Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  mIr il 20/3/2006 14:17:03
Visto che lei si identifica come persona pubblica, e dice chiaramente di aver preso parte all'azione legale contro Simoncini, sarebbe stato forse più apprezzabile che lei si presentasse con nome e cognome, ma in ogni caso va bene anche così.

Non ho preso parte a nessuna azione legale, sono stato uno dei primi (il primo?) a segnalare a chi di dovere il caso di Simoncini. Sul discorso del nome, lei, in quanto webmaster dovrebbe conoscere la netiquette e sa che ognuno sul web si presenta come preferisce, anche nel rispetto della privacy (anche il suo, di nome, potrebbe essere inventato e nessuno avrebbe da ridire) e sa anche che richiedere il vero nome è poco educato, anzi poco net-educato.

Se lei vuole quindi considerare di aver assolto un suo dovere morale nell'averci detto quello che aveva da dire, la ringraziamo e le auguriamo un buon proseguimento. Se invece è disposto a mettere comunque in discussione le sue convinzioni, o se non altro a volerle argomentare in maniera dialettica e costruttiva, passo la parola a me stesso in versione individuale.

Grazie per il benvenuto al webmaster. Non faccio nè il magistrato nè l'investigatore, se partecipo alla discussione è solo per portare una mia testimonianza ed una mia opinione, le domande già fatte da qualcuno dei partecipanti sono molto incalzanti (non è successo con Simoncini...) e questo mi fa sentire poco a mio agio, come ho detto potrei finirla qui, non mi interessa ergermi a paladino del'umanità, mi interessa solo dire la mia (nei limiti del possibile).
Ripeto una delle cose di cui sono convinto. Internet non è la sede per provare o discutere l'efficacia di una cura per il cancro, il dott. Simoncini lo sa e fa finta di non capirlo, chi partecipa a questa discussione lo sa e ci gira intorno. La scusa delle multinazionali, degli interessi conta pochissimo, nelle riviste scintifiche esiste un comitato di referee che controlla le affermazioni fatte dall'autore della ricerca, anche lo studio più rivoluzionario può essere accettato se rispetta determinati parametri.
Non posso pubblicare un lavoro che dice, ho curato il cancro con l'aglio, ho trattato 5 pazienti e sono guariti punto, devo esporre i metodi i materiali, i risultati e le conclusioni. Quei risultati esposti vengono mostrati al mondo scientifico che, se li trova adeguati, avvia una sperimentazione.
A me hanno rifiutato studi che erano impostati male, per un banale errore statistico ed io ho accettato la critica, era giusta, volete che la scienza accetti tutto senza battere ciglio o è necessario porre barriere durissime regole ferree?
Simoncini ha, come unica sua "prova" delle foto mal fatte pubblicate su un sito. In quelle foto (ammettendo siano originali) non si vede nulla, anzi, in certi casi è evidente una manipolazione, in altri è evidente l'uso di un falso.

Non vedo in Simoncini un solo gesto in buona fede e mi stupisce come riesca sempre a trovare persone disposte non a crederlo (perchè un disperato lo capirei) ma ad appoggiarlo ad ogni costo.

Se faccio un paragone con il Prof. Di Bella, ricordo che nonostante la sua cura fosse poco ben organizzata, c'erano delle basi teoriche che potevano giustificare ulteriori approfondimenti (magari cambiando alcuni parametri) in questo caso no. Non esiste una base teorica nè Simoncini l'ha cresta. Bisogna credergli ciecamente e basta.
Non mi sembra un ottimo punto a suo favore.
Con questo, passo e chiudo.

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