Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Fabrizio70 il 21/6/2007 18:07:46
Citazione:
C'ho passato mesi


NdF:in biblioteca a leggere gratis

Coro:

Scroccone
Scroccone
Scroccone
........




Il bello di questo thread é che in realtà entrambe le parti hanno ragione (tranne Iceman)

1) In primis non stiamo parlando di furto , non vado a prendermi i master dell'opera , quello é furto , qui si parla di plagio o contraffazione,nei paesi mussulmani mica ti tagliano una mano per una copia

Possiamo notare dalla "parte avversa" l'utilizzo di termini fuori luogo , come i media chiamano "terroristi" persone che non lo sono....

2) Tra poco (spero) questo thread non avrà ragione d'esistere.....

Da Wiki

Citazione:

Nel mese di aprile 2007 il Parlamento europeo ha votato, in seduta plenaria la relazione che accoglie la proposta della Commissione in tema di una nuova direttiva europea, mirante in particolare a introdurre norme più severe ed armonizzate in materia di tutela penale delle violazioni del diritto d'autore. Con uno degli emendamenti proposti si è però anche introdotto un regime ricalcato sostanzialmente proprio sul fair use: le riproduzioni in copie o su supporto audio o con qualsiasi altro mezzo, eseguite a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, «non devono essere qualificate come reato».


Visto che alla parte avversa gli piace giocare con i termini , quale uso oggi ?
Ah si , devo studiare un pò di musica


3) Cercando informazioni ho trovato questo articolo del codice civile , il 2582 , recita così......

Citazione:

Art. 2582 Ritiro dell'opera dal commercio
L'autore, qualora concorrano gravi ragioni morali, ha diritto di ritirare l'opera dal commercio, salvo l'obbligo di indennizzare coloro che hanno acquistato i diritti di riprodurre, diffondere, eseguire, rappresentare o mettere in commercio l'opera medesima.
Questo diritto è personale e intrasmissibile.


Sarei curioso di vederlo in azione in questo caso...

4) In questo file é spiegato in maniera semplice la situazione,utilizzare google per chi non può leggere i ppt

Ci eravamo dimenticati di una terza possibilità , il socialismo applicato....

5) Se vogliamo parlare di acqua pubblica o privata consiglierei di aprire un thread apposito , lavoro per ACEA Ato2 e conosco la situazione dall'interno....

Stanno per approvare una legge che al termine di queste concessioni trentennali l'acqua ritorni in mano pubblica , speriamo....

Citazione:

Certo. Ecco, mi spiegheresti in cosa consiste esattamente la produzione e la lavorazione dell'acqua? Cioè, come fa il privato a passare dalle materie prime o dal semilavorato al prodotto finale, l'acqua? O come fa il pubblico a fare una cosa del genere? Tanto per sapere...


Tanto per cominciare in Italia fino alla legge sulle liberalizzazioni il ciclo dell'acqua era in mano pubblica ed é composto da varie fasi:

1) La captazione
La raccolta dell'acqua può avvenire in vari modi ,a Roma la risorsa principale (ci sono varie fonti che alimentano la città , ma la maggior parte sono per usi limitati) sono le sorgenti del Peschiera ,nella provincia di Rieti ,ed utilizza come scorta le acque del lago di Bracciano.In questi ultimi tempi gli abitanti di Rieti stanno chiedendo un aumento dei prezzi per la concessione

2) La potabilizzazione
Questa fase non sempre é presente , e serve a far rientrare nei limiti di legge la qualità delle acque , ad esempio mentre dal Peschiera non é previsto alcun trattamento il lago di Bracciano ha un suo potabilizzatore.

3) La distribuzione
Effettuata tramite condotte , serbatoi e stazioni di pompaggio dipende in larga misura dalla differenza di quota e la distanza tra la sorgente ed il punto di distribuzione, a Roma le fontane di mostra (Trevi é una di queste) venivano posizionate al termine dell'acquedotto .

4) La raccolta
Una volta utilizzate o formatesi in seguito ad eventi meteorici le acque vengono canalizzate e convogliate tramite fognature e stazioni di sollevamento.

5)La depurazione
Prima di essere immesse nei corpi idrici ricettori le acque devono rientrare nei limiti di legge di alcuni parametri chimico-fisici per evitare danni all'ambiente,tra i più importanti sst (solidi sospesi totali) che indicano la quantità di materiale estraneo presente e COD (consumo ossigeno disciolto) per quantificare la presenza dei batteri,a seconda delle situazioni (vi sono varie tabelle) si aggiungono altri test.

Prima della creazione degli ATO (ambiti territoriali ottimali , corrispondenti grosso modo alla provincia) ognuna di queste fasi poteva essere seguita da un soggetto differente ,le ex-municipalizzate,ma ora con l'idea del ciclo integrato tutta la filiera viene gestita da un unico soggetto,una società per azioni che si aggiudica una pubblica gara in base all'offerta migliore per l'assegnazione della gestione per un periodo economicamente conveniente , di solito 30 anni , perché in realtà la proprietà dell'acqua e dei manufatti necessari alle varie fasi rimane del comune.
Forti di ciò molti dei comuni cercano di ostacolare l'integrazione degli ATO per scopi vari e personali , solo in minima parte a favore della popolazione.
La tariffa dell'acqua non viene stabilita dal gestore , ma dall'ATO che é un organismo pubblico , il gestore può solo "richiedere" aumenti in base ai risultati ottenuti ed agli investimenti effettuati.
Semplice no ?

P.S:Ammazza quanto scrivete

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