Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  BRASA il 30/4/2006 14:28:14
La perizia seguente del prof. Niemitz non lascia desiderare nulla di più quanto a chiarezza. Il prof. Niemitz non è uno qualunque, nel suo campo della scienza e della gnoseologia delle scienze naturali è di gran lunga il più famoso professore dell'area tedesca. Egli è uno degli scopritori dei tre secoli di Medio Evo (600-900) su cui si è mentito, che non sono affatto esistiti bensì inventati dall'autorità giudaico-cristiane.
Tutti i documenti, donazioni, istituzioni di questi tre secoli sono stati distorti, infatti i tre secoli semplicemente non ci sono, 600 è uguale a 900.
Un parere del prof. Niemitz può dunque avere massimo valore scientifico per tutta la Germania!

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I S T I T U TO SUPERIORE DI TECNICA, ECONOMIA E CULTU R A

Perizia in merito alla Nuova Medicina

Del Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz

Istituto superiore di Tecnica, Economia e Cultura di Lipsia

Ambito professionale:

Storia ed Etica della tecnica e delle Scienze naturali




Le domande relative alla perizia

Con la lettera del 23 luglio 2003 il Dr. med. Mag. Ryke Geerd Hamer mi ha chiesto di dare una “risposta scientifica” alle tre domande seguenti:

1. È possibile e lecito che una medicina (quella uf­ficiale), basata solo su ipotesi, si dichiari pomposa­mente “scientifica” sebbene sinora non si sia mai proceduto nemmeno a una sua sola verifica?

2. Per contro non sarebbe lecito e d’obbligo di­chiarare la Nuova Medicina Tedesca “scientifica” (che non si basa su nessuna ipotesi) e “valida” (già solo in virtù dei 30 protocolli di verifica presentati) nel senso delle massime conoscenze scientifiche odierne?

3. Nell’ambito delle scienze naturali non è consue­to e sufficiente superare anche solo un’unica verifica per provare la correttezza di una teoria, in questo caso della Nuova Medicina?





Premessa

In sostanza il dottor Hamer propone fondamental­mente due domande alle quali risponderò riferendomi solo alla pa­tologia del cancro, sebbene la Nuova Medi­cina abbia elaborato spiegazioni e teorie per qualsiasi “malattia” in generale, per le “psicosi” o per “gli atti de­littuosi spontanei”. Le domande sono:

A) La medicina ufficiale è scientifica e corretta ?

B) La Nuova Medicina è scientifica e corretta?





RISPETTO ALLA DOMANDA A):

La medicina ufficiale ricorre sì a metodi scientifici (per es. l’osservazione e la statistica) ma a causa delle sue nume­rose ipotesi, cioè delle supposizioni (non pro­vate) non è né scien­za (infatti per essere “scienza” o scienziato non basta solo utilizzare dei metodi scientifi­ci), né, ancor meno, può essere considerata una scienza naturale. Non ha una sola teo­ria che non si basi su un’i­potesi per quanto riguarda gli eventi biologici che si ve­rificano nella singola “persona malata”. La medicina uf­ficiale può indicare ai suoi pazienti affetti da cancro solo le probabilità di sopravvivenza ricavate dalle statistiche. Significativamente nel singolo caso propende per vuote promesse terapeutiche, atti deludenti (terni al lotto) ed “esperimenti”.





Le guarigioni spontanee rimangono in­spiegate.

Il 12.11.2001, poco prima della morte del Beatles Harrison, il periodico “Mail on Sunday” pubblicava la seguente notizia: “George Harrison (58 anni) sta visibil­mente meglio dopo una radicale terapia di radiazioni fat­ta a New York. La nuova discutibile terapia è stata defi­nita dal medico stesso come una ‘lotteria’.”

Dunque una delle persone più famose e ricche non è riuscita a trovare una cura per il cancro che non fosse del tutto aleatoria. Come ci si può spiegare tutto ciò? Solo con il fatto che la medicina ufficiale non è in grado di offrire nessu­na terapia che non sia una lotteria.

Dunque, la medicina ufficiale non è scientifica e non è in grado di comprendere lo sviluppo delle “malattie” e ancor meno delle guarigioni spontanee. Pertanto non è una scienza. Essa non è esatta: secondo un corretto giu­dizio umano e le massime conoscenze odierne deve es­sere ritenuta sbagliata.





RISPETTO ALLA DOMANDA B):

la Nuova Medicina ha una teoria, ovvero un modello dell’evento cancerogeno e in generale della “malattia”, che è scientifica, priva di ipotesi e quindi verificabile (riguardo a eventuali falsificazioni vedi più in dettaglio più avanti nella perizia vera e propria). È in grado in ogni singolo caso, in modo verificabile e senza ipotesi (ovviamente dopo una pre­cisa anamnesi) di spiegare scientificamente l’evento patologico. Poiché quest’ulti­mo è prevedibile in base alla teoria, è possibile fare pro­poste terapeutiche mirate per il singolo caso e perciò scientificamente fondate.

(Si possono comprendere le complicanze che even­tualmente possono insorgere durante la terapia e quin­di si può impostare quest’ultima di conseguenza. Ciò va detto perché ad Hamer viene imputato da molti organi di stampa di au­todefinirsi guaritore miracoloso e di ga­rantire la guarigione. Va tenuto presente che nessun medico al mondo può pre­vedere e quindi impedire i nuovi shock conflittuali che scatenano il cancro; si può però creare una situazione - ed è quello che Hamer raccomanda ai suoi pazienti - in cui si cerca di evitare nuovi shock conflittuali).

Dunque, la Nuova Medicina è scientifica ed esatta ri­spetto ai criteri delle scienze naturali. La Nuova Medici­na è una scienza e pertanto il metodo più sicuro per gua­rire le persone “malate di cancro”.





Riguardo alla domanda n. 1

La scienza

Non è affatto una questione vana discutere su che cosa sia o debba essere la scienza. Nel dizionario enci­clopedico (Enciclopedia Brockhaus 2001) si legge: “Scienza ... la totalità del sapere umano di un’epoca ...; un insieme di cognizio­ni che si riferiscono ad un deter­minato argomento e si trovano in un medesimo contesto causale ... La scienza descrive metodicamente un sapere consolidato, fondato su un insieme di principi e quindi comunicabile intersoggettivamente e verificabile, conforme a criteri scientifici ben definiti (per es. validità generale, sistematicità).”

L’incertezza della spiegazione fornita porta comun­que alla conclusione che la scienza deve seguire criteri scientifici. Nondimeno è chiaro che l’attributo “scientifi­co” si usa solo quando si dispone di un sapere (riguardo ai contenuti e ai metodi) che consiste di asserzioni (o teoremi) verificabili.

La scienza produce asserzioni verificabili

Un’asserzione o un sistema di asserzioni ha validità scientifica solo quando tali asserzioni offrono la possibi­lità di essere confutate, ossia, per dirla in linguaggio corrente, di verificare se sono false. La ragione per la quale le scienze na­turali esatte sono dette esatte sta nel fatto che esse fanno solo asserzioni che possono essere smentite (o, in linguaggio corrente, verificate sulla loro veridicità) tramite esperimenti che danno lo stesso risul­tato sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Non tutte le scienze naturali si fondano solo su esperi­menti ovvero possono fondarsi solo su di essi. La biolo­gia ad esempio, e di conseguenza anche la medicina, de­vono basarsi largamente su osservazioni di decorsi “na­turali”. Queste osservazioni poi, se le condizioni am­bientali sono uguali nelle relative osservazioni, possono essere uti­lizzate per valutare gli esiti degli esperimenti. Poiché di regola la medicina ufficiale non può fare as­serzioni potenzial­mente confutabili per il singolo caso, essa ripiega sulla statistica. La statistica è matematica, quindi scienza, ma non è una scienza naturale. (Del re­sto con ciò si fallisce lo scopo più importante del lavoro terapeutico, cioè quello di poter aiutare scientificamen­te il paziente nel suo “singolo caso” oltre a dargli assi­stenza umana. Esempio: il medico tradi­zionale comu­nica al malato di cancro le probabilità di sopravviven­za. Non è in grado di dire al paziente quello che deve fare per “guarire”).

Le ipotesi sono delle asserzioni non ancora verificate o, piuttosto, inverificabili. Si parla di ipotesi qualora si possano fare solo asserzioni che non offrono (ancora) la possibilità di essere smentite. Nel linguaggio corrente un’ipotesi è una supposizione e, in sostanza, lo è anche nella teoria scientifica, cioè un’asserzione la cui veridi­cità non è ancora stata sta­bilita ma che serve da conget­tura da cui derivare delle teorie e delle previsioni (vedi dizionario enciclopedico Broc­khaus 2001). Quando Isaac Newton presentò la sua teoria della gravitazione universale e gli venne chiesto da dove que­sta derivasse, egli rispose: “Non faccio nessuna ipotesi”. Con ciò in­tendeva che ognuno poteva verificare l’esattezza del­la legge di gravità da lui formulata (ovvero in termini mo­derni: poteva provare a confutarla) ma che altra cosa è spiega­re la gravitazione. Dato che ciò non gli era riusci­to (non fu in grado di trovare nessuna asserzione che offrisse la possi­bilità di essere smentita) egli disse che questo era il compito delle generazioni di scienziati dopo di lui, cosa che peraltro sino ad oggi non si è stati capaci di fare.

Nuova Medicina, medicina ufficiale e asserzioni (non) confutabili

Conformemente a questa visione della scienza, il dottor Hamer dice di non fare nessuna ipotesi. Ciò che egli afferma va verificato in qualsiasi momento per qual­sivoglia persona (dunque in qualsivoglia singolo caso) alla quale sia stato diagnosticato il cancro o una “malat­tia” oncoequivalente. Ciò significa che qui esiste la pos­sibilità di smentire le sue as­serzioni in ogni singolo caso (di verificarne la correttezza). Ad esempio, l’ipotesi del­la medicina ufficiale che esista un sistema immunitario, è un’asserzione che non permette di essere smentita. Sino ad oggi nessuno è stato in grado di os­servare diret­tamente il sistema immunitario. Di fatto a partire dall’i­potesi del “sistema immunitario” (quindi dalla sup­posizione che ne esista uno) vengono costruite delle teorie e delle previsioni e a queste si sono ricollegati “fatti” osser­vabili che hanno valore di conferma. Tuttavia non si prende in considerazione che questi fatti possono servire da confer­ma anche per altre asserzioni (nota: dal punto di vista scientifico è possibile agire unicamente di smentita e non di con­ferma). La medicina ufficiale non riconosce che l’ipotesi del “sistema immunitario” non si può affatto smentire, quindi alla fine essa non costituisce nessuna asserzione scientifica.

Le diverse asserzioni che microbi possano attivarsi nel corpo a causa della deficienza del sistema immunita­rio (così ritiene la medicina ufficiale, la quale non può prevedere nel singolo caso il momento di tale attivazio­ne e quindi ne dà solo una motivazione “logica”; ma logico non significa automaticamente vero o reale; an­che le favole sono logiche, altrimenti non si potrebbero raccontare; tutt’al più la medicina ufficiale arriva a formulare asserzioni statistiche) op­pure che i microbi siano attivi a causa di un comando dato dal cervello o dall’organismo, che appunto sta mettendo in moto un “programma speciale” (così ritiene la Nuova Medicina: essa può prevedere e anche spiegare il momento del­l’attivazione nel singolo caso. È l’inizio della seconda parte del programma speciale; la Nuova Medicina pos­siede un modello psico-biologico dell’organismo e quindi non ha bisogno di nessuna statistica) indicano che la Nuova Medicina rispetto ai microbi e alla loro at­tivazione sviluppa delle asserzioni potenzialmente nega­bili, cosa che invece la medicina ufficiale non può fare. Nel linguaggio corrente si dovrebbe dire che la medicina ufficiale produce un miscuglio non comprensibile di as­serzioni pseudologiche, fiabesche e non comprovabili (cioè non è scientifica), per contro la Nuova Medicina offre una struttura chiara di asserzioni logiche e verifica­bili nella realtà (cioè è scientifica).

Il problema della “verifica”

Nella domanda n. 1 si afferma che la medicina uffi­ciale si basa soltanto su delle ipotesi e che non si è mai provvedu­to ad eseguire anche una sola verifica delle sue ipotesi. È davvero così? Purtroppo va detto che la situa­zione è ancor peggiore. Come già spiegato, la medicina ufficiale in moltissimi casi non è in grado di produrre delle asserzioni che si possano smentire (e con ciò per­de totalmente ogni suo diritto di pretendersi “scienza”).

Quindi è di per sé impossibile fare una “verifica”, qualunque essa sia (nella risposta alla domanda n. 3 si spiega in modo esauriente quale essa potrebbe essere). In pochissime parole “verifica” significa riconoscere come vero o giusto oppure confermato un sistema di as­serzioni (incluso il corrispondente modello) e nel met­terlo a frutto in modo corri­spondente (in medicina ciò significherebbe fare una terapia adeguata). Una “verifi­ca” dunque è una faccenda ovvero una questione etica, pertanto politico-sociale e infine giuridica.





Risultato della domanda n. 1

La medicina ufficiale non può definirsi una scien­za naturale perché essa o offre solo asserzioni che non danno la possibilità di una smentita oppure resta intrappolata già prima in contraddizioni insolubili. La Nuova Medici­na è una scienza naturale perché offre un modello psico-biologico dal quale si deriva­no delle asserzioni che dan­no la possibilità di essere smentite. Poiché finora nessuna delle sue asserzioni ha potuto essere smentita, la Nuova Medicina deve perlomeno essere dichiarata più scientifica della me­dicina tradizionale che appunto è in grado di lavora­re tutt’al più con le statistiche (cioè non può fare nes­suna asserzione scientifica per il caso singolo!). Si deve concludere che la medicina ufficiale non è una scienza naturale né per i suoi contenuti né per i suoi metodi.





Riguardo alla domanda n. 2

La risposta è la seguente: sì, la Nuova Medicina è corretta. È importante rilevare, come viene ulteriormen­te chiarito nella risposta alla domanda n. 3, che è da considerarsi giusta “secondo le massime conoscenze scientifiche odierne” (si tratta di una questione etica). Dunque: le asserzioni della Nuova Medicina si fondano su un insieme di principi ed è co­municabile intersogget­tivamente e verificabile nel singolo caso, cioè soddisfa i criteri delle scienze naturali (per es. vali­dità generale, sistematicità, possibilità di previsione, descrizione cau­sale di eventi passati, possibilità di smentita).





Risultato della domanda n. 2

Sì, la Nuova Medicina è giusta.





Riguardo alla domanda n. 3

Per la terza questione occorre tornare a chiedersi: sufficiente per cosa? Per confermarne l’esattezza? A questo propo­sito è già stato detto tutto nella risposta alla domanda n. 2 (sì, la Nuova Medicina è corretta). A stretto rigore scientifico le verifiche non bastano mai. Dunque sotto l’aspetto anche puramente “scientifico” non si può rispondere a questa do­manda perché non è mai possibile decidere in modo definitivo se una teoria è “verificata”.

Infatti ciascuna teoria ha carattere di modello. Quin­di una teoria non può mai coincidere completamente con la real­tà. Se ciò accadesse, questo modello coincidereb­be con la realtà e quindi non sarebbe più un modello. Ora se una teoria non può essere smentita per un periodo di tempo prolungato e se le teorie concorrenti ovvero le loro applicazioni (qui terapie) danno dei risultati peg­giori della nuova teoria, allora si deve riconoscere la va­lidità della nuova teoria; si tratta di una questione di cor­rettezza, onestà e ragionevolezza etica e scientifica. La nuova teoria deve essere accettata come spiegazione e deve esserne consentita l’applicazione nei problemi pra­tici, cioè i pazienti devono poter decidere libera­mente della propria terapia. Per quanto riguarda la Nuova Medicina ciò significa che la “medicina ufficiale” ovvero la nostra società deve dare spazio alla Nuova Medicina.





Osservazione: che cosa sono i fatti.

L’esempio delle metastasi: fatto o ipotesi?

Di seguito presentiamo una precisazione relativa al carattere spesso ideologico dei “fatti” ovvero della “cor­rettezza”: prima della scoperta del sistema copernicano all’uomo sembrava giusto credere che alla sera il sole tramontasse (andas­se sotto), cosa che gli appariva come un fatto e di cui peraltro era assolutamente convinto. Il modello della terra, intesa come un disco che galleggia nel mezzo dell’universo, e dei corpi celesti, a loro volta fissati su una sfera vitrea che av­volgono tutti insieme la terra girandole intorno, confermava questa convinzione. Oggi quasi tutte le persone sanno come stanno le cose in realtà, ma solo perché viene loro spiegato sin dall’infan­zia. Ancora oggi usiamo l’espressione “tramon­to del sole” (il sole che scende) sebbene ciò non corrisponda ai fatti. Questo modo di dire è rimasto legato al vecchio modello erroneo; ma non è un problema perché chiun­que sa come stanno le cose veramente.

Se la Nuova Medicina verrà riconosciuta, il termine “metastasi” è destinato a scomparire. La parola metasta­si di fat­to significa solo “secondo cancro o cancro se­condario” ovvero cancro aggiuntivo a quello già presen­te. La medicina uf­ficiale però collega a questo termine l’ipotesi che il primo cancro sia in qualche maniera (precisamente per una specie di contagio all’interno del corpo) la causa del cancro secondario. La Nuova Medi­cina non nega la realtà del “cancro se­condario” ma dice che non si tratta affatto di una metastasi. Afferma invece che ogni “cancro secondario” viene causato da un relati­vo conflitto. Tragicamente perlopiù sono dei conflitti derivanti dalla stessa diagnosi di cancro (solo in casi ra­rissimi gli animali manifestano delle “metastasi”).

La convinzione che il cancro si diffonda all’interno del corpo come per un contagio è solo un’ipotesi o una supposi­zione (ma per la medicina ufficiale si tratta di un fatto). Se esistesse questo contagio intracorporeo si dovrebbero vietare tutte le trasfusioni di sangue a causa del pericolo incombente di diffondere il cancro per infezione. Fino ad oggi non esiste nessun “test san­guigno per il cancro” e non si è a conoscenza dell’im­piego di marcatori tumorali per controllare la presenza del cancro nei donatori di sangue. Ciò indica che la me­dicina ufficiale stessa non prende molto sul serio la pro­pria ipotesi riguardante le “metastasi” (che essa però considera un fatto!) ovvero praticamente si contrad­dice (di fatto le autosmentisce!) ogni volta che esegue una trasfusione di sangue. Un medico tradizionale addurreb­be come giustificazione, e del tutto a buon diritto, che nell’uomo non è ancora mai stato osservato un contagio di cancro da un corpo all’altro.

La Nuova Medicina per contro sostiene coerente­mente: ogni evento cancerogeno rimanda a uno shock conflittuale, ogni cancro secondario rimanda ad un se­condo shock conflittuale. Se così non fosse, gli avversari della Nuova Medicina dovrebbero essere in grado di ve­rificarlo (cioè smentirlo).





Risultato della domanda n. 3

La medicina ufficiale suppone che le sue ipotesi sia­no dei “fatti”. Ma va notato che il “sistema di fatti” della medici­na ufficiale è contraddittorio ovvero in gran parte costruito in modo da non poter essere potenzialmente smentito (e quindi non è scientifico).

Il sistema della Nuova Medicina invece è coerente e potenzialmente confutabile. Pertanto risulta non scien­tifico, non etico e quindi, da ultimo, incostituzionale non dare nessuno spazio alla Nuova Medicina.





UN COMMENTO CONCLUSIVO

La “medicina ufficiale” si trova in una situazione particolare. Poiché avanza la pretesa di essere scientifica dovrebbe, per quanto possibile, attenersi a principi apolitici e prettamente scientifici. Ma contemporaneamente essa pretende di po­ter godere della protezione del potere politico e quindi “non scientifico” di coloro che gestiscono i servizi sanitari. Il pri­vilegio corporativo consente ai rappresentanti della medicina ufficiale di prendere impunemente delle decisioni nelle controversie scientifiche con mezzi che non sono scientifici, ma al contrario sono politici e legati al potere politico. La medicina ufficiale ha potuto sino ad oggi mantenersi in questa situazione in realtà “assurda” perché i non-medici (sia pazienti sia politici) non vogliono o non possono esercitare la libertà di scelta della propria terapia, come la costituzione consentirebbe loro; essi provano molta paura di fronte alla morte e alla perdita della salute che vengono minacciosamen­te prospettate a loro e a tutta la società, qualora rifiutino la terapia indicata dalla medicina ufficiale. E la paura è da sem­pre una cattiva consigliera. La contraddizione fra “scienza” e “corporazione”, nel caso in cui sia necessario curare dei bambini o dei minorenni, viene oggi superata imponendo a forza la terapia della medicina ufficiale, confor­memente alla visione della corporazione e cioè secondo dei criteri non scientifici. I genitori o i tutori che su base scientifica rifiutano questa terapia per coloro che hanno in affidamento e tentano di sottrarli ad essa, sono perseguiti pe­nalmente. Sotto il punto di vista etico ciò è una “situazione assurda”, cioè immorale, e in questo caso anticostituzionale.





RISULTATO DEL COMMENTO

La pretesa della medicina ufficiale di voler far valere la sua decisione esclusiva per la terapia a partire dalla propria “corporazione”, dunque in modo non scientifico, e di averla già fatta valere nel caso della terapia di mi­nori, è anticostituzionale.





CONCLUSIONE

In applicazione dei criteri scientifici la Nuova Medicina deve essere considerata giusta in base all’attuale livello rag­giunto dalle conoscenze scientifiche.

Per contro la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.





Lipsia, 18 agosto 2003

Prof. Hans-Ulrich Niemitz







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Questo documento è stato presentato dalla difesa del dottor Hamer al Tribunale Amministrativo di Stoccarda




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