Re: Abolire il denaro

Inviato da  prealbe il 19/12/2007 19:43:36
In un articolo che ho postato in un altro 3D (davvero molto bello e interessante; si intitola “Il rifiuto della comunità” ) si dice tra l’altro che:
Citazione:
È un fatto che ogni ideologia, prima d’addentrarsi in prescrizioni d’ordine economico, sociale, culturale e politico, si fonda su un’antropologia, ovvero postula un preciso ‘discorso’ sull’uomo: “l’uomo è per sua natura buono”, “l’uomo è fondamentalmente egoista”, “l’uomo è così e cosà” e via astraendo…

Si tratta di un’affermazione estremamente corretta e fondamentale. La causa delle divergenze in molte discussioni sugli ordinamenti sociali (o sulle loro varie sfaccettature) discende spesso in realtà precisamente da una discordanza sulla tesi antropologica che ogni interlocutore sottintende, senza però esplicitarla chiaramente. I malintesi che ne conseguono sono, ai fini della reciproca comprensione e di un dialogo costruttivo, un impedimento insuperabile. Di conseguenza, se prima non si giunge ad un accordo sull’inquadramento antropologico (e ontologico, via) dell’essere umano, è piuttosto inutile confrontarsi su argomenti che ne discendono.

Per quanto riguarda la domanda posta da Orlo in apertura della discussione, dico che non esiste nessun meccanismo (nessun automatismo, di nessun genere) che, di per sé, possa risolvere la questione di “un sistema funzionante per tutti gli esseri umani”. Lo stesso identico meccanismo può essere utilizzato in modi sostanzialmente diversi, secondo l’identità dei gruppi umani che lo applichino, e ha quindi ben scarso valore in sé stesso. Ribadisco: non c’è meccanismo che tenga.

L’unica possibilità è tramite la cultura, cioè attraverso l’educazione, cioè attraverso un sistema di valori mantenuto vivo e operativo nel tempo dal gruppo sociale che lo possieda per mezzo della sua trasmissione sentita e concreta (cioè attraverso “pratiche” e non solo chiacchiere) da una generazione all’altra. Dunque, una questione assai complicata e su cui tocca (con rispetto parlando ) farsi il culo permanentemente, non essendoci mai un punto di arrivo (come in qualunque rapporto umano ).

Se il sistema di valori di riferimento é adeguato nel promuovere il rispetto sostanziale del proprio prossimo, saprà anche direzionare in modo adeguato l’attuazione di qualunque (o quasi) meccanismo sociale, arginandone le inevitabili imperfezioni teoriche. In caso contrario, ci si potrà inventare le teorie più politicamente corrette e razionalmente ineccepibili di questo mondo (delle quali, per inciso, non mancano numerosi e brillanti esempi in giro ) ed esse rimarranno semplicemente e inesorabilmente belle parole.


Prealbe

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