Re: Abolire il denaro

Inviato da  yarebon il 18/12/2007 22:20:45
la prestazione di un pilota di un aereo vale più di quella di un chirurgo o viceversa?
Quella di uno spazzino più di un impiegato comunale e viceversa?

Il problema non è quello, a mio parere ragionando così si crea una società di ricchi e di poveri e non si valorizzano la creatività e le doti che ogni persona ha, perchè quella persona è costretta a sopravvivere e quindi non può sviluppare le proprie qualità e deve concentrarsi sul lavoro e sulla routine.
Si fonda (come dice la nostra costituzione) la vita o una società sul lavoro e sui soldi e non sull'uomo.
Qui tutti parlano di mercato e di merci. Ma spesso il mercato (come oggi) è fine a se stesso, ossia crea bisogni dapprima inesistenti, ne crea di nuovi, non è un luogo di scambio, ma un luogo in cui si creano illusioni.
Il mercato non deve essere il punto principale su cui si fonda una società, ma un luogo in cui semplicemente chiedere prodotti o prestazioni che noi da soli non possiamo avere ed in questo caso i soldi diventano persino superflui, una merce come un'altra usata per comodità.
Forse ho una visione un pò filosofica ed utopica, forse perchè ritengo che un uomo davvero realizzato é quello poco schiavo di merci ed oggetti e che ha poco bisogno di merci. Attualmente questa visione è un pò ottimista, però l'acqua, il pane, il minimo di sostentamento e ci aggiungo la cultura (quella vera) ed un informazione libera non dovrebbero mai essere merce, ma diritto di ogni cittadino. Il mercato dovrebbe provvedere solo a donarci il superfluo, quella ciliegina sulla torta che può rendere gustosa la vita, non il necessario.

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