Re: Gli extraterrestri non esistono!

Inviato da  zeppelin il 31/8/2015 23:54:50
TRATTO DA SHOPENHAUER
"38 Stratagemmi per ottenere ragione"

Quello che ha adottato Pispax:

L’ampliamento: Portare l’affermazione dell’avversario al di fuori dei suoi naturali limiti, interpretarla nella maniera più ampia e generale possibile ed esagerarla. Restringere invece la propria e circoscriverla nel senso più ristretto.

Per gli irascibili: Suscitare l’ira dell’avversario, tormentandolo e facendogli apertamente torto in modo sfacciato. Non sarà più in condizione di ragionare..

A balzi depistanti : Porre domande con spostamenti di ogni genere e servirsi delle sue risposte per trarre conclusioni diverse e perfino contrarie. Non dargli comunque modo di prevenire la nostra conclusione.

Contrari: Di fronte a risposte negative date di proposito dall’avversario, chiedere il contrario della tesi di cui ci si vuole servire per avere la sua approvazione. O almeno sottoporgli la tesi e il suo contrario per non fargli capire quale vogliamo che lui affermi.

Accostamenti ad arte: Presentare una tesi opposta a quella che vorremmo far accettare e far scegliere all’avversario. Ma l’opposto, esprimerlo in modo assai stridente e a rischio di paradosso cosicchè la nostra tesi appare la più probabile.

Impertinenza: Se l’avversario non arriva a favorire la conclusione che abbiamo in mente, la si enuncia e si esclama trionfanti come se fosse stata dimostrata.

Massima impertinenza: Se presentiamo una tesi paradossale che ci mette poi in difficoltà, sottoponiamo, come se ne volessimo trarne la dimostrazione, una tesi giusta ma non del tutto evidente: se l’avversario la respinge lo conduciamo ad absurdum (era qui che dovevo familiarizzare?) e trionfiamo; se la respinge, non tutto è perduto e potremmo ricorrere ora al n.14 (Impertinenza)

Ad hominem o ex concessis: Di fronte ad un’affermazione altrui dobbiamo cercare se non sia in qualche modo anche solo in apparenza, in contraddizione con qualche cosa che lui ha detto in precedenza o che qualcuno che lui approva ha lodato etc. Se difende il suicidio, gridargli subito: “perché non ti impicchi?”

Sabotaggi: Se siamo di fronte ad argomentazioni altrui che ci batterranno, non consentire di concludere e formularle, interrompere e sviare per tempo, spostandosi su altre questioni.

Dal particolare al generale: Sollecitati a contrastare un determinato punto, portiamo la cosa sul generale e parliamo contro tali generalità.

Omissioni: Date e concesse dall’avversario le premesse, tiriamo noi direttamente la conclusione. Perfino se manca qualche necessaria premessa, la si assuma ugualmente concessa.

Ribaltoni Spacciandola per una petitio principii rigettiamo la richiesta di ammettere una cosa da cui il problema in discussione conseguirebbe immediatamente.

Esagerare: Se una affermazione potrebbe essere vera in un particolare ambito, stuzzicare l’avversario per indurlo ad esagerare oltre il vero. E una volta confutata l’esagerazione è come aver confutata la partenza.

Forzare la consequenzialità: Dalla tesi avversa trarre a forza, attraverso false deduzioni e deformazioni, altre tesi anche non corrispondenti, ma assurde o pericolose. Facendo sembrare che queste discendano dalla sua tesi la si può agevolmente confutare.

Istanza: Tra i tanti casi posti per porre un principio generale, Basta che si presenti un unico caso per il quale il principio non è valido, e questo è demolito. Attenzione agli inganni e alle apparenze.

Diversione: Accorti di essere battuti si fa di colpo una diversione e si comincia di colpo a parlare d’altro come se fosse pertinente ed efficace per confutare l’avversario. Senza ritegno si potrà poi parlare non della questione ma dell’avversario stesso.

Ironie: Se non si sa opporre nulla alle ragioni esposte dall’avversario, ci si dichiari con fine ironia, incompetenti e "sarà senz’altro giustissimo quel che dice, ma non si capisce" oppure "Biglino è un grande coglione" e si rinuncia ad esprimersi. Il tiro contrario è “Mi permetta, con il Suo acume dev’essere una inezia capirlo, sarà per colpa della mia cattiva esposizione” e poi sbattergli la cosa sul muso in modo che piaccia o no, debba capirla. E risulti chiaro che prima effettivamente era lui a non capirla.

Sbigottire con sproloqui: Sconcertare, sbigottire l’avversario con sproloqui insensati. Se è consapevole della propria debolezza, si impressiona e si può perfino spacciarla come la prova più incontestabile della propria tesi.

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