Re: L'ing. Keshe sta facendo il possibile...

Inviato da  peonia il 22/4/2013 10:37:32
Decalagon ancora un po' di pazienza, intanto sganasciati dal ridere per questo:
http://www.youtube.com/watch?v=Ob2X9Zl95ek&feature=player_embedded

edit:
Nel corso della conferenza l’Ing. Keshe ha ricordato come la Keshe Foundation ha sempre avuto come missione la pace nel mondo e come, al contrario di ogni altra organizzazione, attraverso le conquiste tecnologiche della scienza, intende rendere possibili le condizioni perché la pace mondiale diventi realtà.

Come già in altre occasioni aveva sottolineato, l’attuale traguardo raggiunto dalle tecnologie Magravs di cui la Fondazione è titolare, da una parte rende di fatto obsolete le armi di qualunque genere attualmente impiegate nei conflitti ancora in corso in varie zone del pianeta, dall’altra per la possibilità di dare soluzioni rivoluzionarie ai problemi di carenze di acqua, cibo e materie prime, per i quali le dinamiche dei conflitti prendono avvio, rende insensata la lotta che si fonda sulla scarsità.

Ha concluso quindi dicendo che in queste ultime settimane molto è cambiato negli equilibri internazionali reali, che i leader mondiali – alcuni dei quali hanno già firmato il trattato in quanto individui – stanno predisponendosi a firmarlo in quanto capi delle rispettive nazioni, per poi dare annunci congiunti in merito.

Per questo motivo ha detto di ritenere che ora il momento è giunto perché l’umanità possa accedere ad una tecnologia in grado di cambiare la vita di ogni abitante del pianeta.

Un reattore da Malta
Al termine della presentazione del Trattato di Pace e del suo significato, l’ing. Keshe ha presentato, come esempio dell’iniziativa della popolazione, il progetto MICSPI di reattore al plasma realizzato dal Gruppo di Studio Keshe Foundation Malta guidato dall’Ing Joseph Micallef, sulla base delle indicazioni ricavate dai brevetti rilasciati pubblicamente sul web dal sito della Fondazione Keshe.

Nelle intenzioni di Keshe infatti, il raggiungimento corretto della situazione propizia all’implementazione pratica della nuova tecnologia doveva essere effettuato mettendo a disposizione dei governi, da una parte, i piani progettuali attraverso la consegna ufficiale degli stessi alle varie ambasciate, e della popolazione, dall’altra, dei disegni di progetto allegati ai brevetti attraverso il sito web della Fondazione, in modo che sia dal basso che dall’alto si prendesse familiarità e consapevolezza del significato profondo di questa nuova possibilità offerta dalla scienza.

Così è stato ed ora la situazione consente il rilascio completo delle tecnologie.

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