Re: Lo Stato e la giustizia sociale

Inviato da  Pausania il 6/4/2007 18:43:51
mc, se permetti c'è una grossa differenza tra essere utopista e credere nel giustizia/giustezza di un principio.

Come nel thread in home, ti faccio l'esempio della malattia: nessuno è realisticamente convinto di eliminare la malattia dalla faccia della terra, ma parallelamente ognuno è convinto che bisogna fare di tutto per debellarla.

Altrettanto è vero che nessuno pensa di eliminare la morte debellando una malattia, per quanto virulenta e mortale.

Ciononstante, nessuno viene considerato utopista se cerca di debellare la malattia, e nessuno lo accusa di voler "debellare per sempre la morte".

Per lo Stato è lo stesso: non si tratta di essere utopisti, si tratta di tenere a mente che lo Stato è (un) male; anche se si sa che debellato lo Stato non si sarà debellato il male, ma solo un male.

Il problema è che in molti credono che lo Stato sia un bene, e altri ancora che sia il bene. E qui proprio non ci siamo.

Il perché è molto semplice: non può essere un bene una cosa che si fonda sull'estorsione del denaro, sull'arbitrio e sulla violenza (pensa che Parisi, il ministro della Difesa, si è vantato che tutti gli aiuti fino ad ora spesi per l'Afghanistan sono serviti a mettere in sesto esercito e polizia: perché lo sanno bene che senza la violenza uno Stato non sta in piedi).

Su questo almeno ci siamo?

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