Re: L'oroscopo:la grande Bufala

Inviato da  nessuno il 23/4/2009 9:38:56
Ciao a voi

Per quanto io ne sappia pochissimo di astrologia, l'argomento mi interessa e vi ringrazio per aver aperto questa discussione.

Volevo proporre una mia interpretazione dell'astrologia, un'idea che mi è venuta così, pensandoci. Normalmente si pensa all'astrologia come all'influenza dei pianeti sugli esseri umani. Perlomeno, mi pare di capire che la tradizione astrologica sia sempre andata in questa direzione.
Ovvio che, se le cose stessero in questi termini, sarebbe difficile contestare tutti gli scienziati che sostengono (correttamente) che, data l'enorme distanza dei pianeti da noi, poco potrebbero influire. Inoltre, non si capirebbe perché più un pianeta è lontano e più il suo influsso è forte. Dovrebbe essere al contrario.

Ma proviamo a pensare da un altro punto di vista. In fondo, l'oroscopo è un tempo ciclico, un insieme di cicli annidati gli uni negli altri. Alcuni più veloci, altri più lenti. I segni sono 12, come i mesi, le case anche. All'interno dell'oroscopo abbiamo 4 caratteri di base (acqua, aria, fuoco e terra). quattro come le stagioni dell'anno. Che sono formate da tre mesi (i segni cardinali, fissi e mobili).

Allora, potrebbe anche essere che la struttura dell'oroscopo parli di più della terra che non del cielo, e abbia più a che vedere con i cicli naturali del nostro pianeta, di quanto accade sulla Terra, che non dei cicli planetari e di ciò che accade fuori di essa. Prendiamo il caso di un segno come il Capricorno, che vien solitamente descritto come materialista, chiuso, freddo, razionale. Ma i Capricorno nascono in inverno, nella stagione più fredda dell'anno, dove occorre essere duri per poter sopravvivere. Mentre i Leone, generosi, nascono in estate, quando le risorse sono abbondanti, e i Bilancia, equilibrati, nascono all'equinozio di autunno, quando luce e buio si equivalgono e il mondo (quello agricolo, quantomeno) è in una sorta di "terra di mezzo", senza lo splendore dell'estate, ma anche senza i rigori dell'inverno.

Allora, non potrebbe essere, l'astrologia, un modo simbolico per esprimere i cicli vitali di questo pianeta? In fondo, è più facile che siamo soggetti alle variazioni del clima terrestre, dell'alternanza di luce e buio, della disponibilità o meno di cibo, dei produmi e dei sapori delle diverse stagioni che non agli influssi di pianeti distanti e stelle ancora più lontane. iù che il legame dell'uomo col cosmo, non potrebbe essere un modo per stabilire il legame con la terra?

Non so, magari è un'idea balzana, voi siete più esperti di me in queste cose, e sarei curioso di sapere cosa ne pensate.

Buona vita

Guglielmo

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