Re: Anarchia

Inviato da  sick-boy il 20/2/2008 12:45:08
Guglielmo, direi che è una questione strettamente, ed etimologicamente, di potere. Tu hai potere su di me non tanto se puoi darmi un ordine, ma se puoi darmelo con successo. E bada che il tuo potere su di me potrebbe dipendere da amicizia, senso di colpa, amore o quant'altro. In questo senso il potere - del singolo - è una cosa strettamente tangibile, ma sempre in questo senso è altro dal potere formale. Inoltre, mentre il secondo fissa i suoi - spropositati - ambiti d'azione, garantiti da tutta una serie di mezzi anch'essi spropositati, il primo si risolve - nel caso A vuole che B faccia qualcosa - in un' accettazione volontaria di B (in caso di altruismo a paura), una negazione, uno scontro. Quest'ultimo caso, poi, riscatta il mancato potere di dare ordini con un confronto sul un potere fisico (non allarghiamoci alle ritorsioni...). Ma da qui a legittimare un potere formale al di sopra di tutti (proprio per evitare che B faccia quello che dice A se non vuole) ce ne passa..

Prendi miliardi di casi del genere, "falli succedere" con gli esiti più disparati, e ritroverai il principio di non aggressione.

edit: hai ragionissima sulle relazioni di potere. In questo senso infatti il potere non esiste se non a livello relativo. (mettiamo, semplificando, che io ho due persone innamorate di me che fanno tutto quello che vogliono. Tu, una. Non per questo io sono due volte più "potente" di te)

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