Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  vulcan il 5/10/2006 15:37:58
Le mie conclusioni definitive sull’argomento del thread- La cura per il cancro; e se fosse vero?

Nel gennaio 2006, sono stato “costretto” ad intervenire nel forum aperto da “exfefochip” per motivi concettuali inerenti sia alla parte teorica sostenuta dal dr. Simoncini che soprattutto in relazione alla modalità con la quale la discussione era condotta da parte di molti utenti, e coloro i quali avranno letto e condotto il forum si saranno resi conti che quest’ultimo si è polarizzato fortemente ed in modo animato su posizioni contrapposte nei diversi aspetti del tema in questione.

Complessivamente, salvo rarissime eccezioni, ritengo che ognuno di noi, nelle sue idee e convinzioni, sia stato mosso in buona fede, compreso i principali interlocutori della tesi “ ; exfefochip” e Dr. Simoncini.
In quanto a quest’ultimo a parte una prima fase di ovvia valutazione non ho mai ritenuto che fosse in mala fede, né tanto meno assimilabile ad un comune ciarlatano. Sono anche giunto alla convinzione che se pur Dr. Simoncini si sia mosso fuori dalla legalità dell’esercizio professionale, secondo certi canoni, egli lo abbia sempre fatto con intima convinzione, e sia stato anche poi sottoposto a lucida persecuzione e denigrazione.

Credo non vi sia niente di peggio per un uomo di scienza se non quello di essere denigrato nelle sue idee, mentre egli attende semplicemente una contraddittorio civile in termini di concettualizzazione scientifica. Questo aspetto, evidentemente rende comprensibile ed in parte giustifica la forma di certe sue posizioni di pensiero (egli vive sulla sua pelle) …inerenti al sistema e al contesto.

“Sono stato costretto”, secondo la mia percezione, nel senso che la disquisizione impostata da ex fefochip, infatti, se da una parte proponeva un tema scientifico sul quale si poteva discutere almeno in termini teorici, questo, contemporaneamente veniva costantemente inquinato da diverse parti con argomenti collaterali che non potevano rappresentare comunque elementi aggiuntivi di prova alla tesi del dr. Simoncini ( la sua tesi è vera o falsa indipendentemente da…) e che venivano tutti coagulati a mio avviso in una contestazione smisuratamente generalizzante sulla medicina scientifica, spesso in modo finalistico identificata con la medicina ufficiale.

In altri termini il mio sforzo principale è stato quello di separare nella discussione medicina scientifica da medicina ufficiale, contesto da argomenti tecnici, evitando per quanto possibile la mescolanza di argomenti che se anche correlati secondo il mio punto di vista andavano meglio affrontati separatamente.
Spero che alla fine qualcuno possa condividere questa linea di demarcazione importante.


Tutt’ora, in merito rimango di questo parere, ed auspico anzi che il dr. Simoncini esegua uno sforzo ( per quanto possibile) nel tenere ben distinte le due questioni anche nel suo sito; l’argomento tecnico dal contesto con cui questo argomento ha a che fare.
Ritengo che solo questa strategia, possa rappresentare l’eventuale “arma” …Semmai egli deve far sentire la sua voce, ostinatamente, in particolare come “scienziato”, lasciando prevalentemente ad altri , non tecnici l’onere degli argomenti collaterali.


Riguardo all’aspetto squisitamente teorico sono giunto dopo lunga riflessione alla conclusione definitiva che la prudenza scientifica nel porre in discussione le conoscenze non è mai troppa , anche se questa prudenza ci potrebbe spingere a porre dubbi su una serie di elementi che consideriamo pilastri della nostra scienza; in fondo un vero atteggiamento antiscientifico si identifica proprio con questo atteggiamento mentale e cio può subdolamente nascondere un freno al progredire della conoscenza stessa.
La storia ne è piena!


E’ evidente che ripercorrendo concettualmente le conoscenze bio mediche a disposizione, specie per chi ha preparazione specifica, appare fortemente in salita la possibilità di condivisione della questione candida = cancro, anche solo teoricamente.
Chi è medico, farmacologo o biologo ed anche il dr. Simoncini capisce intimamente cosa intendo…!
Ciononostante, mi sono convinto anche a pensare che sia possibile spingersi (a certe condizioni) a porre in discussione, non solo il dato scientifico attuale, quello del momento, (in senso trasversale) ma anche la somma di una serie di dati scientifici a scaletta che rappresentano una grossa fetta della conoscenza della medicina scientifica, longitudinalmente.


Le varie riflessioni, i ricchi contraddittori di questo forum , gli apporti documentari del caso e le varie testimonianze rintracciabili da diverse parti, mi suggeriscono secondo un buon “dubbioso” atteggiamento scientifico che la tesi candida/cancro, vada approfondita come verifica di errore o conferma alla tesi del dr. Simoncini.
Poiché quest’ultimo sostiene la presenza costante e sistematica nelle lesioni neoplastiche del fungo, (e su questo ho molti dubbi) la chiave di volta alla iniziale comprensione di tale problematica, dovrebbe essere a mio avviso uno studio anatomo patologico a tappeto di materiali neoplastici più disparati, alla ricerca dell’agente in questione.
Se la tesi candida, come causa unica del cancro, risponde dal punto di vista teorico ai requisiti standard di malattia infettiva, deve essere possibile in linea di principio identificarne praticamente sempre, l’agente all’interno delle lesioni.


Solo questo primo approccio tecnico potrebbe condurre alla premessa concettuale per una rivisitazione di concetti quali commensalismo, germi opportunisti, immunodepressione ed infine eziopatogenesi del cancro.



Scusatemi, più breve di cosi non potevo essere.

Vulcan

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