Re: Domande da porre all'ing. Keshe

Inviato da  Al2012 il 22/9/2012 0:13:58
@ Lord9600xt

Citazione:
Non capisco perché si debbano giustificare ipotetici "complotti scientifici" sparando cazzate del genere


Mi meraviglio che tu, come fisico, non capisca determinati comportamenti..
Come bene sai, la fisica dice chiaramente che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Queste cazzate sono la reazione alle cazzate del cicap !!
(non mi riferisco a te, mi riferisco ad una certa linea di pensiero purtroppo “dominante”)

Scusami, niente di personale… Ho visto la palla ribalzare e non ho resistito alla tentazione di prenderla !!!
Ripeto nulla di personale … è una mia forma di allergia al cicap pensiero (se pensano)

Lasciando stare il giochino con la palla, ora ti segnalo un link (in italiano) da cui estraggo alcuni pezzi (come mia usanza)

(Mi scuso se sto andando fuori tema lasciandomi trascinare dal vento – in ogni caso lo scopo del topic è terminato )

MISTERI DEL MONDO - Coral Castle
http://www.cerchinelgrano.info/coral_castle.htm

(…)
Come avrà fatto quest'uomo cosi minuto a costruire questo castello cosi "pesante" da solo? Solo con l'aiuto di carrucole e tripode di legno alto una decina di metri, una serie di oggetti per il magnetismo e una strana scatola in cima al tripode ...?
(…)

Si dice che Edward Leedskalnin usasse avvolgere intorno a degli utensili delle bobine di rame attraverso le quali faceva scorrere un impulso radio generando un potente campo elettromagnetico che gli permetteva di annullare la gravità degli oggetti.
Leedskalnin ha mantenuto il segreto sulle tecniche usate e ciò ha condotto alla formulazione di numerose ipotesi sui metodi da lui usati.

Due le ipotesi principali:

1- il metodo del "magnetismo" (affermava di aver scoperto il metodo che avevano usato gli egiziani per costruire le piramidi e di avere applicato questa conoscenza nella costruzione di Coral Castle): secondo alcuni scienziati (tra i quali Nicola Tesla) amici di Edward Leedskalnin, che avevano studiato con lui, il nucleo della Terra respinge le cariche negative.
Alimentando così di carica negativa pietre o qualsiasi altro oggetto si sarebbe potuto spostare l’oggetto, stabilire il tempo e la lunghezza dello spostamento di tale oggetto. Questa tesi non viene riconosciuta come errata e non è stato ancora possibile dimostrare che lo sia.

2- l'impiego di un sistema antigravitazionale per muovere gli oggetti, secondo alcuni basato su "onde sonore armoniche": la "levitazione sonica" (l’uso di onde sonore per muovere le cose).
È stato dimostrato in tempi recenti che è possibile muovere piccole rocce grazie ad influssi sonori e i vicini di Edward Leedskalnin hanno rivelato che quando lavorava di notte, oltre ai suoni di cantiere di sentiva anche un altro suono, sordo, cupo: un suono a frequenza bassissima.

Alcuni ragazzini che hanno assistito ai lavori hanno dichiarato che sarebbero stati usati palloni a idrogeno per sollevare i blocchi.
In realtà esistono fotografie che mostrano Leedskalnin utilizzare tecniche alquanto comuni, quali carrucole e paranchi, ma si pensa che le strutture visibili nelle immagini non avrebbero supportato il peso dei blocchi più grandi.
Comunque sia, l'aura di mistero che avvolge Coral Caste ha contribuito a renderlo una meta turistica, per visitare la quale Leedskalnin faceva pagare un biglietto di ingresso.


Nell’articolo seguente sempre dello stesso link:

(…)
Egli, con la sola forza delle sue braccia e con l’ausilio di pochi rudimentali attrezzi come carrucole, corde, martelli e scalpelli ha estratto e scolpito più di 1.100 tonnellate di roccia corallina.
Ancora nessuno tra scienziati ed ingegneri che hanno studiato e tuttora studiano il Coral Castle è riuscito a dare una spiegazione fisica sul metodo di costruzione usato da Leedskalnin; l’unica affermazione sul metodo di costruzione proviene dal costruttore stesso il quale affermò:
"Ho scoperto i segreti delle piramidi. Ho trovato come gli egizi e gli antichi costruttori in Perù, Yucatan e Asia, unicamente con attrezzi primitivi, trasportarono ed eressero blocchi di pietra pesanti parecchie tonnellate".

Una delle sculture più importanti e degne di nota è lo stesso portale di accesso alla struttura: il "Nine ton Gate".
Esso è costituito da un unico blocco di pietra corallina largo 2 metri, alto 2 metri e 30 cm, profondo circa mezzo metro e dal peso approssimativo di appunto 9 tonnellate.
Questo incredibile monolito dista dalle pareti del castello esattamente 6 mm da ambo i lati.

Molti ingegneri e scienziati si sono recati sul luogo per cercare di capire come Ed abbia potuto trovare il baricentro esatto dell’enorme blocco di pietra.
Esso è talmente ben equilibrato nel suo asse che anche un bimbo lo avrebbe potuto aprire con la semplice pressione del suo dito.
Dico "avrebbe" perché oggi non è più cosi.
Nel 1986 infatti, un gruppo di ingegneri e di scienziati rimossero il portale per compiere degli studi su di esso. Per rimuoverlo furono utilizzati 6 uomini ed una gru da 50 t.
Una volta rimosso il portale fu scoperto che Ed centrò e bilanciò il pezzo di roccia da 9 t perforando perfettamente dall’alto al basso i 2,30 m di portale facendo passare attraverso di esso un’asta di ferro che poggiava su di un vecchio cuscinetto di un camion. In questo modo il portale poteva aprirsi ruotando sul proprio asse.
Oggi solo un perforatore ad alta velocità laser-controllato potrebbe fare lo stesso lavoro.

Il Portale, equipaggiato con i nuovi cuscinetti, con l’albero sostituito, nuova lubrificazione ed una rilegatura dei pezzi di pietra con un adesivo particolare, fu rimesso al suo posto il 23 luglio 1986.

Il risultato fu un duro colpo per i ricercatori e per i gestori del castello: il monolito non era più perfettamente equilibrato e perse definitivamente la sua capacità di ruotare anche per ore con una semplice spinta.

(…)
Di certo un controverso e geniale scienziato che entrò in contatto con Ed era Nikola Tesla. Li accomuna l’avversione della Scienza ufficiale nell’interpretare i loro esperimenti e le lunghe notte solitarie passate dai due ricercatori a lavorare su esperimenti misteriosi e affascinanti in un America che non era la loro patria.


Stando a quanto si legge in questi due articoli sicuramente “ Leedskalnin aveva delle doti ingegneristiche fuori dal comune”, ma come vedi l’attrezzatura era molto rudimentale e inadatta ai pesi che doveva muovere, quindi più che doti ingegneristiche si tratta di conoscenza delle leggi che governano la materia fuori dal comune, il tuo pane quotidiano, probabilmente quello del tuo futuro.

Lo so per te queste sono cazzate, (scusa se ti metto nel mezzo, non ti conosco e quindi posso sbagliare, la mia è solo una semplificazione) cose che possono solo farti sorridere, ma la verità è che tu, come altri uomini di scienza non avete una spiegazione, o vi voltate dall’altra parte o dite che sono cose assurde, o cercate spiegazioni spicce, o ridicolizzate il fenomeno e le spiegazioni altrui.
Nel migliore dei casi un certo tipo di scienziati definisce questi fenomeni con il termine generico di “anomalie” dopo di che archivia e dimentica.
Un altro tipo di scienziato rimane allibito davanti al fenomeno e comincia a porsi delle domande, non cestina il fenomeno, ma cerca di comprenderlo, per prima cosa la sua genuinità, senza cascare nel tranello di giudicarlo falso solo perché assurdo o viceversa, passato con onesta questo primo gradino, ed appurata la genuinità del fenomeno, come uomo di scienza deve andare avanti, anche se questo progredire mette in discussione le conoscenze attuali.
E’ così che la Scienza è progredita nei secoli, seguendo il desiderio di comprendere quello che attualmente non si può comprendere e l’input, lo stimolo che alimenta il desiderio è proprio in quei fenomeni “anomali” .
I geni che hanno fatto progredire la scienza sono quelli che hanno compreso che queste anomalie sono la punta di un iceberg, sono quelli che hanno scritto nuove leggi che hanno soppiantato quelle vecchie, o perché erano errate, o incomplete.

I geni hanno una caratteristica che altri scienziati non hanno ed è “intuizione” ovvero qualcosa che non appartiene al proprio ragionamento, alla propria mente … è qualcosa, come dire, sospesa nell’aria, che passa vicino alla mente e il genio è pronto a coglierla …

La mia presunzione non è quella di criticarti, ma di stimolarti …..

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