Re: L'asilo degli orrori di Rignano Flaminio? Non è mai esistito.

Inviato da  toussaint il 30/5/2012 17:46:15
Per il rapimento di due ragazze fiammighe nel 1995
Al processo Dutroux accusa due poliziotti
«Non li conoscevo, ho saputo dopo che facevano parte delle forze dell'ordine. Non c'entro con la morte di Julie e Melissa»
ARLON (Belgio) - Marc Dutroux fa le prime ammissioni. Al processo che si è aperto lunedì per i rapimenti, le violenze e gli omicidi a sfondo pedofilo avvenuti negli anni Novanta in Belgio, «il

Marc Dutroux si copre il viso al processo (AP)
mostro di Marcinelle» ha accusato due poliziotti di avere aiutato lui e un complice (Michel Lelièvre) nel rapimento nell'agosto 1995 di due ragazze fiamminghe, An Marchal (17 anni) ed Eefje Lambrecks (19), i cui resti furono ritrovati un anno dopo. «Non conosco i loro nomi, ho saputo solo in seguito che facevano parte della polizia», ha ammesso Dutroux, il quale ha aggiunto che uno di loro, insieme a Lelièvre, ha violentato una delle due ragazze. Il pedofilo ha detto di aver lui stesso violentato Eefje, ma ha negato qualsiasi implicazione nell'assassinio delle due rapite.
Ha raccontato di averle lasciate a Lelièvre e al malvivente francese Bernard Weinstein pensando che avevano sequestrato le due ragazze per farle poi prostituire: «Non ho mai pensato che le avrebbero uccise. Mi dispiace molto che siano morte. È una catastrofe», ha detto.

JULIE E MELISSA - Dutroux ha poi respinto qualsiasi coinvolgimento anche nel rapimento e la morte di Julie e Melissa, le due ragazzine i cui cadaveri sono stati ritrovati nel giardino di casa sua nell'agosto 1996, attribuendo la responsabilità di questi atti a una rete gestita da uno degli altri imputati: Michel Nihoul. Dutroux ha spiegato di aver trovato a casa sua in un giorno del luglio 1995 le due ragazzine che erano state appena rapite, e di averle tenute a casa per fare un favore a Nihoul. «Ho spiegato a Julie e Melissa che potevano scegliere: potevano restare qui oppure sarebbero finite nella rete di Nihoul», ha detto. Dutroux ha detto di essere rimasto scioccato quando uno dei suoi complici, Bernard Weinstein, avrebbe commesso un atto di «violenza tecnica» su Melissa. Quando il presidente della Corte d'assise gli ha chiesto per quale motivo non abbia denunciato i suoi complici, ha risposto: «Non volevo mettere nei guai la mia famiglia».
3 marzo 2004 - Corriere.it anche sul tuo cellulare Tim, Vodafone o Wind

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