Re: free energy

Inviato da  Teknomaker il 2/9/2006 21:33:05
Mi scuso anticipatamente per la lunghezza del post, ma se consideriamo che è un riassunto molto concentrato di due libri, credo sarò perdonato :)

I segreti dell’Energia Libera (“elettrica”)

Il libro del Dott in Scienze Peter Lindemann “The Free Energy Secrets of Cold Electricity” e il libro del fisico-matematico e ingegnere nucleare Tom Bearden "The Final Secret of Free Energy" presentano gli stessi identici concetti, principi, procedimenti sul come e perchè realizzare e sul come e perché funzionano i dispositivi ad energia libera di natura “elettrica”.
Sebbene la sostanza sia palesemente la stessa, alcuni passaggi più specifici utilizzano termini differenti che tuttavia si riferiscono inequivocabilmente agli stessi medesimi componenti, procedimenti e concetti. Inoltre le numerose informazioni che contengono si correlano congruentemente non solo fra di loro, ma anche con altre invenzioni dell’ambito free energy “elettrico”
In questo riassunto presentiamo a grandi linee i concetti, procedimenti, e componenti comuni spiegandone molto sommariamente i perché; chi realmente interessato può trovare ampie e più esaustive spiegazioni nei libri, in particolare in quello di Berden da un punto di vista matematico.

Premesse fondamentali: un dispositivo overunity (COP > 1) non è un ossimoro e non viola alcuna legge della natura. L’unico motivo per cui ad oggi molti pensano ancora che ciò non sia possibile è dovuto ad una interpretazione erronea di tali dispositivi: essi non sono chiusi e in condizione di equilibrio, bensì aperti e in condizione di non equilibrio, pertanto è la seconda legge della termodinamica che viene applicata erroneamente a tali dispositivi, e non i dispositivi a violare la legge. A livello termodinamico negli impianti chiusi e in equilibrio la condizione di entropia è risaputa essere massima; nei dispositivi “overunity” non si può calcolare l’entropia, poiché essi sono impianti aperti e non in equilibrio. Anche la legge di conservazione dell’energia non è violata in questi dispositivi poiché, essendo aperti, si conformano a qualsiasi altro dispositivo aperto, come ad esempio un mulino ad acqua, a vento, impianti solari, etc…
Quindi tali dispositivi devono e si conformano solo alla legge di conservazione globale di energia.

I concetti identici dei 2 libri:

Leggendoli attentamente si nota facilmente che in entrambi la corrente non è un considerata e presentata come un evento monolitico, bensì come il risultato di due componenti differenti: Lindemann fa l'esempio di essa come la somma di “Etere Luce” ed “Etere Calore” in termini un po’ più filosofici ed enigmatici, Bearden invece, in termini più scientifici ed espliciti, parla di “spostamento di corrente senza massa” (o potenziale puro, corrispondente all’Etere Luce di Lindemann) e di “spostamento di corrente di massa” (o spostamento degli elettroni, che corrisponde all’Etere Calore). I due componenti si abbinano e funzionano approssimativamente in questo modo: gli elettroni (spostamento di corrente di massa o Etere Calore) costituiscono la portante della reale energia (spostamento di corrente senza massa o Etere Luce, o potenziale puro) che, dopo essersi abbinato agli elettroni, viene poi dissipata nel carico. Tale potenziale puro fluisce liberamente dal “vuoto circostante” in una qualsiasi sorgente abbinandosi agli elettroni; non a caso Berdean definisce appunto una qualsiasi sorgente come un’antenna. (Qui si riscontra il concetto di “vuoto” della meccanica quantistica).
Possiamo mantenere ogni sorgente sempre carica e sfruttarla ciononostante per alimentare un carico esterno, alla sola condizione di estrarne solo lo “spostamento di corrente senza massa” o “Etere Luce” o -potenziale puro- evitando quindi di interrompere questo libero afflusso con il “vuoto circostante” come invece facciamo sistematicamente in tutti i nostri circuiti elettrici convenzionali…collegando la sorgente principale direttamente al carico, scaricandola costantemente…

Ecco il bandolo della matassa: solitamente colleghiamo direttamente la nostra sorgente, che dispone di una raccolta di una quantità limitata di entrambi i due componenti costitutivi (spostamento di corrente di massa e senza massa), al carico, e così facendo: 1) interrompiamo il libero afflusso di potenziale puro perchè 2) utilizziamo la portante per compiere lavoro all’interno della batteria stessa, sconvolgendone la chimica, distruggendo la separazione delle cariche e quindi scaricandola (in pratica distruggiamo la portante, distruggendo la portante chiudiamo l’afflusso).
Il problema si risolve utilizzando una seconda sorgente, non una qualunque, bensì un CONDENSATORE, e realizzando due circuiti separati che funzionano a due cicli.

Durante il primo ciclo si collega il solo condensatore alla sorgente primaria estraendone solo il potenziale puro (lasciando quindi fermi gli elettroni che potranno poi ricevere nuovo potenziale dall’afflusso libero dal vuoto). Durante il secondo ciclo si scollega il condensatore dalla batteria e lo si collega separatamente ad un carico. La sorgente primaria (batteria) non andrà MAI collegata ad un carico.
Durante il ciclo 1 si collega la batteria al solo condensatore, e solo durante il solo tempo di rilassamento, durante il quale appunto si estrae potenziale puro, senza che la “corrente” fluisca. Ora, cosa accade se questo collegamento viene effettuato utilizzando un comune materiale buon conduttore (lineare) come ad esempio il rame? Ci possiamo dimenticare di realizzare un dispositivo overunity (COP > 1) perché dopo solo 1,5 x 10-19 secondo comincia già a fluire il componente spostamento di massa o elettroni –il mezzo per accumulare potenziale puro dal vuoto- e quindi in quel momento cominciamo anche a scaricare la sorgente primaria (no elettroni, no potenziale puro che si abbina ad essi). Occorre quindi utilizzare materiali semiconduttori, ossia non-lineari, che blocchino di fatto gli elettroni e permettano quindi di far fluire solo il potenziale puro, allungando pertanto il tempo di rilassamento in modo tale da permetterci di commutare più comodamente e facilmente il condensatore sul carico, in un circuito totalmente separato dal primo.

Il concetto fondamentale per il ciclo uno è quello di bloccare il flusso di corrente, utilizzando quindi materiali non-lineari; Bearden fa presente che molti inventori indigenti, cimentandosi o giocherellando con dispositivi overunity, hanno ottenuto risultati di successo (probabilmente incostantemente) utilizzando materiali degeneri, vecchi, corrosi, scadenti; ma quando erroneamente sono arrivati a pensare che il dispositivo overunity dipende meramente dallo schema e lo hanno fatto realizzare pertanto in maniera definitiva e ufficiale utilizzando ovviamente i migliori materiali (buon rame) PUFF ! Ecco che il dispositivo non è più overunity e via con le cause e le accuse di truffa nei confronti degli inventori… che dal canto loro, poveretti, impazziscono…(e qui i debunkers trovano materiale allettante… :( )
Anche Lindemann, a proposito di materiali da utilizzare, afferma alla fine del libro in modo un po’ più sibillino che <>…sebbene in precedenza fornisca un’analisi molto interessante ed esauriente di cosa realizzava Tesla nei dispositivi ad “Energia radiante” e perché lo faceva…
Stiamo parlando ancora del ciclo 1: il condensatore, quindi va “caricato” gradualmente, per passo, estraendo solo il potenziale dalla sorgente primaria; Bearden afferma e rimanda a dimostrazioni rigorose che ciò è possibile senza alcuna entropia. Parliamo di frazioni di millisecondo. Perché siamo interessati solo al tempo di rilassamento. Se andiamo oltre facendo fluire la “corrente” ci possiamo dimenticare overunity. Lindemann suggerisce un range fra 10 e 50 microsecondi, ma questo dovrebbe essere indicativo poiché la durata dell’impulso deve dipendere esclusivamente dal materiale utilizzato per collegare il condensatore alla sorgente e dal suo tempo specifico di rilassamento, nonché dagli stessi componenti del condensatore.

Una volta potenzializzato, il condensatore va commutato su un circuito totalmente separato dal primo: ha inizio quindi il Ciclo Due, durante il quale il condensatore viene utilizzato come si fa comunemente con una batteria normale, permettendogli quindi di “alimentare” il carico e nel contempo anche si scaricarsi. Durante il ciclo due la sorgente principale è collegata a niente.
Il ciclo due presenta un’altra peculiarità, ossia:
nel libro di Lindemann, in riferimento all’invenzione di Edwin Gray, che risulta essere “scopiazzata” dai dispositivi di Tesla ad “Energia Radiante”, si parla di uno speciale tubo di conversione. Tale tubo di conversione è quello che Bearden definisce resistore negativo. Interessante notare inoltre che tali resistori negativi sono utilizzati anche da un altro inventore, John Bedini, di cui vi è anche un brevetto…che ovviamente coincide alla perfezione con tutto il quadro; anche la Testatika, famosissima già ai semplici lettori del campo Free Energy, presenta dei resistori negativi, o tubi di conversione, o, per intenderci, quei due “barattoli” il cui interno guarda caso l’inventore non ha mai mostrato, né specificato in modo preciso il funzionamento…
Come abbiamo detto all’inizio, cambiano i nomi, ma non la sostanza: per comodità e cioè per facilità, chiamiamoli pure resistori negativi (poiché il nome dovrebbe già rendere l’idea).
Come funzionano? Le scariche dei condensatori caricati, sono capaci di generare sia un flusso di elettroni che un flusso di potenziale puro; il resistore negativo assorbe questo potenziale puro, o Energia Radiante, o Etere Luce, o elettrostaticità, o come vi pare (ci saranno un centinaio di nomi diversi…) e lo converte in energia vantaggiosa, nettamente superiore a quella appena “sprecata”.

A tal proposito Lindemann dice effettivamente che, nel cercare di realizzare dispositivi simili a quello di Gray, la scarica del condensatore in sé non produce alcuna forma di energia vantaggiosa, anzi, poiché non lo si collega ad alcun carico, tutta l’energia è persa al 100%... Ma questo in termini ordinari, perché d’altro canto questa scarica produce anche una scarica di “energia radiante”, o “elettricità statica”, o “orgone” (con questo termine facciamo molta attenzione perché ormai ci sono spiegazioni oltremodo disinformanti), o “potenziale puro” che, opportunamente assorbita dal resistore negativo, o tubo di conversione, è convertita in un modo molto più vantaggioso di quella appena “consumata”… secondo Lindemann è circa 100 volte più grande dell’energia persa per crearlo.

Di nuovo: questo resistore negativo lo troviamo (con nomi diversi, tanto per cambiare…) in tutti i dispositivi overunity “elettrici”, quindi nel motore ad “elettricità fredda” di E.Gray (anni 70) con il nome di “tubo di conversione e commutazione”, nei dispositivi di Nikola Tesla ad “Energia Radiante”(1897), nella Testatika ad “elettrostaticità” di P. Baumann (i due “barattoli”), nel brevetto 2001 “Device and method for pulse charging a battery” di John Bedini sui resistori negativi e via discorrendo…per oltre cento anni la stessa sostanza è stata ripresa da Tesla e ri-brevettata con nomi e varianti applicative diverse. Adesso chiariamo qui una volta per tutte che la sostanza è uguale per tutti (truffatori non inclusi, perché purtroppo ci sono anche quelli).
A questo punto, dopo tale ricerca, qui presentatene i concetti principali, sebbene in modo molto grossolano, è evidente che le nozioni accademiche convenzionali non ci permettono di capire tali dispositivi “overunity” perché fuorvianti, incomplete o inadeguate e che pertanto non è sincero né colui che afferma che è tutta una beffa, né colui che afferma che è tutto vero; che ne dite se ci mettiamo tutti insieme, le studiamo e le realizziamo, piuttosto che fare semplicisticamente e comodamente di tutta un’erba un fascio? :) La verità è nel mezzo…

P.S. Mi scuso se magari non sono riuscito ad esprimere in modo quanto più semplice possibile le nozioni base, ed anche per eventuali errori commessi nella descrizione, poiché in diversi tratti non ho fatto riferimento esplicito ai libri ma ho cercato di esprimere a parole mie il contenuto, augurandomi di non averlo alterato.

P.P.S. I link dei libri cui si fa riferimento li potete trovare in questo forum, nonché nel forum di traduzioni per gentile concessione di Abulafia :)

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