Re: l'etica del capitalismo (sanità USA)

Inviato da  vincenzo il 13/12/2007 22:30:53
Citazione:
Non è la logica del profitto in sé a portare morte miseria


No infatti. Ma anche si. Anche se in questo caso non è colpa di nessuno. La necessità di seguire il profitto è per la sopravvivenza. E ciò potrebbe portare comunque a morte. Si pensi a chi debba fare lavori manuali pericolosi. In prima istanza, quindi, la colpa non è di nessuno. E' un discorso di sopravvivenza. Detto altrimenti, c'è morte e miseria a prescindere. Questo per quanto riguarda "la logica del profitto". Ora il problema è capire, ove possibile, quale possa essere un sistema economico che maggiormente limiti i danni.

Non ho detto nulla di nuovo, però volevo cercare di cogliere il significato diverso che avete dato di logica del profitto. Al di là dei neolinguismi, potrebbe essere questa un'interpretazione che mette d'accordo tutti i sostenitori e non del lagica del profitto? O è troppo banale?

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Il problema non è il capitalismo o lo statalismo. Lo statalismo sappiamo che aumenta le possibilità di morte e miseria come conseguenza della sopravvivenza.

Ogni forma di organizzazione economica ideale, attraverso la quale si possano contenere - o limitare quanto più possibile - le conseguenze dovute alla sopravvivenza, non è ancora esistita. O se esistita ci si chiede se può essercene un'altra che possa contenerne di più rispetto a quello attuale.

Possiamo concordare che un sistema economico imposto è, di partenza, peggiore di uno non imposto? Se non possiamo concordare sarebbe meglio partire da qui. Lasciando un attimo da parte le discussioni semantiche.

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