Re: la forza di gravità...

Inviato da  LG87 il 18/4/2011 19:54:40
Ciao a tutti :)
ho seguito gran parte del thread da lettore e mi e' venuta voglia di
esprimere il mio punto di vista, nella speranza di aggiungere qlks di
costruttivo al discorso.

Per prima cosa volevo far notare un concetto secondo me sottovalutato.
Attualmente sto studiando ingegneria elettronica. Non si può mettere in dubbio
che l'elettronica e le sue leggi funzioni, sia quando si parla di formule
che definiscono il comportamento dei vari componenti, sia quando si scende
in profondita' ad analizzare il funzionamento fisico di una giunzione,
o quando si progettano dispositivi infinitamente piccoli, larghi poche centinaia
di strati atomici. L'elettronica funziona. Eppure le formule
utilizzate sono ben lontane dalla descrizione effettiva e perfetta di
qualunque caratteristica fisica esse rappresentino.
In realtà la maggiorparte delle formule nasce da una relazione tra più
grandezze che si nota in via sperimentale, alle quali vengono poi aggiunti
piu' parametri di fitting in base alla necessità. Così otteniamo una
formula contenente alcune grandezze fisiche, alle quali sono state aggiunte
varie costanti e strutture matematiche progettate ad hoc in modo da permettere
al modello matematico di seguire con un errore sufficientemente piccolo la curva dei dati
ricavata sperimentalmente.

In questo modo otteniamo una formula che funziona, che e' quindi in grado di fornire
dei valori più o meno validi in determinate circostanze, senza la necessità che questa
sia la diretta espressione dell'effettiva natura di un fenomeno fisico.
E questo e' il punto.

E' innegabile che in situazioni comuni, qui sulla Terra un corpo di massa m
subusca una forza diretta verso il basso all'incirca pari a m*g
Noi abbiamo visto che piu' o meno dappertutto sulla Terra lo stesso corpo
ha la stessa caratteristica m che noi abbiamo chiamato massa e quindi abbiamo deciso
debba trattarsi di una caratteristica intrinseca dell'oggetto. Allo stesso modo abbiamo
definito una costante g in modo da far tornare i conti, permettendole per questo di variare
secondo una certa logica in base al punto diverso in cui ci si trova.
Otteniamo così una formula che funziona, avra' un certo errore piu' o meno quantificabile,
ma funziona nell'ambito della nostra realta' di vita. Qui sulla Terra, in situazioni normali,
funziona, ed e' assolutamente innegabile.
Pero' non deve per forza esprimere la realtà fisica che ci circonda.
Il concetto potrebbe essere infinitamente sbagliato, ma risutare lo stesso approssimabile
in questo modo in questo dato ambiente fisico che è la realtà in cui viviamo tutti i giorni,
e in cui abbiamo modo di sperimentare questa "legge".

Infatti e' naturale aver incontrato la sua evoluzione nella ben conosciuta relativita' di Einstein.
E' bastato allontanarsi dalla realta' di tutti i giorni, analizzare velocita' al di fuori da
quelle decentemente vicine alla nostra realta' di tutti i giorni, per vedere che il termine
m che prima abbiamo comodamente dichiarato come costante, dovesse necessariamente nascondere
al suo interno una formula piu' complessa, in modo da poter tenere in piedi tutta la baracca.
Da quanto ho capito in parte anche la teoria della relatività dovrebbe aver ottenuto dei valori
validi in alcune situazioni, ma chi ci assicura che per velocita' maggiori a quelle sperimentate sia
ancora valida? Chi ci assicura che al di fuori dall'ambiente in cui siamo abituati a muoverci queste
"leggi" siano ancora valide? Arrivera' il giorno in cui un dato esperimento in una data situazione
proporra' un risultato fuori da ogni previsione, e bisognera' nuovamente cercare di aggiustare la formula.

Per questo penso sia importante ricordare che la maggior parte delle volte le formule non sono altro
che mezzi matematici per darci dei valori decentemente validi da poter essere utilizzati. Punto.
A volte possono mostrare parte dell'effettivo evento fisico che sta avvenendo, a volte possono
invece dare ottimi valori senza necessariamente rispecchiare la realta'.

Per questo penso che le intuizioni proposte nel thread che la gravita', intesa come forza che avvertiamo
che ci attira verso il basso, di qualunque natura sia, possa essere legata alla densita' di un corpo,
o al suo volume, o alla sua rotazione, possano senz'altro essere interessanti spunti di riflessione,
che potrebbero portare ad aggiungere un tassello alla comprensione del fenomeno.

In seconda battuta invece volevo dire anch'io la mia sulla rotazione della luna ;)
E principalmente penso che sia inutile continuare a disquisire sulla sua rotazione,
in quanto la risposta dipende a mio avviso esclusivamente dal concetto di rotazione che
ognuno ha, e da dove si posiziona l'osservatore. Mi spiego meglio.
La semplice coincidenza che la sua rotazione sia assolutamente sincronizzata con quella della Terra
mi sembra assurda, ma al di la' di questo quello che vedo a logica e' una semplice rotazione attorno
alla Terra.
Se sono in macchina e giro dentro una rotatoria rivolgo sempre la stessa facciata verso il centro,
ma nessuno si sognerebbe mai di dirmi che sto girando su me stesso, giro attorno alla rotatoria.
Lo stesso se faccio una corsa intorno casa. In entrambi i casi pero' se al moto in questione
aggiungo una rotazione su me stesso e' lampante a chiunque che al moto di rivoluzione e' sovrapposto
uno di rotazione, e l'effetto si nota subito. Penso sia insito nel puro moto di rivoluzione il fatto
di rivolgere sempre la stessa facciata al centro. Tanto quanto e' vero che se mi allontano a sufficienza
dalla rotatoria e guardo la macchina che ci gira intorno, mi sembrera' di vederla girare su se stessa,
in quanto per forza di cose una persona al di fuori della traiettoria vedrebbe continuamente una
facciata diversa della macchina, riducendo il tutto ad un problema di interpretazione. A questo pero' aggiungo una cosa.
Pensiamo al classico lancio del martello in atletica leggera. Giro giro giro e la palla per forza di cose
mi mostra sempre la stessa faccia. Se al moto di rivoluzione fosse sommato un moto di rotazione sul proprio
asse, al momento del rilascio la palla andrebbe si' dritta dove la lancio, ma continuerebbe a girare
su se stessa, e questo non avviene. Cmq mi fermo qui :)
Sono fermamente convinto che la Luna non ruoti su se stessa, ma potrei tranquillamente sbagliarmi, non voglio
convincere nessuno :)

Mi scuso per il post infinito e lunghissimo, non pensavo :) ...e spero di poter tornare presto
a scrivere visto che nell'ultimo anno la mia cara adsl ha una sacco di problemi mentali, eh eh ;)

Ciao,
Luca

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