Re: FISICA: Il mondo esiste perché si muove (ad alta velocità)

Inviato da  ivan il 31/12/2010 3:43:59
Aristotele ...

Una pietra miliare della filosofia e non solo .

Il pensiero di Aristotele ha dominato per millenni per tutta una serie di circostanze che sarebbe lungo elencare in questa sede .

Aristotele viene citato tra i padri del metodo scientifico e su Wikipedia c' anche un sunto del suo pensiero

http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico

Citazione:


Aristotele inoltre distingueva fra i "possessori della scienza", ossia coloro che conoscono le cause (il "perché") e coloro che conoscono solo i fatti senza aver conoscenza delle loro cause (il "che"). La scienza, per Aristotele, è sempre conoscenza delle cause. Il sillogismo è una costruzione logica formata da una o più proposizioni precedenti (se...) dalle quale nasce una proposizione conseguente (allora...). Il sillogismo di per sé non dà garanzia di verità, ma serve solo a trarre conclusioni coerenti con le verità "vere e prime".



Ossia, in pratica, un silloggismo non è in se e per se garanzia di verità , ma è solo un modo per trarre delle conclusioni "affidabili" date delle premesse accettate come vere .

Ossia, in pratica, il problema è come fare a stabilire che una premessa è per davvero "vera".

Il discorso non è semplice, anzi, tutt'altro. Purtuttavia bisogna pur uscire dall'empasse e un modo per uscirne è la verifica sperimentale: verifichiamo sperimentalmente se è vero che ... se è vero allora .. altrimenti ... ovvio.

Ossia , in pratica, la lanterna di Diogene, predecessore di Aristotele, quale mezzo di ricerca della verità non solo è una pratica sempre valida ma è indispensabile .

Quindi, in sintesi, non bastano le argomentazioni arzigolate, necessarie si ma insufficienti, ci vuole la verifica sperimentale.

Fin qui son cose ovvie ed autoevidenti.

Il problema nasce però quando con la lanterna cerchiamo al verità: è la lanterna che noi usiamo portatrice di sufficiente luce per vedere ogni particolare del complesso mondo in cui viviamo ?

Ovviamente no, riusciamo, per tutta una serie di motivi, a vedere solo alcune parti del mondo e questo può portare a situazioni paradossali come è illustrata nella famosa parabola dei ciechi e l'elefante :


C' era una volta un re che ordinò al suo ministro: «Riunisci in piazza tutti gli uomini del regno, che sono ciechi fin dalla nascita!». Il ministro eseguì e il re si recò sulla piazza, dov'erano riuniti i ciechi, quindi chiamò l'elefantiere, e disse: «Questo è l'elefante!». E fece toccare ad alcuni ciechi la testa, ad altri le orecchie, ad altri le zanne, ad altri la proboscide, ad altri il ventre, ad altri le gambe, ad altri il dietro, ad altri il membro, ad altri la coda; sempre a tutti dicendo: «Questo è l'elefante!».

Poi il re si accostò ai ciechi e chiese loro se avessero toccato l'elefante. «Sì, Maestà!» risposero. «Allora ditemi a che cosa rassomiglia». E i ciechi cominciarono a descrivere a modo loro l'elefante.

Quelli che avevano toccato la testa dissero che rassomigliava a una caldaia. Quelli che avevano toccato le orecchie dissero che rassomigliava ad un ventilabro. Quelli che avevano toccato le zanne che rassomigliava ad un vomere. Quelli che avevano toccato la proboscide che rassomigliava ad un manico d'aratro. Quelli che avevano toccato il ventre dissero che rassomigliava ad un granaio. Quelli che avevano toccato le gambe, dissero che rassomigliava a colonne. Quelli che avevano toccato il dietro, dissero che rassomigliava ad un mortaio. Quelli che avevano toccato il membro, dissero che rassomigliava ad un pestello. Quelli che avevano toccato la coda, dissero che rassomigliava ad uno scacciamosche.

E, siccome ognuno sosteneva la sua opinione, cominciarono a discutere e finirono con l'accapigliarsi e percuotersi, gridando: «L'elefante rassomiglia a questo, non a quello! Non rassomiglia a questo, rassomiglia a quello!». E il re si divertì a quella zuffa.


(Da http://www.risveglio.net/C92426116/E1173317075/index.html )

C'è quindi la necessità di avere sempre una visione sempre la piu' ampia possibile e non sempre questo è cosa facile.

Ed in queste pieghe della nostra conoscenza che spesso nascono spiacevoli equivoci.

Ad esempio, dice la già citata pagina di wikipedia:

Citazione:

Ai primi del Novecento, Einstein (1879-1955) rivoluzionò il metodo scientifico con un approccio che stupì i contemporanei: egli formulò la teoria della relatività partendo non da esperimenti o da osservazioni empiriche, ma basandosi su ragionamenti matematici e analisi razionali compiuti a tavolino. Inizialmente gli scienziati erano scettici, ma le predizioni fatte dalla teoria in effetti non furono smentite dalle misurazioni di Arthur Eddington durante un'eclissi solare nel 1919, che confermarono come la luce emanata da una stella fosse deviata dalla gravità del Sole quando passava vicino ad esso. Einstein disse in proposito:
« Max Planck non capiva nulla di fisica perché durante l'eclissi del 1919, è rimasto in piedi tutta la notte per vedere se fosse stata confermata la curvatura della luce dovuta al campo gravitazionale. Se avesse capito davvero la teoria avrebbe fatto come me e sarebbe andato a letto »
(Archivio Einstein 14-459)
La teoria della relatività fu successivamente sostenuta da applicazioni matematiche che introducevano molte implicazioni nel campo della fisica ma soprattutto in quello dell'astronomia. Essendo la teoria del tutto rivoluzionaria, essa è stata per più di un secolo sottoposta a numerosi esperimenti e controlli, seguendo i più rigorosi metodi scientifici.


(da http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico )

Fin qui tutto bene.

Ma le cronache odierne ci insegnano che in generale il "rigore" si applica sempre verso il basso e mai verso l'alto , se si è in alto il rigore viene decontestualizzato (ossia la regola non si applica piu' man mano che si sale la scala gerarchica e ci si avvicina ad alfa ) .

Ma vediamo un attimo come si decontestualizza:


a decontestualizzazione può essere di due tipi:

a) Decontestualizzazione storica: Omissione di antecedenti politici, economici, sociali, internazionali, ecc. che permettano analizzare e comprendere fatti e situazioni attuali.
b) Notizie-puzzle: Dispersione e frammentazione dei differenti aspetti e cause/conseguenze di un fatto, di modo che si complica o impedisce la visione d’insieme e gli effetti che derivano da questo. La frammentazione si può fare nel tempo (pubblicazione in date distinte) e/o nello spazio (distribuendo nelle varie sezioni del periodico gli aspetti economici, sociali, internazionali ecc. di uno stesso fatto), svincolando quindi il fatto dal suo contesto attuale.


(da http://www.laleva.cc/grandefratello/disinformazione.html#Anchor-44867 ) .

Ora, notare cosa dice Wikipedia nell'articolo di cui sopra "rivoluzionò il metodo scientifico con un approccio che stupì i contemporanei: egli formulò la teoria della relatività partendo non da esperimenti o da osservazioni empiriche, ma basandosi su ragionamenti matematici e analisi razionali compiuti a tavolino".

Ossia il sillogismo è posto alla base di tutto, è ritornato ad essere lo strumento principe dell'investigazione mettendo in secondo piano la semplice osservazione di Aristotele nota ad ogni liceale: Il sillogismo di per sé non dà garanzia di verità, ma serve solo a trarre conclusioni coerenti con le verità "vere e prime".

Ecco allora partire la verifica sperimentale sempre illustrata nel sopracitato link di Wikipedia:




La didascalia testualmente recita "Schema della curvatura della luce (dovuta all'effetto gravitazionale) prevista dalla teoria di Einstein, la cui validità fu corroborata per la prima volta durante l'eclissi del 1919

Il lettore non si impressioni per l'aureola azzurra che circonda i due corpi celesti: la scoperta che molti corpi celesti, specialmente se caldi, sono circondati da un'atmosfera, cioè da gas, è cosa di recentissima acquisizione, fino agli anni 70 del secolo scorso era cosa sconosciuta..

Così come è di recente acquisizione l'uso della cannuccia per sorseggiare una bibita:



Bibite generalmente ottenute dal lavoro dei contadini che usano strumenti poco sofisticati come i rifrattometri per misurare concentrazioni fluide come il contenuto di zucchero (livello di Brix) di frutti, vegetali, succhi e bevande ( o del rigore che si applica verso il basso: "si può vendemmiare ? misuriamo in un attimo il grado zuccherino ... " ) :



(immagini da: http://it.wikipedia.org/wiki/Rifrattometro e http://it.wikipedia.org/wiki/Rifrazione ) .


In conclusione: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia. William Shakespear, da “Amleto”


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