(1) sbagliato. Et è anche usato come contrazione di etiam che vuole appunto dire “anche”
(2) Visto che la frase è messa in bocca al troiano Laocoonte e si riferisce al cavallo lasciato dagli Achei “come dono” alle porte della città, mi spieghi quale senso avrebbe tradurre
Temo i greci e quelli che portano doni?
E' una forzatura del testo, tanto per dare autorità alla propria filippica sperando che nessuno se ne accorga.
Le uniche due traduzioni che hanno senso in quel contesto sono appunto:
Temo i greci anche quando portano doni e Temo i greci ed i doni che portano
La tua bella (e sbagliata) forzatura invece la usi per affermare che quelli che portano doni hanno sempre un fine nascosto e che quindi bisogna diffidare da loro.
Se uno è stato da bambino nel WWF diventa allora un pericoloso attivista dei “soliti noti” per estinguere la razza umana, se un altro ha un vicino di casa ebreo e non dà la colpa “agli ebrei” di tutto ciò che accade di male nel mondo allora è un “zionist” (e chi non lo fa con Al-Qaeda “aiuta i terroristi”), chi non parla 24 ore su 24 di “scie chimiche” a senso unico diventa complice, e così via...
In altri termini, paranoia.
Questi anagrammi e giochetti linguistici da due soldi lasciano il tempo che trovano.
Puoi anche anagrammarti Serafico e farlo diventare “Ci so fare” ma senza argomenti a supporto le tue “filippiche” non sono altro che vuoti e gratuiti attacchi, puri sofismi alla Protagora o Gorgia.
Ashoka
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