Ignoro sia la tua età che la tua esperienza. Mio nonno (che, come hai già visto, amo citare) sosteneva che l'esperienza è una lanterna appesa sulle spalle: illumina tutta la strada che hai percorso, ma lascia al buio quella che percorrerai.
Curiosa notazione, dato che sono decine di post che eviti accuratamente di rispondere ad ogni richiesta di concretizzare le tue affermazioni.
Dici bene: possiamo. Non è obbligatorio riuscire in un'impresa. Certo, possiamo farlo diventare obbligatorio per legge, ma temo che otteniamo solamente una serie di scandali Parmalat
Modello sociale?
Standard?
E perché mai? Per sostituire un'idiozia con un'altra? No, thank'you. Mi ritengo abbastanza anarchico da rifiutarmi di legarmi da solo ad un letto di Procuste.
Ascolta, mi sono ripercorso l'intero thread, ma non ho trovato un solo accenno (a parte questo tuo) all'idea che l’interiorizzazione di un solido sistema di punti di riferimento debba corrispondere ad un grigiore esistenziale.
Mi chiedo iuttosto che punti di riferimento siano (e quanto solidi possano essere) i punti di riferimento esterni al soggetto e all'individuo.
Di me stesso posso essere ragionevolmente sicuro.
Di quanto sta fuori di me, non mi pare. Affidare all'esterno la funzione di costruttore di punti di riferimento mi pare come affidare alla pubblicità del McDonald il compito di saziare la fame.
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