l'etica del capitalismo (sanità USA)

Inviato da  padegre il 12/12/2007 20:04:13
- l’etica del capitalismo -
a cura di Paolo De Gregorio – 12 dicembre 2007

Spesso mi mandano messaggi di rimprovero sul fatto che cito la “legge del profitto” come male assoluto, strutturale, espressione intima e immodificabile della logica capitalista.
La cosa detta in astratto può forse sembrare una affermazione gratuita, ma spero di farmi capire citando fatti concreti.
Voglio fare l’esempio della sanità americana.
Nel paese più capitalista del mondo non può che essere privata, grande affare per imprenditori e medici, che offrono l’eccellenza solo ai ricchi, ma che ha il leggero difetto di lasciare 50 milioni di americani poveri a crepare senza aiuto.
Già questo, a persone perbene, dovrebbe suonare come una cinica e spaventosa discriminazione sociale, incredibile per un paese che parla di democrazia e libertà, mentre spende cifre pazzesche per la sua forza militare e una piccola frazione di questi soldi basterebbe per dare assistenza sanitaria gratis a tutti.
Ma la logica del profitto non si ferma qui: il sistema sanitario privato nel suo complesso (farmaceutico e terapeutico), per macinare profitti, ha bisogno di una materia prima abbondante: i malati.
In uno stato che ha a cuore la difesa della salute dei cittadini è naturale che si faccia prevenzione, che si rispetti un prontuario farmaceutico che contempla solo le medicine essenziali più efficaci (in modo che la spesa sanitaria sia ridotta al minimo), si pubblicizzino diete e stili giusti di vita, e comunque la logica è quella di curare tutti e prevenire i malanni.
Dove invece (come negli USA) la salute degli uomini è un bieco affare, ecco evidenziarsi, chiaramente, una logica opposta: più malati si hanno, meglio va l’economia. Fin da piccoli, per ogni piccolo disagio sia psichico che fisico si prescrivono molte medicine, condizionando così la vita dei giovani che ricorreranno sempre alla chimica perché ormai dipendenti, e nella migliore delle ipotesi assumeranno quotidianamente cocktail di farmaci per fronteggiare la dura competizione quotidiana.
Altri malati, a milioni, sono prodotti negli Usa, per la gioia delle case farmaceutiche e chimiche private, da una alimentazione pestifera, sovrabbondante, inquinata da OGM e pesticidi, che dà il risultato della percentuale di obesi più alta del mondo che vanno incontro a moltissime malattie, principalmente quelle cardiache e quelle di degenerazione dell’apparato scheletrico, che richiedono cure per tutto il resto della vita.
E’del tutto evidente che vi è una sinergia profonda, strutturale, tra gli interessi delle case farmaceutiche, dei proprietari della sanità, dei produttori di cibo spazzatura, ma se gli dici che questo è un SISTEMA che in modo premeditato e voluto fabbrica malati e tossicodipendenti, tutti i “liberisti” del mondo ti saltano addosso.
Proprio come avvenne per le multinazionali del tabacco, che pagavano esperti e medici per sostenere nei tribunali che il fumo in fondo non faceva male, e resistettero per venti anni con queste bugie, così oggi i petrolieri stanno pagando (sempre negli Usa) esperti “indipendenti” che sostengono che l’effetto serra non esiste e che il riscaldamento del pianeta è una invenzione di catastrofisti e comunisti.
Non dimentichiamo che del SISTEMA fa parte la onnipotente rete delle 50 TV private che, ogni ora di ogni giorno di ogni anno,rendono accattivanti e irresistibili cibi spazzatura, e i bambini sono le prime vittime di questo lavaggio del cervello, e sono i primi a diventare obesi.
Come si vede, vi è una DITTATURA evidente, di chi possiede tutti i mezzi per fabbricare, distribuire, pubblicizzare prodotti che sono contro la salute fisica e mentale dei cittadini, e a questo strapotere non viene opposta alcuna controinformazione.
La logica del profitto è questa!
Nessuna etica è possibile all’interno di questi sistemi economici e la globalizzazione proietta l’ombra di questo SISTEMA verso tutto il pianeta.
Un sistema di sanità pubblico e gratis ha la potenzialità di evolversi verso una vera prevenzione e liberarsi dal “pressing” delle case farmaceutiche, ma un sistema privato come quello USA va giudicato criminale e irriformabile.
Paolo De Gregorio

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