Re: Le felici nozze atomiche di una "coppia gay"

Inviato da  amoram il 13/1/2007 20:09:03
ciao rigel

Citazione:

rigel ha scritto:
ciao amoram:

1)come ho spiegato precedentemente solo alcune stelle diventano supernovae ma questo non dipende da un loro aumento di massa, la massa non aukmenta xchè la massa non si crea e non si distrugge al massimo si trasforma:

<<<Non sono della stessa opinione. Nell'Universo in espansione non restano mai "buchi" tra le stelle perché dal vuoto salta fuori, come un gioco di prestivio, sempre nuova massa, che diventa pulviscolo, che poi si ammassa, che poi diventa una stella e che "riempie il buco".
A me risulta, ma non sono in discordia con la tesi della scienza ufficiale, che questo dipende dalla cosiddetta "inflazione", ossia dal TEMPO che diventa sempre più breve nel suo IMPULSO, e allora succede che l'energia, attivata per un tempo più breve, sembra accrescere e, come da una piccola pila puoi ottenere un flash di luce più intensa se scarichi l'energia facendola durare meno, così anche compare la massa "dal nulla", in più, nell'universo. Alla lunga hai la luce di nuove stelle perché il tutto si è inflazionato e, invece di una sola, iniziale, l'universo è diventato praticamente pieno di luci infinite, alla riduzione sempre più infinitesima del tempo.
Dunque la massa, come dici tu, è sempre quella. La TORTA è sempre quella, ma le unità sono sempre più piccole, la massa è sempre 1/10 dell'unita, ma in questo modo che vedi:
10:9 = 1,1111... sempre 1/10 ma del precedente, dunque sempre DECIMO di quello prima. Ed ecco l'inflazione, perché la nostra percezione Log dello spazio ha la crescita 1, 10, 100, 1000 delle PARTI che sono sempre più piccole e il tutto resta sempre UNO, con la massa totale che non è accresciuta.
Vedi, la differenza tra me e te, è che io parto sempre, nel valutare gli aspetti delle cose, dal loro fondamento, ossia dall'incidenza dell'OSSERVATORE.
E' lui che - grazie ai suoi concetti - pone in essere le forme di tutto.
Se parte dal concetto unitario 1/1 e, poi, aggiunge il tempo 1 in più, passa ad 1/2, poi ad 1/3, poi ad 1/4 e, come vedi, 1, 0,5, 0,3333..., 0,25 ti presentano quantità, che io chiamo TEMPI dell'unità, che sono sempre più BREVI.
In corrispondenza al crescere dei TEMPI, crescono anche gli SPAZI, perché i NUMERATORI (tempi sono i denominatori e spazi i numeratori) passano da 1 a 2 a 3 a 4.
Infatti lo spazio-tempo è sempre combinato in modo che, quando lo spazio è 1, il tempo è 1, quando lo spazio è 2 il tempo è 1/2, quando lo spazio è 3 il tempo è 1/3 e così via perchè il TUTTO deve essere sempre 1 nel suo valore combinatorio tra lo spazio per il tempo.
Infatti SPAZIO per TEMPO = 1, ove SPAZIO/TEMPO = V.
Per 3 per 1/3 = 1, la V è 3/(1/3) = 3 per 3 = 9.
Per 4 per 1/4 = 1, la V è 4/(1/4) = 4 per 4 = 16.
Dal che si manifesta che, al crescere APPARENTE delle quantità unitarie degli spazi, nel loro numero, cresce apparentemente anche la velocità e l'inflazione porta ad una solo APPARENTE fuga delle Galassie.
Solo apparente, perché il numero delle parti riguarda parti sempre più piccole.
Non sto cercando di fare il PROFESSORE, ma solo tento di farti capire come IO non prendo mai per oro colato quello che mi sento dire dai FISICI che rilevano come stanno le cose, perché questo loro IMPATTO CONOSCITIVO, va sempre valutato alla luce del nostro modo di vedere, altrimenti il pericolo è di prendere per VERA l'apparente dinamica.
Non è mai vera. Va sempre considerato che alla sua base c'è il sistema della percezione che, mediante un LATO OSCURO, evidenzia quello esattamente opposto.
Ne risulta che spesso i fisici non considerano condizioni di contorno.
Il lavoro SERIO che stiamo facendo noi NON è quello di OPPORRE una TESI all'altra come se facessimo un braccio di ferro per voler avere ragione a tutti i costi. E' solo il tentativo di RAGIONARE BENE.
Io - credimi - ho sottoposto le mie teorie E PER UN ANNO, ad un Fisico "con i baffi". Succedeva come è successo in questa discussione: egli rilevava una certa quantità di DISCORDANZE, e apparenti ERRORI nella mia tesi. Seduti allo stesso tavolo, a RAGIONARE, io gli mostravo sempre le condizioni esistenti a cui non aveva pensato. Essendo una persona CAPACE di considerare la conseguenza dell'introduzione di quelle condizioni, doveva alla fine ammettere che quello che sembrava a prima vista un errore, non lo era, ma APRIVA il campo a condizioni in essere che erano più vaste e complesse di quanto paressero prima, all'apparenza.
In un anno ci siamo confrontati una decina di volte, nell'ordine di tutti i temi e alla fine ha dovuto ammettere che - era sorpreso - ma non ero in errore.
Il Prof. FAZIO, della Facoltà di Fisica di Milano, ebbe un giorno, nel giugno del 1997, un incontro con me di 2 ore. Gli esposi tutto e restò sbalordito. Disse che avevo fatto un lavoro assolutamente sorprendente, aprendo il campo ad una coerenza che era assoluta, perché tutti i conteggi perdevano ogni approssimazione e divenivano assoluti.
Mi disse che c'era un solo problema: tutta l'impalcatura era un MOSTRUOSO SISTEMA che funzionava PERFETTAMENTE nel suo insieme, ma doveva essere FATTO PASSARE ai Fisici PEZZO per PEZZO, altrimenti sarebbe stata come una OVERDOSE da cui si sarebbero ritratti addirittura spaventati.
Si disse disposto ad aiutarmi, ed anche cominciammo, ma poi dovetti partire, andar via da Milano e la cosa restò senza seguito.
Il Sistema che viene fuori dalla mia VISIONE NUOVA, è determinato dalla PERFEZIONE della nostra analisi soggettiva. Noi azioniamo MODELLI geometrici e numerici perfetti, per poter MISURARE poi quello che c'è in campo.
Quando io DICO che la velocità assoluta è 3/1, parto dal MODELLO CUBICO PERFETTO che è il CONCETTO umano, che concepisce il volume (spazio) a 3 dimensioni (l'esponente cubico del lato), tanto che 3/1 è il cubo che ESISTE nel tempo 1 in cui esiste la terna di lati, ognuno generato alla velocità 1/1. Insomma la velocità ASSOLUTA è quella che ti PRESENTA TUTTO IN ATTO, come ESISTENTE e non da aquisire in velocità.
Qualunque Velocità, quando ha messo in campo TUTTO, è TUTTA, assoluta. Un carretto che avanza a 10 km/h, dopo 5 minuti ha in essere la velocità nel tempo, ma dopo un'ora, il lavoro tutto compiuto è quello DEFINITO ed ASSOLUTO.
Da questo risulta a me che la velocità assoluta della luce esiste quanto ha compiuto tutto lo spazio esistente in 1 sec. Ma quel TUTTO, è 300.000.000, ossia 100.000.000 di metri per ciascuna delle 3 componenti xyz. Solo a questo modo è Unitaria, in una sola, come 100.000.000/1 s. Se invece dividi il vettore di 299.792.458 nei tre componenti, 99930819,333.../ 1 s come fa ad essere unitario? E' chiaro che NON E' TUTTO.
CON QUESTO MODELLO, funzionale, 3/1 andiamo a vedere la velocità assoluta.
Ma il nostro è il presupposto "negativo" per ottenere la dinamica uguale e contraria del "solo positivo" che si può vedere in C. Se un fisico dice allora che NON ESISTE la velocità assoluta negativa, "perché non si è mai vista", difetta nel 3° fondamentale principio della dinamica e non lo capisce.
Se si è persone EDUCATE e modeste, che accettano anche di mettere in discussione I LIBRI (perché il tuo sapere, credo, lo hai attinto dalle letture e dalle esperienze altrui) è possibile fare un lavoro che serve a tutti. Se non lo si è, e - leggendo una novità - qualcuno che non conosce nulla del problema si permette di definirla SCIOCCHEZZA, tutta l'utilità di una LAVORO SERIO, fattibile qui, in LUOGO COMUNE, va a farsi benedire.
Io sono molto irritato. Perché un Fabrizio70 che non so chi sia e che COMPETENZE abbia, si permette di chamare ROBA INUTILE quella che sto sottoponendo a voi con CORRETTEZZA, EDUCAZIONE e PAZIENZA ... e invece mi vedo definire TROLL.
Meno male che esistono persone PREPARATE come sei tu, con cui è possibile un SANO e COSTRUTTIVO CONFRONTO.
Di CONFRONTO si tratta e non di SCONTRO. Il confronto tra chi, per il suo COMPITO che si è assunto, si è messo a fare il FILOSOFO della Fisica. A controllarne uno per uno gli assunti, e mi rendo conto della CARENZA che esiste.
Ti faccio un esempio. CHE LA LUCE AVANZI è la convinzione ferrea dei fisici. Infatti la vedono avanzare.
Anche il Sole era visto avanzare nel cielo, e Galileo Galilei dovette SUDAR SANGUE per spiegare che era solo la conseguenza naturale di chi si muoveva verso l'alba.
Io, in sostanza, ESTENDO il Principio stesso di Galileo al nostro ASSOLUTO MODO DI VEDERE.
Noi esistiamo! Noi andiamo a vedere avanzando nel tempo. Se non ci fosse il tempo della nostra vita, a tempo 0 tu fermeresti la luce stessa, se potessi fare una foto a tempo 0. Ma a tempo sempre più breve, prima fermi un'auto che va a 200 km/h, poi addirittuara una pallottola, e se fosse 0, fermeresti la luce.
Allora noi che ci muoviamo nello spazio-tempo, stiamo FACENDO UNA PURA ANALISI. Essa determina a mano a mano delle parti analizzate e aggiunte all'analisi, tanto che, dopo l'analisi di 8 minuti, abbiamo coperto la distanza Terra-Sole, tanto che vediamo il raggio di luce, nel suo fronte, che sta uscendo dal Sole.
E' una analisi che impiega un tempo di 8 minuti che invece è SPAZIO per chi, equidistante tra la Terra e il Sole, potesse evidenziare TUTTE le onde esistenti tra i due punti e, allora, direbbe: "l'onda che è incidente sulla Terra e quella che sta uscendo dal Sole non sono distanti nel tempo. Io le vedo ESSERE SIMULTANEE, vedo l'una e l'altra nello stesso momento, ma ad una distanza di xxx. Per lui il Tempo si è mutato in Spazio.
Allo stesso modo un fotografo che fotografasse un carro con una luce, che avanza in x, verso lui collocato in x, e con una esposizione di 1 minuto, vedrebbe un ammassamento di luce nello stesso punto. Simultaneamente, il fotografo che stesse fotografando la stessa scena secondo l'asse perpendicolare y, vedrebbe che la luce è meno intensa ed è una scia, in quello stesso minuto. Se il primo dice E' MASSA, e il secondo gli ribatte che E' SPAZIO percorso in velocità. Non possono litigare ma devono allora considerare che MASSA, SPAZIO, TEMPO e Velocità non sono COSE A SE', ma dipendono da chi le vede e da come è collocato in relazione al moto in essere da parte della cosa vista .
Se il primo dice: la massa c'é, e il secondo dice che non c'è, e non capiscono che queste sono le condizioni proprio dell'elettrone che, se impatta contro chi è sul suo cammino lo sente, nella sua massa, se invece è visto di lato allora sembra non aver massa, ma solo perché è osservato di lato, e poi si tirano le conseguenze, allora crolla l'idea dei fisici che il FOTONE non abbia massa.
Scusami la ridondanza, ma se non si capisce nemmeno il punto di partenza da cui uno considera poi le cose, chi ci capisce? Come possiamo capirci?... Io poi di te ignoro tutto. Ma va bene così. Anche se tu fossi una CIMA (e non sto affermando che non lo sei, solo non so con chi sto parlando) io farei comunque sempre bene a parlare in modo tanto semplice da essere capito anche da chi non è tanto addentro.
Se no parleremmo in privato.
Per adesso mi fermo qui. Allegherò appena posso la mia risposata alle restanti osservazioni - che sono molto civili, ti ringrazio - che tu mi hai fatto, sempre parlando in un modo che possa essere seguito e capito anche da chi non sia esperto.
Per farmi capire così ho "banalizzato" il problema, l'ho "intrigato", ma non sarebbe giusto che il lettore credesse che mi sono inventato di buzzo buono una bella storiella, ma che non sta né in cielo né in terra. Ha invece basi profonde, e le vedremo.
Grazie e a tra breve.
Romano Amodeo>>>

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