Re: Smantellato il "dossier sul WTC-7" di Attivissimo!

Inviato da  Nemrod il 9/9/2006 16:36:14
Citazione:
“Qualcosa come 21 giorni dopo l’attacco, gli incendi ardevano ancora e scorreva ancora acciaio fuso” (Williams, 2001, p. 3). »

Citazione:
“Nessuno è sopravvissuto. Gli incendi continuavano e acciaio fuso colava nel cumulo di macerie che ancora si trovava sotto i suoi piedi” (Penn, 2002).»


Questi due passi (non dico nulla sugli altri) mi lasciano MOLTO perplesso.
Specie il primo che riporta il tempo trascorso.

Si afferma che "scorreva acciaio fuso".
Che vuol dire? Che c'era da qualche parte una pozza o un lago di acciaio fuso che ancora perdeva liquido? E dopo 21 giorni non si era ancora svuotato? Avrebbe potuto essere in una cavità formata dai detriti, ma mi pare strano che questi fossero così a "tenuta" da consentire che il gocciolamento durasse giorni. Sarebbe un po' come fare un buco nella ghiaia e aspettarsi che conservi l'acqua per settimane.

Un'altra alternativa è che gli incendi citati, fossero la causa della continua fusione di materiale nuovo.
Ma di che incendi si sarebbe trattato?
Non certo la famosa termite, che i numerosi filmati diffusi in rete mostrano esurire il suo effetto in una violenta fiammata di qualche secondo.
Inoltre nessuno parlerebbe semplicemente di "incendi" in presenza di inneschi di residui di termite. Vista la violenza della reazione si parlerebbe di "lampi", o forse di "esplosione", ma "incendio" è decisamente inadeguato.

D'altra parte se fossero stati incendi comuni (mobili, carta plastica, residui di combustibile) non si sarebbero certo raggiunti i quasi 1500 gradi della fusione dell'acciaio.

Esisterebbe una terza alternativa.
Che le frasi riportate siano parziali o manipolate o inventate. Comunque inattendibili.

Esiste una quarta alternativa?




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