Re: Propagazione della gravità

Inviato da  0300 il 27/5/2008 8:48:33
Citazione:

ivan ha scritto:
Mi pare che fu un tipo dell'800, adesso non ricordo come si chiamava, che dimostrò che la luce interagisce con i campi magnetici. E siccome i campo magnetici vanno sempre a braccetto con quelli elettrici, ne consegue che . .. ovvio.

Allora riassumiamo:

Il fotone intergisce con i campi elettromagnetici, è noto e verificato da più di un secolo

Ora il sole ha un campo elettromagnetico.

La luce di una stellla lontana quando passa vicino al sole viene deflessa.

Non si può ripetere, per ovvi motivi, l'esperienza dell'osservare la deflessione della luce di una stella lontana con oggetto di massa paragonabile al sole che sia privo di campo elettromagnetico e che sia privo di plasma intorno a sè.

Conclusioni su cosa causa la deflessione della luce: a piacere in base alla campana più gradita.


Prima di tutto devo ammettere che questa volta il cialtrone sono stato io, avendo superficialmente e colpevolmente dimenticato di considerare quegli effetti quantistici del quarto ordine che effettivamente descrivono lo scattering luce-luce e che danno luogo ad un fenomeno di rifrazione in presenza di un campo elettrostatico (in effetti il fatto che due fotoni non accoppiano fra loro non significa che non interagiscono ma solo che la loro interazione è un effetto di ordine superiore e quindi solitamente trascurabile rispetto ad altri. Ma ovviamente la rilevanza del fenomeno va valutata caso per caso). Quindi limitatamente a questa specifica circostanza il tipo del sito linkato ha ragione ed io torto marcio. Questo per quanto riguarda il principio però: in altre parole è vero che può esistere una rifrazione dovuta ad un campo elettrostatico ma non è assolutamente detto che tale effetto sia rilevante. Occorrerebbe una valutazione accurata, molto più di quanto non faccia lui sul sito. Quindi: pieno mea culpa per aver attaccato ingiustamente il tipo su questo argomento ma cautela nel ritenere che il mio errore implichi automaticamente che quello che dice sia vero. E qui mi ricollego alla tua ultima frase: "Conclusioni su cosa causa la deflessione della luce: a piacere in base alla campana più gradita". Questa è una affermazione arbitraria e non è il modo di fare fisica. Come già detto occorre valutare la rilevanza dei vari effetti prima di poter trarre conclusioni. Ma c'è anche da considerare che finora mi pare che nessuno contesti i risultati sperimentali, ma solo la loro interpretazione: in altre parole gli effetti rilevati sono attributi a fenomeni diversi da quello della gravità. La teoria della relatività generale è una teoria che con poche ma rilevanti ipotesi permette di spiegare una serie di risultati apparentemente molto diversi fra loro. Quale è la probabilità che una teoria "sbagliata" azzecchi tali previsioni e nel limite opportuno riproduca anche i risultati noti della fisica classica? ignacius diceva in precedenza che la fisica va affrontata con umiltà. Sono d'accordo, e il mio errore penso abbia appena dimostrato a tutti quanto è facile sbagliare non appena abbassi la guardia. Ma per me umiltà significa prima di tutto evitare di rigettare teorie consolidate e valutate per decenni da alcune fra le menti più brillanti mai apparse sulla faccia della terra, prima di averle comprese a fondo e soppesate accuratamente.
A questo punto non ho molto altro da dire. E' la terza volta da novembre che mi trovo ad affrontare una simile discussione.

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