Leggendo le cronache stamane sui fatti di Val di Susa mi è tornato in mente una canzone di Lucio Dalla:
... di tempo per cambiare ce n'è così ripensami tra vent'anni ripensami vestito da torero una torta in mano l'orecchio puntato verso il cielo verso quel suono lontano lontano ma ecco che si avvicina con un salto siamo nel duemila alle porte dell'universo importante è non arrivarci in fila ma tutti quanti in modo diverso ognuno con i suoi mezzi magari arrivando a pezzi su una vecchia bicicletta da corsa con gli occhiali da sole il cuore nella borsa impara il numero a memoria poi riscrivilo sulla pelle se telefoni tra vent'anni butta i numeri fra le stelle alle porte dell'universo un telefono suona ogni sera sotto un cielo di tutte le stelle di un'inquietante primavera
La canzone è del 1981.
Salta agli occhi la fine dei nostri sogni perchè la canzone immaginava che dopo vent'anni saremmo "stati alle porte dell'universo" ed invece, dopo trent'anni siamo qui a scontrarci se squarciare o meno una montagna e non ci siamo mossi, nè ci muoveremo, di un solo centimetro dal suolo materiale di questo pianeta.