Re: Due giorni al Simpsonwood Resort Center

Inviato da  Sinder il 7/1/2011 10:12:01
lo studio presentato al simposio da Thomas Verstraeten per esporre i risultati delle analisi sul database del Vaccine Safety Datalink che ha sollevato il problema scientifico della correlazione tra vaccinazioni e casi di patologie neurocomportamentali



Thimerosal VSD Study - Phase 1 - 29.02.2000

Verstraeten T, Davis R, DeStefano F


Discussione:
abbiamo concentrato le nostre analisi sui livelli cumulativi di esposizione a uno e a tre mesi di vita perché a quest'età il sistema nervoso è ancora immaturo e più suscettibile al mercurio. Un'altra ragione è per minimizzare la differenza tra dose assunta e dose accumulata nell'organismo. I tempi di dimezzamento del metilmercurio sono stimati in 45 giorni. Se l'etilmercurio fosse simile, la dose somministrata in tre mesi non sarebbe molto diversa da quella accumulata.
Inoltre tra i soggetti della nostra coorte abbiamo trovato che è proprio in quest'età che è più probabile vengano superati i limiti indicati dall'EPA.


Considerando i risultati dei dati di due ospedali NCK e GHC:


per l'esposizione a un mese di vita abbiamo trovato una relazione significativa solo in relazione alla categoria "misery and unhappiness disorder", ma non è stato possibile ricavare un grafico perché i casi sono veramente pochi.

sempre a un mese di vita sembrerebbe esserci una relazione anche con la sindrome da deficit di attenzione ma tenendo conto poi dei risultati a tre mesi questa relazione non c'è più.


per l'esposizione a tre mesi abbiamo trovato che il rischio relativo aumenta percettibilmente per le categorie specifiche di disturbi del linguaggio, autismo e deficit dell'attenzione. Ma l'incremento è statisticamente significativo solo considerando l'insieme di tutti i disturbi neurocomportamentali e i dati di soli due ospedali.


nel particolare, in relazione ai problemi di linguaggio, i più frequenti, si intravede un trend ma con una piccola controtendenza e in questo caso i test sono altamente significativi


in relazione all'autismo nessuna tendenza particolare, solo un'aumento di casi in corrispondenza di dosi eccessive di vaccino, ma solo per due ospedali e anche in questo caso i test di verifica non hanno rivelato alcuna significatività


in relazione ai problemi renali non si evince alcun trend, a parte un leggero calo di casi a dosi maggiori,ma anche qui dai test di verifica sono non significativi


in relazione alla paralisi cerebrale c'è invece un trend negativo, ma i test di verifica dicono che non è statisticamente significativo


in relazione all'intera categoria di problemi neurologici in bambini nati prematuri vediamo una notevole diminuzione di casi tra quelli non vaccinati e quelli che hanno ricevuto una minima dose di Thimerosal, ma in definitiva nessun trend i risultati mostrano che i soggetti più a rischio di disordini dello sviluppo siano quelli non vaccinati, vero che i test di verifica d'ipotesi sono negativi ma questo dimostrerebbe che non ci sarebbero cause prenatali



Considerano i dati complessivi, quelli precedenti più quelli di altri due ospedali e comprendendo anche i soggetti esclusi dalle precedenti analisi:

l'aumento di rischio di sindromi neurologiche diventa causalmente insignificante




la curva dell'autismo è leggermente diversa, aumentano i casi in corrispondenza di alte dosi


e per i problemi di linguaggio




In conclusione possiamo affermare che questa analisi non permette di escludere che la somministrazione di vaccini a bambini sotto i tre mesi possa essere associata a un rischio maggiore di disturbi neurologici dello sviluppo.
Specifiche condizioni giustificherebbero studi più dettagliati sull'associazione con autismo, dislessia, deficit dell'attenzione. Ma non c'è indicazione che l'esposizione al thimerosal sia collegata all'aumento di rischi di malattie degenerative o neurologiche (non dello sviluppo) e problemi renali.

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