevede una enorme espansione di produzione e consumi, prodotti e trasportati con energie fossili, cosa che aumenterà esponenzialmente la produzione di Co2, a fronte di una necessità urgente di diminuire drasticamente le attuali emissioni.
Se per i consumi non vi è modo di intervenire per fermarli, l’assurdo aumento dei viventi non può essere fermato per la ossessiva contrarietà delle due maggiori religioni (musulmana e cristiana), che hanno bisogno di masse di ignoranti e disperati da gettare in guerre di religione e indirettamente per la supremazia economica.
Capitalismo globale e religioni sono intimamente legati dagli stessi interessi, affinché non prevalga uno sviluppo economico totalmente nuovo, scandito dalla centralità della questione ambientale, che deve dirigere l’economia verso la sostenibilità, verso la riconversione con energie rinnovabili, in cui la diminuzione demografica sia un problema da trattare con gli strumenti della scienza, della informazione, della laicità.
Capitalismo e religioni sono vecchi di migliaia di anni, hanno totalmente fallito (altro che fallimento del comunismo), sono stati compagni di strada nel più orrendo episodio della Storia, quello del colonialismo, in cui le ruberie e i genocidi dei capitalisti si chiamavano evangelizzazione per i preti.
Il capitalismo e la sua ottusa legge del profitto sta condannando a morte la vita del pianeta, e in tutte le guerre in corso c’è una impronta religiosa.
Diciamo con chiarezza che bisogna liberarci di questi falliti, criminali, irresponsabili, che ci invitano a restare scimmie ammaestrate a consumare, e ci invitano a diffidare dell’Illuminismo e della Scienza perché ben sanno che se la gente va verso la razionalità per loro è finita.
Oggi il passaggio storico dalla dittatura di capitalisti e preti ad una società guidata dal rispetto dell’ambiente, dall’etica sociale, dal rifiuto della guerra e delle spese militari, è un passaggio obbligato e per prima cosa deve essere chiaro nei cervelli e nella coscienza delle persone.
Non aspettiamo per muoverci quella grande crisi che arriverà. Se non saremo preparati vedrà sopravvivere solo i più ricchi e i più armati.
Paolo De Gregorio

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