Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  nessuno il 25/9/2007 7:01:24
Citazione:
Naturalmente, Guglielmo, capisci da te che l’inesistenza del concetto di una cosa e l’inesistenza della cosa stessa, non è la stessa cosa.

Fuori dallo scioglilingua: un conto è non avere cognizione concettuale, mentale, di qualcosa che ci riguarda; un altro e del tutto diverso conto è non esprimere quel qualcosa. Ad esempio, non avere cognizione del proprio cervello non significa non pensare. Non è la cognizione che determina l’espressione. La cognizione riguarda l’aspetto mentale, la speculazione. E non necessariamente la speculazione su un aspetto di sé stessi ne migliora l’espressione; anzi, talvolta - spesso - la ostacola.

Va da sé, conseguentemente, che non pensare a sé stessi come individui non impedisce (anche perché è impossibile) di esprimere la propria individualità.


Non solo non capisco, ma mi faccio pure una sonora risata leggendoti.

Probabilmente non avevi cognizione del tuo cervello quando hai scritto questo paragrafo. Sono francamente incerto se inserirlo nella raccolta dei detti celebri o destinarlo ad un'enciclopedia della comicità involontaria.

Probabilmente si può anche andare a Milano senza avere il concetto di Milano, dalle tue parti. O usare una tastiera essendo del tutto inconsapevoli che è una tastiera!

Ne vedo di cose strane, ma nemmeno i miei pazienti arrivano a tanto!


Per cui non esiste proprietà individuale, non esiste diritto individuale, non esiste dovere individuale e però l'individuo esisteva. Allora esiste la comunità qui e adesso!,

Sul fatto che la speculazione su un aspetto di sé ostacoli la sua espressione, che dire? E' un atto di fede, o una verità rivelata?

Insomma, scendi dai peri dei giochi di parole, per cortesia.

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