Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Pausania il 26/6/2007 14:11:31
Citazione:
Ok, parliamo della musica.

Appunto. Tu parli dell'unico ambito dove è tecnicamente possibile avere il prodotto gratuitamente, e non riguardo ad altri ambiti.

Citazione:
da vinile a musicassetta, da musicassetta a cd, da cd a Mp3, la componente fisica dei supporti e' stata assorbita' dai bytes. Smaterializzata. Vendere il supporto fisico e' lecito, e' un diritto del musicista, ed ha ancora un suo fascino: peccato che e' anacronistico ed e' per questo, un pessimo affare che non consiglierei a nessuno di intraprendere.

Qui sta la tua confusione. Che tu compri un vinile o un mp3 non cambia nulla, perché non compri il supporto, compri ciò che è supportato, in questo caso la musica. Non è importante il supporto, quindi dire che "vendere il supporto fisico è lecito" è una frase priva di significato.

La musica in vinile o in mp3 (a parte le differenti caratteristiche tecniche) è sempre la stessa, e tu vuoi la musica, non il supporto, che può essere variabile.

Quindi la questione fondamentalmente si riduce a questo: è tecnicamente possibile riprodurre la stessa opera all'infinito a costo zero. Stiamo cercando una giustificazione per il fatto che oggi vogliamo avere gratis quello che fino a ieri avevamo pagato senza battere ciglio.

Solo che per fare questo dobbiamo effettuare un salto logico, per cui dal fatto che sia possibile avere gratis musica e film si arriva a teorizzare che bisogna avere la cultura gratuitamente.

Ma sono due ambiti totalmente distinti: la possibilità tecnica di fare una cosa non rende quella cosa giusta di per se.

Tu dici che, poiché è possibile riprodurre gratuitamente la musica, allora è giusto che la musica sia gratuita. Ma non vedo perché. Se il brano X sta su vunile lo devo pagare, se è in mp3 no... perché?


Citazione:
proprio per quanto riguarda il produttore, ormai si puo' definitivamente emulare questo tipo di figura professionale, e' obsoleta, e si puo' prendersene carico personalmente e con poche risorse, al contrario del mondo musicale del passato.

Tutto si può fare, bisogna vedere cosa ne esce. Se tu ti costruisci la tua casa da solo, ci fai gli impianti da solo e l'arredi da solo, cosa ne esce alla fine? E in quanto tempo?

Quest'idea che tutti sono in grado di fare tutto mi fa rabbrividire. Se sei un musicista hai studiato per anni la musica, se fai il produttore quello è il tuo lavoro. Poi certo, se a te va bene scaricarti mp3 di qualità infima e con brani pessimi perché affidati tutti all'autoproduzione e all'autodistribuzione (tanto è gratis), allora capisco anche perché per te sia assurdo pagare.

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