Re: La fine dei tempi: la rivelazione aliena.

Inviato da  mentalist il 21/11/2010 9:54:51
O.T.

Sono Temponauta.
Ho chiesto a MM di essere riammesso, ma evidentemente non è nei suoi propositi.
Ovviamente è lui il padrone di casa e un ospite deve essere gradito per essere ammesso.
Se l’ ospite però è anche una persona intelligente, lo capisce da solo e se ne va lui direttamente.
Così, se se mi sono riaffacciato un attimo con questo nick a perdere, è solo per salutare, come si conviene tra gente civile, e non perché devo rimanere avvinghiato allo scoglio come una cozza.
Se sono stato qui è perché MM è una persona estremamente valida e che ha tutta la mia stima per quello che dice e per quello che fa, ma gli ricordo anche che se uno vuole veramente ergersi su tutti gli altri deve scendere una volta per tutte dal quel piedistallo che ciascuno inevitabilmente tende a costruirsi nella vita.
A persone come Sertes, Freeanimal e qualcun altro dico che, di tutti i limiti dell’uomo (quello vero, non quello giudeizzato), la viltà è quello più mortificante in assoluto: verso i vili non c’è nemmeno compassione, ma solo oblio.
Dell’amico Calvero posso dire che la sua generosità d’animo è un bene prezioso, ma oggi, di fronte a tanta ignavia e indolenza generalizzata, è quasi uno spreco di cui chiedersi se ne vale la pena.
Ringrazio quelli che mi hanno mostrato simpatia: sono contento di averli potuti conoscere perché il seme delle nuove idee sta germogliando potente e loro avranno un compito importante nel nuovo tempo che verrà dopo il grande travaglio.
Per chi ha interesse, preciso che il mio scopo in questo sito non è mai stato rivelare verità “assolute” (non mi compete) ma aiutare a cambiare la visione delle cose, per comprendere forse l’unica verità di cui posso essere certo (per esperienza diretta): la mente, cioè la sorgente del pensiero, non ha nessun limite imposto dal corpo fisico.
Non esiste un pensiero unico e scolpito nel marmo, e neppure il punto d’arrivo è il cosiddetto pensiero “laterale”: il cambio di paradigma si avrà imparando a gestire il pensiero in 3D e, ancora di più, in prospettiva multidimensionale.
Insomma per gestire al meglio il proprio pensiero, si deve imparare ad osservarlo dall’esterno: le idee, una volta nate ed espresse con l’energia mentale, vivono di vita propria.
In ultimo, mi preme evidenziare quale è il vero pericolo di questo tempo: la distruzione della “Identità”, individuale e collettiva, perpetrata da chi (giudei e complici goym) invece tiene estremamente da conto alla propria identità.
La distruzione delle identità, perpetrata attraverso la continua creazione di epidermici modelli materiali, porta ad una melassa umana indifferenziata e inerte, facilmente soggiogabile da chi ha il potere materiale (denaro) e psichico (mediastreams).
Purtroppo, il limite di siti come LC (e FDF, che ho frequentato per un po’) è che l’agorà digitale non riesce a (o non vuole) trasformarsi in una “fabbrica d’identità”, ritenendo, a ragione (utopia) e a torto (il mondo dell’oppressione “democratica”) che la liberta d’espressione sia il vero bene supremo.
Ma oggi serve una bandiera, non un un’utopia.
Serve fabbricare un’identità valida e vincente, non un pensiero informe e politically correct adatto solo alla melassa umana.
Per questo ho fatto tante volte riferimento al nazionalsocialismo: non con interesse alle sue idee, ma al suo modello vincente di creare un’identità e farla funzionare velocemente.
Questa non è politica: è capacità di cambiare il futuro.
Non mi dilungo oltre.
Un saluto a tutti.

P.S.
Non siamo soli: anzi, siamo anche troppo accompagnati.

FINE O.T.

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