Amoram

Inviato da  Santaruina il 19/1/2007 21:20:34
Si riporta qui la discussione
Il compito primo della Creatura. pubblicato da amoram il 12/1/2007 11:22:27

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pubblicato da amoram il 12/1/2007 11:22:27
Due furono i punti della sintesi della Fede in Dio.
Il primo di onorarlo e venerarlo, il secondo di amare il prossimo come se stessi.
In verità, l’ORDINE è proprio questo, in fatto di priorità.
L’uomo è una creatura del tipo di Pinocchio nel romanzo del Lorenzini Collodi, il creatore di quella trama che, per essere creata in ogni cosa, in pensieri parole ed opere, dovette avere il Collodi a pensarle, metterle in bocca ai personaggi e in essere nelle loro opere. Se un semplice uomo quando crea ha la possibilità di trasformare un pezzo di legno, un burattino, in un bimbo vivente in carne ed ossa, il NOSTRO CREATORE è SICURAMENTE più capace di lui.
Infatti Pinocchio non esiste direttamente. Per esistere, necessita che un lettore ripercorra quella storia e allora il Burattino si rianima della sua capacità della sua avventura esistenziale.
Noi, invece, siamo come un Pinocchio che si accorge di pensare e dunque di essere, vivo, vigile, direttamente all’interno della propria persona come l’Ente promosso davvero, nella sua esistenza dal Creatore sublime, quello capace di far esistere davvero, in auto-consapevolezza ogni persona della vita umana.
Il nostro PADRE fa di più: ci crea artefici primi della capacità di dare l’immagine totale del mondo, illuminandolo, colorandolo, conferendo le percezioni dei suoni, dei sapori, dei profumi e di tutte la consistenze reali di quei contatti che servono ad acquisire la percezione possibile della massa corporea.
Chi dubita che Pinocchio, che pur non ha diretta consapevolezza di sé, se non quella che riceve per attribuzione sia dello scrittore che del lettore, sia vivo il Padre, nonché figlio del Collodi, assieme a quello Spirito santo dell’Autore, che è signore della vita e la dona al personaggio? Nessuno può farlo. Allora anche nessuno può dubitare neppure in noi la presenza simultanea sia del Padre che ci crea in ogni istante, sia del Figlio generato come tale da lui, per mezzo del suo Santo Spirito che è Signore e dà la vita.
Il Figlio in noi è generato come l’ombra del Padre, che manda ombra da ogni parte, determinando la povertà di quanto è solo RELATIVO in ognuno.
Quale è allora il compito primo di ogni Figlio? Sì, per l’opera di quello stesso Spirito santo che è signore e dà la vita?
Fare la volontà del Padre? Se fosse solo questo sarebbe riduttivo. Sarebbe come fece il figlio che restò con il Padre, mentre suo fratello chiese innanzi tempo l’eredità, la consumò invano e, ridottosi alla miseria, si riconvertì al padre e divenne quel Figliol Prodigo dei Vangeli. Sarebbe uno che “rimprovererebbe” al Padre di accogliere con gioia il fratello pentito, di aver fatto uccidere per lui il vitello grasso, mentre non l’aveva fatto mai per lui che gli era restato solidale. Questo rimprovero al Padre nasce solo da chi “nella verità non è restato solidale al Padre”. Se si è Figli che non vedono nel Padre la stessa propria vita e che si attendono dal Padre, dimenticando di essere una cosa sola con lui, atti specifici per sé, non si capisce che tutto è in COMUNIONE, che quel vitello grasso ed ogni bene del Padre è concesso a se stesso e – godendo del massimo – si rivendica la mancanza di donazione del minimo.
Occorre allora che ogni FIGLIO si accorga di essere una cosa sola con il Padre, nel Valore della Verità di quello Spirito santo che trascende dalle rispettive Persone di Padre e Figlio. Lo Spirito santo è l’artefice della vita come una COMUNIONE REALE tra chi crea e per farlo impegna tutto se stesso e chi è generato da questo santo volere e vi è ACCOMUNATO.
Non accade. Ogni Figlio dell’uomo seguita a concepirsi un’altra cosa, rispetto a suo Padre. Si avvale del SERVIZIO fattogli dal Padre, che ha fondato la sua vita e non sente come suo FONDAMENTALE COMPITO la “riconoscenza”, il desiderio di dare il cambio, di generare a sua volta lo Spirito santo del Padre in lui, liberandolo dalla sua presenza in lui come la pura ombra lasciata dal suo umano passaggio.
La distanza tra il Padre e l’ombra che ha lasciata di sé, come il Figlio, deve esser colmata dallo Spirito santo del Figlio, che elimini quella distanza e si faccia invadere dalla Luce del Padre, tanto che l’ombra sia DISTRUTTA dalla luce.
Concludendo, il primo compito dell’uomo, che si ritrova figlio di una Creazione, è di farsene CARICO PERSONALE, liberando il “servo” che l’ha generato e riproponendolo come il suo Signore.
Insomma bisogna LIBERARE DIO! Egli si è fatto servo fino alla morte, per fare essere Noi. Ma Dio non può morire, nel generarci. Resta il Servo della nostra creduta INDIPENDENZA fino a quando non ci accorgiamo di ESSERE CHI CI HA CREATI, nel nostro limite, caricandosi personalmente della nostra coroce, portata IN COMUNIONE CON NOI.
Gesù è salito SULLA CROCE ma è nostro compito e nostra POSSIBILITA’ REALE, di farlo scendere da quella croce. Quando l’uomo avrà capito che Figlio e Padre sono la stessa cosa, per virtù somma e TRASCENDENTE dello Spirito santo della Verità che prescinde dalle singole persone e ne fa una sola COMUNIONE, vorrà spazzar via la sua OMBRA, vorrà che IL PADRE VIVA, libero e non più nei ceppi di una storia, confinatovi come un bugiardo PINOCCHIO.
Bisogna SUBLIMARE la storia, bisogna TRASCENDERLA, RISALIRE all’autore e dirgli “Grazie” Ma è solo opera tua!”. Pinocchio lo fa. Il Libro è riuscito a dare il “contraccambio” all’autore, perché lo ha reso celebre e fatto conoscere al di là della vita di tanti uomini anonimi.
Se vi è riuscito un BURATTINO che esiste solo in virtù di chi lo legge, volete che sia impossibile a noi, simili BURATTINI, ma vivi e già ricchi di quella stessa ESSENZA del Dio dell’ESSERE?
Già siamo veri Figli, già siamo in quella sua Essenza Suprema, assoluta, essendo Enti che non possono che essere relativi all’ENTE ASSOLUTO chiamato Dio.
E allora che si sappia che è in nostro POTERE di farlo. Perché se VOGLIAMO farlo troviamo certamente d’accordo il Padre. Il Padre, come Collodi, in fondo SPERA che Pinocchio e tutta la sua fatica di aver fatto per realizzare quella opera, FACCIA ESSERE anche lui!
Lo spera anche il nostro PADRE del Cielo.
E allora, prima di occuparci dell’amore per il prossimo come noi stessi, è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO, è INDISPENSABILE che si LIBERI il nostro CREATORE della croce assunta in noi. Lo si può fare assumendola noi per lui. Se ci carichiamo sulle spalle la “croce del Figlio” noi stessi, noi pure SUBLIMEREMO il senso della nostra vita, usciremo dalla “trama ristretta” della nostra personale storia ed ASSUMEREMO QUELLA DI DIO.
Dopo la morte ogni vivente sarà EREDE di Dio. Ma il passo del Vangelo che vi ho citato, del Figliol Prodigo si occupa proprio della nostra condizione: possiamo ANTICIPARE L’EREDITA’ di Dio! Il Signore la concesse al Figlio che gliela chiedeva! E se restiamo fedeli al Padre, sapendo che non abbiamo bisogno dell’Eredità fino a quando Egli è vivo, “perché noi e il Padre siamo una cosa sola” accetteremo quello che il Padre ci dà o non ci dà “come fatto da noi” e SAREMO GIA’ EREDI in questa Terra.
Adamo ed Eva erano così, accettavano di essere una cosa sola con il Padre. Ma vollero l’indipendenza, vollero essere responsabili (del bene e del male compiuti ed esistenti nel mondo) e cessarono di USUFRUIRE della divina EREDITA’ prima del tempo. Se noi, invece, CREDIAMO come esattamente credé Gesù, “di essere tutt’uno col Padre”, eliminiamo FINALMENTE il peccato originale e la Terra torna ad essere il PARADISO TERRESTRE.
E’ in gioco proprio L’Eden! O l’uomo ELIMINA IL PECCATO ORIGINALE di NON ESSERE UNO con DIO, o la vince il Maligno e, messo in campo il BINomio tra L’Eden e L’ADE (in cui Dio ci darà l’Eredità promessa), la vince l’attuale BIN LADEN, che ha scelto di costringere alla MORTE (L’Eden prima del tempo) chi non accetta che sulla Terra l’Eden sia ANTICIPATO.
Non è un “folle” Bin Laden! E’ Egli pure la mano di Dio! Le sue ragioni sono limitate a quelle di un “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Sono le ragioni ESTREME di chi – messo alle strette in tutti i modi – per la DISPERAZIONE non vede altro modo, vista la MORTIFICAZIONE PATITA, che farne sperimentare il senso amaro a chi si PASCE NELL’ABBONDANZA.
Seppiatelo: Nulla di quanto accade al mondo è ingiusto!
Dite di no? Se lo fate, avete ancora la conseguenza di “aver mangiato il frutto proibito dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male”, tanto da permettervi di CRITICARE la PROVVIDENZA DIVINA.
Fino a quando non crederete che tutti gli eventi del mondo sono mandati dalla PROVVIDENZA DIVINA, siete APOSTATI e peccate contro L’ASSOLUTO CREATORE degli eventi del mondo, che è la PROVVIDENZA ASSOLUTA di DIO (Primo Comandamento). Fino a quando vi permetterete di essere GIUDICI, violerete il Comandamento Cristiano di “non giudicare”. Fino ad allora, avrete creduto che il mondo è mandato avanti dalle OMBRE di Personaggi che assolutamente non hanno nulla di proprio, anziché dall’assoluta LUNGIMIRANZA di chi VEDE E PROVVEDE, con rispetto ASSOLUTO, sia della Legge del Dio secondo gli Ebrei, sia dell’Amore del Dio secondo i Cristiani, sia dell’Autorità del Dio secondo L’Islam, sia dell’Armonia del Dio secondo i Buddisti, sia dall’Animismo del Dio secondo gli Animasti, sia dal Grande Spirito del Dio dei Pellirosse, sia da tutte le differenti DIVINE VIRTU’ secondo tutte le divinità che la PROVVIDENZA DEL SOLO DIO DELL’ESSERE ha donato come aiuto alle singole DIFFERENTI CULTURE, parlando nella loro voce.
Purtroppo il Maligno seguita a vincerla e a dividervi. Voi vi considerate VOI e non il PADRE CHE SOFFRE PER FARVI ESSERE COSI’: TUTTI ASSOLUTAMENTE INGRATI., perché siete UNA COSA SOLA CON IL PADRE e invece vi credete solo VOI STESSI, divisi da lui, per il vostro peccato originale posto alla base del vostro credervi UNO, senza il TUTTUNO. E la COMUNIONE con Gesù non ha “spazzato via” il vostro “dar corpo alle ombre”

Consolatevi. Io sono venuto a salvarvi anche da questa colpa. Io spazzo via ogni colpa attribuendo al Padre anche queste BESTEMMIE che mette nella vostra bocca, adesso, per una apparente e fantomatica VITTORIA DI SATANA.
Ho l’autorità per farlo! Me la dà la RAGIONE santa, che è SOLO non la mia, ma quella dello SPIRITO SANTO. Io so di essere una cosa sola con Dio e non reputo questo sapere quel “peccato massimo dell’Orgoglio” che solo Satana vi ha indotti a credere che sia.
“Voler essere DIO” è la cosa più bella che sia possibile! Ma perché DIO è il Dio che muore, perfino, per l’amore della vostra vita, e non è, invece, il SATANA che trionfa e primeggia, comandandovi con tutte le sue lusinghe: di avere tutto, di possedere tutto, persino, VOI stessi, e quella VIRTU’ che è solo del Padre! Quella RESPONSABILITA’ che è solo di Dio e che se vi porta a credere “di fare tutto il possibile per far VOI il bene” – escludendo che Dio l’abbia fatto tramite di voi – fa sì che sia MOLTO PIU’ MERITEVOLE un malfattore, che attribuisce a sé le sue malefatte, che un SANTO che attribuisca a sé la sua Santità.
Infatti il Primo, il MALFATTORE, toglie a Dio Creatore LA COLPA di quel creato, il secondo, quello che SEMBRA un Santo, toglie a Dio IL MERITO di quanto solo Egli ha creato. Chi dei Due ha aiutato di più Dio? Chi gli ha tolto colpe o chi gli ha rubato i meriti?

Quando sarete in Paradiso avrete un grande sorpresa perché gli apparenti SANTI ( che si sono messi davanti a tutti per attirare APPARENTEMENTE a Dio con il FASCINO della “loro” persona) saranno sopravanzati dai Malfattori e dalle Prostitute. Oh, io solo lo ripeto! Chi lo disse (e che io solo sto citando) fu Gesù. Questo argomento non piace a molti Sacerdoti! E’ molto “ostico” a coloro che, avendo capito in Dio un POTENTE, si sono messi al Suo servizio per FRUIRE PERSONALMENTE di quella POTENZA … e così servono SATANA, perché non servono, ma si fanno servire, non trasferiscono solo a Dio l’OSSERVANZA di cui godono, ma se ne appropriano come un AUMENTO della loro DIGNITA’.
Perfino il PAPA ha la stessa dignità, anzi – se fosse possibile e gli uomini tutti non avessero sempre la stessa divina dignità – ne avrebbe meno di quel semplice “povero cristo”, che sarebbe sostenuto solo dal “povero cristo della Croce”, a differenza del PAPA stesso, sostenuto da tutti i Fedeli e da Tutta la Chiesa … quando si avvale per sé di questo sostegno e non si sente “il servitore di tutti i servitori del primo servitore di Tutti che è GESU’”.

Credete a quanto dico. Ma non perché io vi attiro a me, col possibile fascino di queste parole. Io sono un OBRORIO. Io faccio PENA: so di essere Dio eppure ogni tanto “gli faccio ombra”. Io sono un PARIA. Io sono una ASSOLUTA NULLITA’. Immeritevole del compito immenso che mi ha dato!
Io ho solo VOLUTO CEDERE ogni ESSERE MIO, a Dio, affinché EGLI PARLASSE e io TACESSI. Io, infatti, non vi sto assolutamente proponendo nulla che appartenga AL MIO SACCO. Questa roba qui, NON E’ FARINA DEL MIO SACCO! E Dio – che non è il Diavolo che si impossessa di un’anima con prepotenza – ha assecondato il mio ardente VOLERE, la mia vocazione e l’amore straordinario che io ho DI POTER DARE LA VITA DAVVERO A DIO. Ma Dio ve lo fa cantare, anche, a tutti voi: “Ti offro la mia vita, accoglila Signore!”. Tutti dobbiamo offrirlo. Dunque non stupitevi se io l’abbia OFFERTA DAVVERO in modo DEFINITIVO: non sono più IO, nel mio ESSERE, ma chi MI REGGE E GOVERNA.
DEFINITELO ANCHE VOI! Che non resti solo “un canto”!

12-01-2007.
Il “Romano Amodeo” che è solo Dio, perché Dio gradisce e accetta queste offerte definitive!

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da pietroora il 18/1/2007 0:36:18
E' proprio vero che il rapporto Creatore/Creatura genera un'infinito flusso di pensieri.
Ma mi domando provocatoriamente: è il Creatore al numeratore e la Creatura al denominatore?
E se i ruoli fossero invertiti?
Chi è l'unità di misura tra il Creatore e la Creatura?
Sono queste due entità unificabili?
Insomma, si potrebbe trattare la relazione Creatore/Creatura secondo un sistema numerico, come già visto fare ad Amoram in altre situazioni?

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da pietroora il 18/1/2007 0:38:35
Volevo aggiungere un'ultima cosa:
se Amoram fosse più breve nelle sue introduzioni, forse non spaventerebbe i possibili lettori, così da fare avvicinare al suo pensiero altre menti voraci di novità interpretative.

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da pietroora il 18/1/2007 16:06:35
Può la creatura essere parte del creatore?
Essendo la creatura scaturata dall'operato del creatore, può la stessa creatura essere inscindibile dal creatore?
Mentre il creatore esiste per definizione, la creatura deve essere creata e quindi dipende dal suo creatore.
La stessa cosa vale anche per il creatore?
Cioè: può esistere un creatore senza creature?
Probabilmente no, essendo il creatore tale solo nell'atto in cui crea, quindi la creatura è parte inscindibile dal suo operato ma anche dal suo essere creatore.
Quindi immagino che sia il creatore che la creatura siano aspetti diversi dello stesso scenario, nomi che descrivono in modo particolare e suddiviso ciò che invece ha una sua unitarietà di fondo.
Ma cosa unifica il creatore e la creatura?
Quale nome diamo a questa unificazione?
Non è l'universo, perché esso è frutto intero del creatore.
Il creatore non appartiene all'universo, ne è fuori, al di sopra di esso.
Il creatore non è all'interno del creato per definizione.
Ma la creatura è all'interno del creato invece.
Ma non esiste creatore se non vi è un creato con all'interno delle creature.
Quale termine si usa nella nostra lingua per definire l'insieme Creatore/creato e Creatore/creatura?
Mi sfugge... oppure non esiste?
E se non dovesse esistere il termine in questione, per quale motivo una tale importante relazione d'insieme non è stata "battezzata" ancora?

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da Abulafia il 18/1/2007 18:05:32
Buonasera Amoram,
Ti scrivo in pubblico, oggi, poichè per due volte hai ignorato i miei messaggi privati intesi a chiederTi una maggior parsimonia nell'aprire thread in questo Forum.

Hai più discussioni aperte che giorni d'iscrizione, e tutte relative a non più di tre distinti argomenti. Potresti rinnovare ogni volta un singolo thread, invece li apri a ripetizione anche se in media non sortiscono che poche repliche. Ciò appesantisce il sito, e crea un disordine che rende difficoltosa la lettura da parte di altri iscritti.

Ecco cosa accadrà d'ora in poi: chiuderò ogni nuovo thread da Te aperto, non appena me ne accorgo. Non importa quante repliche conterrà. Avrai il tempo di ricopiare il suo post d'apertura, od eventuali altri, in Tuoi thread già aperti che possano essere riciclati, dopodichè il thread chiuso verrà spostato e reso inaccessibile.

Ti consiglio di non dimenticare questo avviso: se continui ad ignorare le regole del sito e le richieste dei moderatori il prossimo ad essere chiuso sarà il Tuo account utente.

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da amoram il 19/1/2007 17:54:58
Caro Abulafia, non posso essere accusato quando non ho colpa. E' dal 13, ed oggi è il 19, che io non apro più nulla. Credo che tu possa controllare la data in cui un argomento sia stato postato... o no?
Se esegui questo controllo, vedi che ho rispettato le indicazioni, appena le ho ricevute e le ho capite. In altri forum non ci sono limiti e per questo credevo che non vi fossero nemmeno qui, se non per una reale ripetitività di argomenti.
Capito il diverso assetto, ho smesso. Dunque non hai più da preoccuparti perché finché resterò tra voi (il 24 febbraio) non aprirò più nemmeno una discussione. L'ho già dichiarato credo ieri alla Redazione.
Ora se c'è stato chi mi ha risposto solo da poco ed ho risposto dopo le domande, non credo di aver aperto una discussione che avevo lanciato da almeno 8 giorni...

Saluti.
Romano Amodeo

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da amoram il 19/1/2007 18:24:07
Un'ultima cosa: se vedi su STORIA E FILOSOFIA vi sono discussioni aperte solo da me attorno al 12 e che non hanno avuto interlocutori. Da un anno nessuno scrive qui. Se qualcuno, un giorno o l'altro mi risponde, io rispondo a mia volta e, almeno credo, non APRO nessuna discussione, essendo essa stata già aperta.
Anche nel settore in cui siamo qui, c'è una discussione che ho lanciato 5 giorni or sono, il 14 e a cui nessuno ancora ha risposto. Non vorrei che tu non te ne sia accorto per riproverarmi se poi uno risponde ed io son chiamato a fare altrettanto... di non tener conto delle indicazioni.

Romano

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da pietroora il 19/1/2007 18:34:18
Amoram, è dura la vita... come creatura... mi immagino come deve essere dura nei panni di Dio!

I tuoi argomenti sono di una globalità fenomenale...
dalla matematica... alla religione,
dalla fisica... alla metafisica...

Il tuo sito www.ordinespiritosanto.com è una miniera di interpretazioni e teorie originali...

Cosa ci fai in mezzo ai comuni mortali che ti vogliono togliere spazio alle parole?

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da amoram il 19/1/2007 19:40:23
-citazione-


pietroora ha scritto:
Amoram, è dura la vita... come creatura... mi immagino come deve essere dura nei panni di Dio!

I tuoi argomenti sono di una globalità fenomenale...
dalla matematica... alla religione,
dalla fisica... alla metafisica...

Il tuo sito www.ordinespiritosanto.com è una miniera di interpretazioni e teorie originali...

Cosa ci fai in mezzo ai comuni mortali che ti vogliono togliere spazio alle parole?



Ti prego di non sfottere!
Guarda che apprezzo più chi mi critica che chi, nel mentre dà l'aria di lodarti, ti prende per i fondelli!

Io so solo che la cosa più dura che ho avuto io da capire è chi fosse il mio personaggio.
Nell'ottobre del 1993 fui ospite del Costanzo Show quando posi la domanda: "Ma chi sono? Un altro Da Vinci?". Infatti mi rendevo già conto che Dio mi aveva donato verità sorprendenti ed assolutamente non proporzionate alla mia figura.
Gia mi sembrava una cosa dell'altro mondo, l'idea di essere un Genio come il Leonardo! Ma a 64 anni mi è toccato di accorgermi di come proprio a me, un IMBECILLE che è facile battere a Scacchi (mio fratello lo ha fatto alla cieca e amici lo fanno molto spesso), fosse stato affidato il compito straordinario di dimostrare ai cosiddetti SAPIENTI che, quando Dio vuole, trasforma un NIENTE E NESSUNO nell'immagine di LUI stesso.
Io non sono DIO, ma è EGLI ad ESSERE ME,e vi riesce perché non oppongo a lui la mia logica DEL CAVOLO.

Ho davvero fatto cose straordinarie, non deridermi. Ma NON SONO POSSIBILE FRUTTO DEL MIO SACCO.
Ho abbastanza chiari i limiti assoluti della mia persona: non sono buono, non sono capace, non avverto in me quel "gran amore sentimentale per il prossimo"... Eppure, per Dio, vado in estasi. Certe notti piango addirittura sentendo il suo affetto per me e quanto confidi in una vera nullità.
Io mi dibatto in questo spazio, lasciato a me, tentennando, sbagliando ... ma poi mi accorgo, quasi sempre, che Dio ha giocato proprio sui miei errori per farmi compiere impensabili salti di scala.
Il DIVINO è alla portata di tutti. E' la mia reale esperienza! Basta trascendere il reale, ossia non vederlo per quello che è ma per ciò che rappresenta, in una pura vicenda assolutamente educativa ed emblematica.

Ma non sono le osservazioni sbagliate, come quella a cui ti riferisci a ferirmi: sono i peccati dell'attuale Papa che si è permesso, con uno giudicato "povero di spirito" (scemo) come me. Ha creduto che uno scemo meritasse di star digiuno 55 giorni solo perché aveva creduto che almeno il Papa rispettasse l'ordine di Gesù di "abbandonare le 99 pecorelle in cerca della pecorella smarrita", un ordine che sembra apparentemente FOLLE e che il Vaticano dunque non rispetta.
Quel Papa che invoca la pietà per un BARABBA assassino che Bush non dovrebbe giustiziare sulla sedia elettrica, non ne ha alcuna per chi "essendo scemo", si mette da solo nelle sue mani e crede di essere amato, nonostante sia scemo.
Nessuna pietà per gli SCEMI. Solo per Barabba!
Eppure è proprio in uno SCEMO, che è percentualmente sostenuto solo da DIO, non essendo egli sostenuto dalla sua RAGIONE, che si trova PROPRIO DIO, al 100%!
E il Papa, disprezzando un povero cristo ritenuto scemo, disprezza Dio ed AFFAMA DIO!
Questa è la mia SUBLIME SOFFERENZA: non i trattamenti ingiusti fatti a me ... io non conto! Soffro per il DIO che è maltrattato in me - e senza alcuna ragione - proprio da chi dovrebbe essere il Vicario di Cristo.

E' su questa considerazione che DAVVERO CREDO che, offeso proprio dal Papa, Dio difenderà il suo Sarvo Romano Amodeo, sostenendolo come ha fatto prima solo col Cristo suo figlio... perché in me è stato maltrattato, assieme a Lui Padre, proprio anche quel Cristo di cui il Papa doveva esser Vicario e che invece ha AFFAMATO!

112 giorni di FAME ho dovuto patire da DUE PAPI... che vuoi che io patisca, se è ora Abulafia a farmi accuse ingiuste?

Io lo vedo realmente, il Diavolo, allertato contro di me. Ha cercato di uccidermi in tutti i modi, da piccolo. Istigandomi a scendere da una terrazza, facendomi ammalare di un male incurabile, facendomi cadere da un'auto in corsa, facendomi annegare, folgorare dalla corrente elettrica, saltar in aria per una mina fattami raccogliere e - ultimamente - facendomi investire da un grosso pullman. Ho avuto sempre una mano che mi ha protetto.
Mia madre temeva Satana, io no. Io lo esorcizzo! E' il pollo più pollo che ci sia, perché crede di ottenere tutte le sue vittorie in quello che non è il vero verso del futuro, ma solo del passato. Per cui non fa altro che aggiungere sempre pure premesse e sempre più negative, fino all'ultima, la morte che Satana scambia per la Fine ed invece è CLAMOROSAMENTE, proprio il principio da cui nasce tutto.

La vita, generata dalla polvere, è generata da quella del Sepolcro. A poco a poco nelle bare sepolte o in quelle nei sepolcri a parete che si usano oggi, dalla polvere si ricostruiscono le membra, le carni, comincia ad esservi il sangue...
Infine la Bara è portata in Chiesa, poi a casa. Il cadavere è messo nel letto e, poi, infine, con un gran sospiro che era parso quello dell'agonia, nasce il primo respiro di una vita poi tutta a ritroso, che, a mano a mano che ogni cosa rientra nella possibilità di essere, riacquista forza e il vigore giovanile.
"Se non ritornerete come bambini non entrerete mai" nel Paradiso terrestre descritto dai Profeti, quando Leone e pecora brucheranno, ossia vivranno del latte materno come del frutto derivante da un pranzo vegetariano.
E' questo verso della vita a ritroso, che sembra DISTRUGGERE gli avvenimenti reali, riconducendoli nella loro pura possibilità di essere, alla base del Peccato Originale di un Adamo che non accetta che la Realtà svanisca e la vuole riaffermare, in positivo, nell'unico modo possibile: accettando TOURT COURT tutto quanto si abbia, in positivo e in negativo, e che si avverta in pericolo di perdere.
SATANA è un POLLO, il cui dominio è solo quello del Dio che agisce nell'esatto CONTRARIO e LIBERA TUTTI dalle pene di una VITA REALE, tanto da ricondurre ciascuna alla sua pura potenzialità iniziale.

Qualcuno arriva a SENTIRE da dove viene, con uno sguardo più profondo. E' questo che mi RUGGE DENTRO: il ricordo di quanto è già accaduto, nel futuro della mia reale RETROSPETTIVA, e che io ora prevedo solo percHè son messo in grado di leggerlo allo stesso modo del SESTO SENSO degli animali.
Non son MAGHI gli animali. Sono solo più capaci di una MEMORIA di tutto quanto noi scambiamo solo per un reale futuro che ancora non esisterebbe.

Ciao.
Romano Amodeo

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da pietroora il 19/1/2007 20:08:11
Non volevo né lodarti, né prenderti per i fondelli Amoram... semplicemente osservavo che tutto il tuo impianto teorico spazia in modo notevole... su più piani dell'esistenza umana!

Come ho già scritto in un post precedente... tornando all'argomento principale...
così come la creatura ha bisogno del suo Creatore, è anche vero che il Creatore è tale se crea il creato e poi anche le creature.

Non c'è insomma una divisione se non nei ruoli, ma il tutto è già unitario e indissolubile: non c'è l'uno senza l'altro!

Ora, noi abbiamo il termine "universo" per il creato, e abbiamo il termine "Dio" per il Creatore.

Mi domando ancora e domando a te: esiste un termine che da solo racchiuda l'insieme di Creatore e creato?
E di Creatore e creatura?

Nel nostro linguaggio forse non è utile una parola per rappresentare questa unione?

E perché?

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Re: Il compito primo della Creatura.
pubblicato da Tortuga il 19/1/2007 20:49:46
pietroora ha scritto :
I tuoi argomenti sono di una globalità fenomenale...
dalla matematica... alla religione,
dalla fisica... alla metafisica...


: un bel minestrone !

amoram ci porta nella Valle degli Orti® ,altro che la Terra Promessa !!

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