Perché "mai"? Pensa a tutti i mai che avremmo detto diecimila anni fa...
...tra diecimila anni magari le dimensioni dell'universo le sapranno calcolare anche i bambini. Magari è finito, magari no.
Secondo me, la mia posizione, è che, oggi, è finito. Ma il concetto di "oggi" è complicato, quindi...
Ad esempio cos'è che non si crea o non si distrugge? L'universo o le leggi che lo governano?
Magari le leggi esistevano anche prima, e il nostro universo è solo la trasformazione di qualcos'altro che esisteva prima, e di cui noi non abbiamo la minima idea.
Chi ci dice che il Big Bang non sia proprio una trasformazione di qualcosa da un altro piano dell'esistenza? Dove non voglio essere eccessivamente filosofico, ma intendo proprio che magari esisteva un qualcosa prima, che poi si è trasformato nel nostro universo tramite il Big Bang.
D'altronde che difficoltà filosofica c'è nel considerare il nostro universo come eterno o l'esistenza di qualcos'altro precedentemente al nostro universo? Di cui noi siamo l'evoluzione?
Sempre qualcosa di "eterno" ci sarà, come la mettiamo la mettiamo.
Ma non vedo motivi per preferire il nostro universo a qualcos'altro. Mi sembra troppo "antropico".
Sappiamo tutti che l'entropia dell'universo deve aumentare. Ma pochi sanno che se l'universo si sta ingrandendo la sua complessità aumenta. Ovvero che l'evoluzione di un universo che aumenta di dimensioni va da una situazione poco complessa ad una più complessa.
-Il principio di esclusione di Pauli dice l'opposto di quello che io capisco dalla tua frase. Dice che due elettroni possono stare nello stesso identico punto (cosa vietata dal semplice elettromagnetismo) purché abbiano diverso spin. Mentre dice che i bosoni non hanno alcun problema a condividere lo stesso spazio. Una cosa sinceramente che a me sembra molto lontana dalle concezioni "generiche" secolari.
-La divisione per zero è dovuta solo al fatto che si usa matematica semplice per voler descrivere concetti che necessiterebbero di una matematica più complicata. Nelle trattazioni matematiche rigorose, e ovviamente più complicate, non c'è alcuna divisione per zero. E' un fatto oggettivo.
-L'osservazione ci mostra che ci sono stelle di idrogeno, ma non di ferro, quindi è un po' difficile credere che l'idrogeno venga dal ferro e non viceversa. Soprattutto perché noi riceviamo anche atomi pesanti prodotti dal Sole. E non viceversa.
Il fatto che noi sperimentalmente ancora non riusciamo ad avere la fusione controllata (ma solo nella bomba H) è solo una forte dichiarazione della nostra ancora piccolezza nei confronti del cosmo, non è assolutamente una prova ultima.
Il fatto che in generale noi siamo ancora dei pivelli non ci dovrebbe autorizzare a credere che non esiste nient'altro di quello che non abbiamo ancora sperimentato.
Io credo che se veramente vogliamo distaccarci dalle teorie a nostra immagine e somiglianza, allora dobbiamo essere pronti ad accettare anche teorie che ci sembrano innaturali, altrimenti useremmo due pesi e due misure. Secondo me essere veramente e coerentemente di mentalità aperta in questi argomenti è veramente, veramente difficile.
Questo thread è diventato, a mio avviso, veramente corposo. Anche se non sono d'accordo con i contenuti di alcuni dei post, mi sento comunque di dover ringraziare tutti per gli stimoli interessanti sollevati. E Luca anche per aver aperto il topic... anche se non la vedo come lui sulla supersimmetria
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