Re: Io mi rendo conto...

Inviato da  redna il 30/1/2009 17:03:44
Skabrego
per quanto riguarda postare foto :
dopo aver copiato l'immagine (copia-immagine o URL immagine) premi il terzo quadratino da sinistra (prima di manager) appare: inserisci immagine web, incolli li e premi ancora invia....Non ti appare l'immagine ma solo una scritta, per verificare fai anteprima e allora vedi anche la dimensione dell'immagine.

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Citazione:
Ti ho risposto molto brevemente, perchè in poche parole mi chiedi di dirti TUTTO dell'Olocausto e ti assicuro che mi sembra una missione impossibile a meno che non venga pagato per questo per qualche anno!


guarda che non è tanto difficile.Ai giorni nostri potrebbero essere domande così:

- quanti palestinesi sono stati uccisi finora?
- chi fu coinvolto direttamente nelle uccisioni?
- chi autorizzò le uccisioni
- chi saperva che qualcuno doveva uccidere
- perchè gli israeliani che sapevano delle uccisioni hanno sempre taciuto
e forse anche partecipato attivamente a queste uccisioni?

come vedi l'errore iniziale che non si vuole ammettere(non lo ammette israele e nemmeno la comunità inernazionale) ha fatto in modo che si perpetui un massacro a cui nessuno riesce a metter freno.

Sarebbe stato utile per tutti capire i motivi veri dell'olocausto ed essere attenti altresì a non fare altri sbagli e a non commetterne di peggio.
Il revisionismo non dovrebbe nemmeno esserci se dall'inizio ci fosse stata raccontata la vera storia dell'olocausto (non solo ebraico).

Detto questo è facile capire che i musei dell'olocausto hanno il solo scopo di continuare al raccontare la storiella che si racconta da 60anni e chi dice che è diversa da come si racconta è tacciato proprio da chi conosce la costituzione e la libertà di espressione sancita in diversi articoli.

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Siamo disposti ad accettare la negazione di eventi importantissimi per la storia umana, ma non è possibile mettere in dubbio le modalità e i risultati dei campi di concentramento tedeschi della II guerra.
Il negazionismo è un altra cosa, ma il revisionismo, specialmente di un periodo così recente, dato che studi più che seri sono stati fatti con testimoni, raffronti tecnici, fotografie, filmati, etc. secondo la mia opinione val la pena di ascoltarli.
Impedire questo tipo di confronto rappresenta un'estrema debolezza di chi vuol sostenere la versione così pubblicizzata ai giorni nostri.
Versione che di persè è già una forzatura in quanto dimentica sovente di citare le numerose categorie di persone che passarono per i campi di lavoro tedeschi.
Interessante, in ogni modo, l'estremo tentativo di fornire un paravento agli eventi odierni, perchè alla fine della fiera non è possibile sostenere che (a prescindere da quanti) i morti di 60 fa siano più importanti di chi muore oggi, in quantità assai maggiore a tutte le latitudini del mondo.
Infine, per uno stato civile, proibire per statuto il dibattito rappresenta una regressione mai vista della democrazia.
Democrazie che tollerano tranquillamente il fatto che ci siano pubblicità che ci assicurano che Dio non esiste.
Il che è legittimo dire, ma allora si dovrebbe ammettere che attribuiamo all'Holocausto un diritto metafisico, storico e antropologico superiore all'esistenza stessa.
tratto da qui

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