Re: ISHMAEL: pensieri, dubbi, domande, critiche.

Inviato da  Dr-Jackal il 23/10/2011 20:49:23
Spiderman, diventare vegetariani non risolverebbe il problema:

1) L'agricoltura dovrebbe comunque restare intensiva (ossia totalitaria) perché è l'unica forma di agricoltura abbastanza efficiente da produrre cibo per 7 miliardi di persone. Dovremmo continuare a disboscare territori vergini, inquinare con erbicidi, fertilizzanti e insetticidi e di conseguenza sterminare altre forme di vita proprio come oggi, perché una forma di agricoltura che non facesse queste cose (che non fosse totalitaria) non riuscirebbe a produrre abbastanza cibo per 7 miliardi di noi.

2) Dato che la popolazione aumenta quanto più aumenta la disponibilità di cibo, produrre più cibo non è affatto una cosa positiva come si tende a credere, dato che finirebbe per portarci comunque sull'orlo dell'estinzione. Produrre esclusivamente cibo vegetale ci porterebbe comunque ad aumentare sempre più di numero, e quindi a distruggere sempre più ecosistemi per convertirli in cibo umano.

3) Il "problema del cibo" qui non è tanto la sua distribuzione diseguale, ma il fatto che la sua sempre maggiore produzione sta facendo aumentare la sovrappopolazione (e quindi la distruzione ambientale) e ci sta portando all'estinzione. Quindi diventare tutti vegetariani non lo risolverebbe, dato che ci farebbe comunque aumentare di numero.
Senza contare che secondo i calcoli di varie associazioni ambientaliste c'è già abbastanza cibo per 7 miliardi di persone, non dobbiamo diventare vegetariani per produrne abbastanza. Il motivo per cui la gente continua a morire di fame in varie zone del mondo è che il cibo non arriva a sufficienza da nutrire adeguatamente tutti, ma quel tanto che basta per mantenerli in vita in condizioni disumane (e causare un continuo aumento di popolazione, peggiorando sempre più la situazione). Dobbiamo rendere equa la distribuzione del cibo (che già esiste più che a sufficienza per tutti), non diventare vegetariani.

Insomma, diventare vegetariani non risolverebbe nessun problema: la distruzione ambientale continuerebbe a peggiorare sempre più (più cibo = più popolazione), e la distribuzione del cibo rimarrebbe diseguale come ora.

L'unica soluzione sia alla distruzione ambientale che alla fame rimane controllare la produzione di cibo in modo da diminuire di numero finché ogni zona del pianeta avrà solo tante persone quante ne può sostentare senza bisogno di aiuti alimentari esterni, senza essere dipendente dalla produzione alimentare di altre zone. In questo modo la fame scomparirà e la distruzione ambientale scenderà a livelli sostenibili e rigenerabili dal pianeta.
Dopo essere diminuiti a sufficienza di numero e aver raggiunto questa situazione di equilibrio, dovremmo continuare a tenere sotto controllo la produzione di cibo in modo tale da non ricominciare a produrne troppo (e quindi da non re-innescare la sovrappopolazione).
Non vedo altre soluzioni, onestamente.

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