Re: la forza di gravità...

Inviato da  fefochip il 26/7/2011 21:09:26
Citazione:

RedPill ha scritto:
Beh, in realtà la fisica quantistica non è dimostrabile con esempi concreti. E' una contraddizione in termini dire che il paradosso di EPR è un esempio concreto.

ci sarebbero degli esempi concereti il punto è che la quantistica sembra essere talmente nuova e poco accettata da non essere ancora sviluppata.
una applicazione sembrerebbe provenire proprio dalle LERN (reazioni nucleari a bassa energia)delle quali il fisico Preparata aveva buttato giu le basi proprio in nome della quantistica.

un altro esempio incredibile è nel campo dell'astronomia

Come sottolinea Wheeler, l'esperimento sopra analizzato fornisce un risultato assurdo se continuiamo a considerare "oggettivo" l'universo. Per rendere ancora più strabiliante questa assurdità, Wheeler fa notare che l'esperimento in questione, se considerato su scala astronomica, può produrre risultati sbalorditivi. Ecco un esempio. Oggi conosciamo alcuni oggetti astronomici lontanissimi, chiamati quasar. Per giungere fino a noi, la luce di un quasar impiega miliardi di anni. Se nel percorso incontra una galassia di grande massa, che in base alla relatività generale di Einstein può funzionare da "lente gravitazionale", il fascio di luce si divide in due fasci che aggirano la galassia da due parti opposte (infatti noi dalla Terra otteniamo delle immagini sdoppiate di alcuni quasar). Immaginiamo che il quasar si trovi a dieci miliardi di anni luce di distanza e la galassia-lente a otto miliardi. Se noi sulla Terra vogliamo osservare il quasar, possiamo scegliere di far produrre interferenza ai due fasci, oppure di rivelare i singoli fotoni di ciascun fascio. Il concetto è identico a quello dell'esperimento precedente. Proviamo a chiederci se otto miliardi di anni fa il singolo fotone è passato da entrambi i lati rispetto alla lontana galassia (come un'onda) oppure da un lato solo (come una particella). Ebbene, se continuiamo a mantenere una concezione oggettiva dell'universo, la risposta dipende da come decidiamo di osservarlo noi oggi! Se oggi noi scegliamo di rivelare la figura di interferenza, allora otto miliardi di anni fa il fotone ha deciso di percorrere entrambi i cammini. Viceversa, se noi scegliamo di vedere il singolo fotone su un singolo cammino, allora otto miliardi di anni fa il fotone ha scelto di comportarsi come una particella! Nel momento in cui noi cambiamo idea e lo osserviamo in un modo invece che nell'altro, il fotone che sta arrivando è già preparato alla nostra scelta! In pratica, come dice l'articolo di J.Horgan (Le Scienze n.289), "i fotoni devono aver avuto una sorta di premonizione, per sapere come comportarsi in modo da soddisfare una scelta che sarebbe stata fatta da esseri non ancora nati su un pianeta ancora inesistente"! Ciò che risolve il paradosso è che l'universo non si trova in uno stato pienamente oggettivo, ma le sue caratteristiche fisiche sono in parte determinate dall'osservatore cosciente (anche se solo a livelli quantistici si riesce a rivelare chiaramente tale piccola influenza).


se segui il link troverai un capitolo (che poi è il capitolo principale) del libro di un fisico che spiega in termini "umani" la rivoluzione che si porta dietro la quantistica ben piu ampia di misurare o meno la luce.

Citazione:
Comunque sono convinto che la teoria della relatività sia un punto di partenza e non di arrivo.

probabilmente un punto di "transito"

se dai un occhiata al link comunque lo troverai interessante se ti stuzzica la quantistica .
era comunque da parte mia solo uno spunto da offrire un po off-topic

buon proseguimento a tutti

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