Re: L'ing. Keshe sta facendo il possibile...

Inviato da  peonia il 2/2/2013 8:52:31
il problema vero è che, come la radio, siamo sintonizzati su frequenze diverse è impossibile L'ASCOLTO! la ricezione è impossibile...
con questo dico solo che chi sta su Radio DJ non può ascoltare 107,1 oppure chi sta in FM non ascolta chi non ci sta...
Non c'è meglio o peggio, ma solo incomunicabilità!!!!!!!

VR da un link che hai postato ho tratto questo commento, che mi piace e condivido:
"Se avere diploma e laurea in ambito scientifico vuol dire essere uomo di scienza, allora posso ritenermi tale, ma se essere scienziato vuol dire scoprire la verità, ovvero capire come funzionano le cose, e possibilmente porle a beneficio della collettività, allora credo che non andremo distanti con la scienza attuale.

La constatazione di questo è facilmente dimostrabile osservando il degrado della qualità della vita delle persone in questi ultimi decenni.

Finché la scienza si basa sul concetto di caso per spiegare i fenomeni, e non cambia radicalmente visione osservando che la realtà esterna si modifica in base alla realtà interiore individuale, ovvero che nulla avviene per caso, lo sviluppo tecnologico porterà l'umanità ad un rapido declino.

Per questo, ad esempio, la medicina commerciale è praticamente tutta da buttare. Le malattie non sono "sfortune" da combattere, ma segnali da ascoltare. Dov'è finita la percezione del nostro corpo, e dei segnali che quotidianamente ci manda?

Come si può anche solo lontanamente pensare che l'evoluzione sia frutto di mutamenti casuali? Come si può pensare che la natura non abbia invece un'intelligenza che dirige i cambiamenti, assecondando i desideri e le necessità degli organismi viventi?

Come si può pensare che la genetica sia un marchio inevitabile, che limita la nostra esistenza, e non sia invece una base che può essere cambiata grazie alla presa di coscienza che sono le scelte e i pensieri che tracciano il percorso della nostra vita, cambiando eventualmente il DNA?

Vedo in Keshe, una persona sincera, e la sua visione, il suo sogno, vale mille volte più di tutte le scoperte scientifiche degli ultimi decenni.
Non è un cellulare, non è internet, non è nessuna tecnologia che ci fa vivere meglio. M'interessa fino ad un certo punto che Keshe abbia in mano ciò che dice, la vera cosa che auspico, è che la sua visione di un'umanità unita, che cominci a guardarsi anche dentro, e non solo fuori, venga realizzata.

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