Re: 9 aprile .. BROGLI ELETTORALI in arrivo..

Inviato da  absinth il 28/3/2006 17:15:23
Ciao a tutti! vi incollo una mail appena arrivatami dal coordinamento dell'Ulivo da una mia precendente mail:

Gentile Sig. XXXXX, i partiti che compongono l'Ulivo si sono allertati da
tempo sulla questione del voto elettronico. La procedura è infatti assasi
complessa in quanto in 12.680 sezioni (il 20% del totale) dislocate nelle
regioni Lazio, Liguria, Puglia e Sardegna, mentre gli scrutatori
procederanno al conteggio tradizionale delle preferenze, un operatore
informatico inserirà i dati nel pc. I voti trascritti sul computer saranno
visibili su due schermi: uno per l'operatore stesso e uno per gli
scrutatori. Al termine dello spoglio i dati saranno trasferiti su una
cosiddetta "chiavetta" Usb che quindi verrà portata a mano ad un
responsabile regionale che trasmetterà i dati al responsabile del Viminale.
Per portare a termine tutta questa operazione sono stati selezionati dal
Viminale 18.500 operatori che guadagneranno 150 euro dopo lo scrutinio. Il
primo problema è come è avvenuta la selezione di questi operatori. Il
Ministro ha cercato di rassicurare rispondendo che lo scrutinio elettronico
serve solo a conoscere con velocità i risultati, e che verrà comunque
affiancato alle tradizionali operazioni cartacee. In caso di discordanza tra
i due scrutini, si terrà conto soltanto dei risultati registrati con il
metodo tradizionale che è constestuale a quello elettronico. Resta comunque
la preoccupazione: a sole due settimane dal voto, non esistono delle
effettive garanzie di controllo sull'operazione dello scrutinio elettronico.
Tutto il centrosinistra insiste per avere ulteriori chiarimenti dal Ministro
dell'Interno. Il coordinamento dell' Ulivo, che ha chiesto da tempo a Pisanu
di istituire una commissione di garanzia sulle operazioni di spoglio
elettronico, ha ribadito «la profonda contrarietà nei confronti di una
iniziativa costosa, poco convincente e che presenta troppi aspetti
controversi». L'allarme quindi rimane e la partita sarà oggetto di
un'attenta sorveglianza da parte del Centrosinistra, il quale in Parlamento
ha votato contro le norme più discusse del decreto che ha regolato il voto
elettronico. Resta inoltre la bruttissima sensazione che questo sia uno dei
tanti affari (34 milioni di euro) fatti alle spalle del Paese, con un
affidamento che per altro discrimina le imprese italiane a favore di due
multinazionali americane, una delle quali è implicata nel caso Florida. Le
allego per opportuna conoscenza l'interrogazione dell'On. Beatrice Magnolfi
su questa questione. Cordiali saluti
Il Coordinamento dell'Ulivo


ecco l'allegato:

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19957
presentata da BEATRICE MARIA MAGNOLFI venerdì 10 febbraio 2006 nella seduta n. 749


MAGNOLFI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per l'innovazione e le tecnologie. - Per sapere - premesso che:

la legge di conversione del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'esercizio domiciliare del voto per taluni elettori, per la rilevazione informatizzata dello scrutinio e per l'ammissione ai seggi di osservatori OSCE, in occasione delle prossime elezioni politiche, estende la sperimentazione delle procedure per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche indette per l'aprile 2006;

la procedura prevista dal suddetto decreto-legge reca alcune modifiche rispetto alle precedenti sperimentazioni attuate per le elezioni europee del 2004 e regionali del 2005;

gli investimenti pubblici previsti dal decreto-legge in oggetto ammontano ad oltre 28 milioni di euro;

l'affidamento a trattativa privata, nel gennaio del 2005, della gestione della sperimentazione dello scrutinio elettronico alla RTI Telecom-EDS-Accenture, in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato, ha privato la Pubblica Amministrazione di soluzioni alternative e ha reso più difficile la possibilità di estendere la copertura territoriale del progetto;

le direttive, per quanto di rispettiva competenza, del Ministero dell'interno e della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie previste dal decreto-legge al fine di regolare nel dettaglio la sperimentazione non risultano ancora emanate;

nulla è dato sapere circa i criteri di selezione degli operatori informatici di nomina del Ministro per l'innovazione;

le memorie USB previste per il trasporto dei dati elettorali dal computer presente nel singolo seggio elettorale al PC di plesso (dove per plesso si intende il gruppo di seggi concentrato nello stesso edificio) non risultano regolamentate e non risulta che sia per tale trasporto prevista alcuna protezione;

non è dato un riferimento chiaro ed esplicito al fatto che, nel caso di discordanza tra i risultati tra la rilevazione informatizzata dello scrutinio e i risultati dell'annotazione sulle tabelle di scrutinio cartacee, il Presidente di seggio debba annullare l'invio della trasmissione informatica delle rilevazioni elettroniche;

non è data alcuna chiara indicazione che, in assenza di anche solo uno dei requisiti previsti nella dotazione del seggio per lo scrutinio elettronico dei voti, esso debba considerarsi come non praticabile e, di conseguenza, il Presidente di seggio ne debba sospendere l'attività -:

come il Governo intenda rispondere alle crescenti preoccupazioni circa l'attendibilità e correttezza delle procedure di rilevazione informatizzata dello scrutinio, così come regolato dal decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1;

con quali criteri verranno selezionate le sezioni elettorali interessate alla sperimentazione;

con quali criteri verranno selezionati gli addetti alla digitazione dei risultati su PC;

con quali procedure verrà garantita un'adeguata protezione per il corretto trasporto dei dati;

se il Governo non ritenga di ampliare il numero dei rappresentanti di lista, per garantire il controllo democratico sulle nuove procedure nelle sezioni destinate alla sperimentazione dello scrutinio elettronico;

come il Consiglio dei ministri intenda coordinare l'attività regolamentare affidata dal decreto stesso ai Ministeri dell'interno ed al dipartimento per l'innovazione e le tecnologie al fine di offrire un quadro univoco e meno lacunoso di quello attualmente delineato. (4-19957



Ecco tutto.....
però alle fine mi chiedo del PERCHE' NON LO DICONDO CHIARO E TONDO ALLA TV E AI MEDIA VARI!!!!!!

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