Paxtibi Citazione:
Se si parte dal principio di non aggressione come unica regola di natura – necessaria e indispensabile per la sopravvivenza – la definizione di libertà è automatica: un uomo è libero finché la sua sfera privata o la sua proprietà vengono invase.
Pax, è che bisogna definire
“invase”. Tieni presente che l’interferenza
è propria ai contesti di interazione (tra cui quello sociale; il problema non riguarda gli eremiti
), e l’interferenza è naturalmente
necessaria per la socialità (ne è l’essenza). Si sta cercando qui di stabilire
il grado di interferenza che sia funzionale alla socialità.
Citazione:
Qualsiasi obbligo o divieto imposto con la forza, non conseguente ad un mutuo accordo, nega la libertà dell'individuo ed è quindi da rifiutare in quanto letale per la convivenza.
La questione del mutuo accordo si pone certamente. Il problema è che il contesto sociale è (e sarà sempre, inevitabilmente) eterogeneo; soddisfare
tutti ed ognuno in ogni momento è, semplicemente, impossibile. L’obiettivo sarebbe, appunto, definire un traguardo
realistico e perseguibile, che
mediamente consenta ai membri del corpo sociale un grado adeguato di libertà.
Citazione:
Per questo non ha senso parlare di libertà relativa, "relativamente libero" è di fatto anche il carcerato.
Non si può parlare
d’altro che di
libertà relativa, a livello umano.
La libertà assoluta (ma qualcuno l’ha letto, per caso, il post di apertura del 3D, o si è partiti direttamente dal secondo
) NON ESISTE. Possiamo procedere, ora?
Prealbe
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