Re: Verità per Aldro

Inviato da  Marco M il 8/7/2007 20:18:35
Dal blog dei genitori, un post che denuncia le intimidazioni, gli insulti e il comportamento vergognoso del noto SAP, il sindacato della polizia (grassetti aggiunti):


Il sindacato di polizia di destra invita ad abbandonare i “toni esasperati, basta fare danni”.

[...]
Non capiamo però il ruolo di un’organizzazione sindacale di categoria nella nostra vicenda.

Un ruolo che sempre ha accompagnato in modo ossessivamente invadente i passi di quest’inchiesta intervenendo puntualmente ad ogni passaggio critico delle indagini.

Non dimenticheremo mai che quando ci siamo ribellati alle “bufale”
[...]
non dimenticheremo mai che siamo stati bollati come sciacalli calunniatori proprio dai responsabili di tale organizzazione attraverso portavoci che hanno parlato dalle sedi istituzionali della Questura.

Ci chiediamo francamente come mai abbiano ancora il coraggio di intervenire e di voler dare lezioni a qualcuno ancora oggi dopo il rinvio a giudizio.

Così come ci siamo chiesti fin dall’inizio quale fosse lo scopo di tali impropri e gravemente offensivi interventi (stiamo valutando un’azione legale nei loro confronti a tutela della nostra dignità e della nostra moralità), ancor di più oggi ci chiediamo a chi possa essere indirizzata la loro azione mediatica.

A chi serve? Chi è il destinatario del loro intervento?

Chi vorrebbero ridurre al silenzio, quello stesso silenzio che nei primi mesi di indagine stava rapidamente conducendo l’inchiesta ad una indecente richiesta di archiviazione?


Non ripeteremo le numerose gravissime lacune dei primi mesi di indagine che ormai sono note a tutti e sulle quali vi è un’inchiesta aperta.

Se addirittura proprio dopo il rinvio a giudizio, in un momento di particolare crisi della posizione di coloro che dagli stessi sindacati intervenuti venivano indicati come assolutamente innocenti e vittime degli eventi processuali e mediatici, è stato ritenuto opportuno volgere un monito al Ministro degli Interni, a questa città ed ai testimoni conosciuti e non conosciuti, nel quale veniva fatto presente che ben 230 agenti fossero certi e schierati sulle posizioni dei loro 4 colleghi
[...]

Io mi chiedo sinceramente: fa più paura alla verità di coloro che sono stati testimoni di questa vicenda la trasmissione “Chi l’ha visto” con le sue presunte bufale o questo atteggiamento che proviene da un corpo istituzionale delle forze di polizia dello stato?

Siamo sereni, perché purtroppo solo dopo l’apertura del blog e quindi la conoscenza pubblica di quanto stava accadendo c'è stata una virata nelle indagini, che erano state abbandonate completamente dalla stessa polizia (da coloro che oggi sono probabilmente indagati) ma soprattutto da un pm che si era dimenticato di recarsi sul posto quella mattina,

di sequestrare l’auto contro la quale “si era fatto male” Federico,

di sequestrare i manganelli,

e di sequestrare la cassetta con le registrazioni delle conversazioni dove uno dei poliziotti ammette che Federico è stato pestato di brutto per mezzora.


La pubblicità del processo consente a che tutti possano rendersi conto di come è accaduto, di cosa è successo, ivi comprese, di tutte le tante e troppe bufale che hanno caratterizzato le indagini fino adesso.

[...]

Noi non abbiamo mai offeso nessuno, in cambio siamo stati offesi ripetutamente e infangati nella memoria di nostro figlio e nell’onore della nostra famiglia di persone per bene che, a differenza di quelle di altre ben più potenti di noi, mai si è macchiata di reati o di qualsiasi pendenza con la giustizia. Siamo una famiglia di pubblici dipendenti e di servitori dello stato, non avremmo mai pensato di dover assistere ad uno spettacolo così poco edificante, ma questo non ci fermerà.
[...]



Tenete duro, siamo con voi!

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