Re: Previsioni di collasso globale

Inviato da  carloooooo il 12/1/2008 21:32:16
Io ci capisco poco, però riporto e chiedo pareri.

LA CRISI SISTEMICA SPIEGATA AI BAMBINI

GEAB N°17 15 settembre 2007, Trad. di G.P. per Ripensare Marx

Come è stato già spiegato varie volte, dall'inizio 2006, dal gruppo di ricercatori di LEAP/E2020, il “motore” principale della crisi sistemica attuale si trova negli Stati Uniti. Questa "fine dell'occidente così come lo si conosce dal 1945" annunciata da LEAP/E2020 nel febbraio 2006, è soprattutto dovuta al crollo in tutte le sue dimensioni (economiche, monetarie, finanziarie, diplomatiche, intellettuale e strategiche) del pilastro dell'ordine mondiale del XX° secolo, gli Stati Uniti d’America. Ed è proprio questo paese che si trova nel cuore della crisi finanziaria e bancaria, quella che influisce in modo inequivocabile da questa estate su tutto il pianeta. Con una metafora immediata, si può dire che il pilastro riposa ormai sulle sabbie mobili. Ciò ha ovviamente condotto tutta l'architettura globale a degradarsi nell'insieme, quindi a crollare per settori interi.

In questo GEAB N°17, il gruppo di ricercatori di LEAP/E2020 ha dunque deciso di concentrarsi sull'analisi della natura della crisi sistemica globale in corso (una riflessione già avanzata da alcuni mesi per gli abbonati del GEAB) (1) e pubblicare una spiegazione in sole mille parole della crisi attuale e della sua articolazione in ambito sistemico. Speriamo che questa spiegazione senza fronzoli da specialista possa aiutare a comprendere meglio gli eventi dei mesi e degli anni a venire. Poiché, ed è un punto essenziale, riteniamo che nessun centro di potere sia più in grado di stabilizzare la crisi sistemica in corso, né tento meno limitare il suo impatto globale (2).

Dal 1945, ed in misura crescente dopo il crollo del blocco sovietico a partire dal 1989, l'economia americana è diventata il pilastro unico dell'insieme del sistema finanziario e bancario mondiale. Lo sganciamento, il 15 agosto 1971 (3) del dollaro dall’oro (o da qualsiasi altra contropartita fisica, dunque disponibile in quantità limitata) ha aperto la via ad una crescita esponenziale della quantità di dollari US in circolazione. La nascita crescente di nuovi poli di produzione industriale, tecnologici o di servizi nel mondo, sulla base dell'indebolimento crescente della formazione delle risorse umane negli Stati Uniti e dunque della competitività della produzione US, ha comportato un aumento senza equivalente storico del debito americano (pubblico e privato). Questo debito gradualmente è dunque diventato, grazie all'inventiva degli operatori finanziari ed alla complicità più o meno ingenua di tutta la catena banco-finanziaria mondialev(banche centrali, agenzie di rating, mass media finanziari, politici, economisti, ecc....), la principale produzione degli Stati Uniti. [continua]

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