Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Paxtibi il 22/6/2007 14:13:30
Stavo provando a farti notare che in questo caso il "costo di produzione" di cui parli consiste nel "costo di produzione" dell'oggetto fisico (plastificazione ecc ecc) ... non dell' "opera intellettuale"...

Guarda che nel prezzo è compresa anche una percentuale per l'autore. Solo che in questo caso influisce in minima parte sul prezzo finale.

E' quando "la copia digitale è perfettamente identica all'originale" che sorge qualche problema come minimo "pratico"

Stai facendo confusione, mi pare. Non puoi considerare alla stessa maniera musica e pittura, ne usufruisci in modi diversi. Comunque nel prezzo una parte copre i costi di produzione (della copia), un'altra il lavoro dell'artista, il resto è profitto di chi produce le copie.

Ma quello che tentavo di dirti è che, in certi casi limite.. sorge il dubbio (o la difficoltà anche solo pratica) sia sul "prendere" sia sul "proprietario".

A me questo dubbio non viene: se io creo una cosa e tu la prendi e la usi senza il mio consenso, tu rubi.

(aggiungerei: è anche "problematico" parlare di furto quando non c'è profitto...)

La refurtiva non è profitto, forse?

Ah beh! Risposta convincente...

La prossima volta prova ad argomentare. Cosa significa "nessuna delle due affermazioni è vera in generale"? Puoi spiegarlo o è automaticamente vero perché lo dici tu?

Il concetto era molto più terra-terra: cose differenti (con differenze sostanziali) sono indicati con nomi diversi....

Anche "portafogli" e "automobile" hanno nomi diversi, ma se me li prendi senza il mio consenso sei un ladro.

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