Re: L'ing. Keshe sta facendo il possibile...

Inviato da  Lord9600XT il 19/4/2013 10:50:34
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temponauta ha scritto:
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Lord9600XT ha scritto:

Oltre al fatto che non è mai stato osservato che una particella cambi spin dal nulla, da un punto di vista teorico una particella non può cambiare spin perché si violerebbe la conservazione del momento angolare.

Inoltre, nemmeno un elettrone interagente con un nucleo atomico lo fa. Vedi ad esempio lo spettro di energia delle transizioni atomiche e la struttura fine. La presenza della struttura fine si spiega con il fatto che lo spin degli elettroni interagisce con il loro momento angolare orbitale (interazione spin-orbita, il ben noto termine LS). I livelli energetici fini sono in accordo con i valori sperimentali solo se gli elettroni hanno (sempre) spin 1/2. Un altro caso è l'effetto Zeeman, in cui si studiano gli splitting in energia dovuti all'interazione degli spin con un campo magnetico esterno. Anche qua, tutto combacia con spin 1/2.

Nemmeno un elettrone interagente in maniera elastica con un'altra particella cambia spin. Vedi qualsiasi sezione d'urto elastica che coinvolge un elettrone.

Anche le misure di g-2 confermano la sempiterna natura fermionica (in questo caso) dei leptoni.



Ok, ottima risposta.
Corollario: ma se l'atomo è sottoposto a centrifugazione e il nucleo assume all'interno del guscio elettronico una posizione non centrale bensì decentrata (come uno dei fuochi di un'ellisse, per intenderci), come reagisce l'elettrone orbitante per mantenere equivalente la forza di gauge (simmetrie) quando si trova alla maggiore distanza orbitale dal nucleo?
E' stata mai considerata questa situazione?

Sorvolando sullo svarione "forza di gauge (simmetrie)", te stai affrontanto un problema quantistico da un punto di vista classico. Ha senso chiedersi cosa accade quando la posizione del nucleo è decentrata? No, perché non ha molto senso parlare di moto e di posizione in un sistema quantistico.

Tuttavia, vediamo di dare una risposta ai problemi di momento angolare. Prendo a modello l'atomo di idrogeno per semplicità.

Forse saprai che, per descrivere i livelli di energia di un elettrone atomico, si usano i cosiddetti numeri quantici n, l e m. n, numero quantico principale, sta ad indicare l'energia dell'elettrone, l sta ad indicare il suo momento angolare orbitale mentre m sta a indicare la proiezione del momento angolare orbitale lungo un particolare asse.

Tutti questi numerelli vengono fuori quando si fa a risolvere l'equazione di Schrodinger dell'atomo di idrogeno in coordinate polari. In questo modo, nell'equazione compare anche un termine centrifugo dipendente dal momento angolare orbitale dell'elettrone.

A meno di sollecitazioni esterne, un elettrone si trova sempre nel livello energetico più basso a lui accessibile. Nell'idrogeno, l'elettrone starà nello stato fondamentale a energia più bassa caratterizzato da n=1 ed l=0. L'elettrone non si schioda affatto da quello stato di energia. Tale stato è caratterizzato da una posizione media dal nucleo (che è descritta da una distribuzione di probabilità).

Nel caso in cui l'elettrone assorba un fotone (di energia sufficiente), esso può compiere delle transizioni a stati di energia superiore (che possono essere caratterizzati da momento angolare differente).

Questi sono gli effetti importanti. A questi si possono aggiungere molti altri effetti, come le interazioni spin-orbita ed altre cose ricavabili, ad esempio, dallo sviluppo in potenze di c dell'equazione di Dirac (e non si insericono termini "a caso" per far tornare il tutto come sosteneva qualcun altro qua dentro, e non mi riferisco a te).

Tuttavia, non ha senso considerare correzioni dovute a ciò che dici te sia perché il termine centrifugo appare naturalmente già nell'equazione di Schrodinger, sia perché non ha alcun senso parlare di posizione istante per istante dell'elettrone atomico.

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