Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  prealbe il 10/8/2007 19:34:01
Fiammifero
Citazione:
perchè ti risulta che si può scegliere?

No, non mi risulta.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che, se anche fosse possibile, come si potrebbe mai effettuare una scelta ragionata? Le valutazioni in base alle quali riteniamo che un altro "dove" sarebbe stato meglio di quello in cui invece ci siamo ritrovati a nascere si basano su una facoltà di giudizio e su caratteristiche individuali che si sono plasmate nel "dove" in cui siamo nati.

Dunque parlare, prima che ciò sia avvenuto, di "nascere a caso" semplicemente non ha senso; a meno di presupporre, appunto come dicevo nella mia risposta, che "Fiammifero" sia "Fiammifero" ab ovo, a prescindere dalla comunità in cui è nata e vive. Non credo proprio che sia così, né per te né per nessun altro.

Il tutto per evidenziare che l'impostazione che vede individuo e comunità come entità perfettamente distinte, e spesso in contrapposizione fra loro, non ha poi in realtà tutto questo senso. Si tratta piuttosto di entità in rapporto dinamico e dai confini reciproci ben difficilmente distinguibili.

Citazione:
l'hai detto tu che sono un lupo solitario

Continuo a dubitarne fortemente.
In ogni caso, sei un lupo solitario che ha cercato il contatto con il suo prossimo (benché virtuale) già più di 5300 volte con i suoi post; se per caso fossi stata un lupo socievole quanti ne avresti mandati? Toccava abbatterti!!! (Sempre virtualmente, si capisce.)

Citazione:
no,ma ci prova

E' un tentativo inutile, perché è un obiettivo irraggiungibile in quanto illusorio.
O te ne vai a fare l'eremita (e allora crederò finalmente alla tua pretesa di essere il lupo solitario che dici ), oppure permarrai inevitabilmente in un rapporto di interazione dinamica con il tuo ambiente, con le reciproche modificazioni - uso quest'ultimo termine deliberatamente - che ciò comporta. Ed è quello che significava la mia frase che non hai capito (senz'altro per mie carenze espressive ):
Citazione:
Oppure Fiammifero (e chiunque altro) si definisce (esiste, potremmo dire) precisamente in base al proprio rapporto, dall'inizio ad oggi, con la sua comunità-contesto?


Aggiungo, tanto per ricollegarmi alla citazione che ha originato questo thread, che anche l'individualismo può essere (e oggi spessissimo lo è ) un feticcio mica da ridere.


Prealpe (Come piace a te; oggi mi sento gentleman)

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