Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  fefochip il 7/3/2006 19:14:51
comunque come esempi vorrei portare degli esempi di come la scienza attualmente cerca di trattare la realtà .

io sono ingegnere ambientale e da i miei studi di universita e dalle mie esperienze fatte sul campo e dai consulti con i miei colleghi sia al livello universitario sia al livello di libera professione vi dico la seguente cosa:
il piu delle volte gli studi all'universita e la ricerca sono affascinati ....quasi plagiati dai MODELLI.

i modelli sono una grande invenzione ma nascondono una grande insidia.
essi possono essere usati per capire se si è capito qualcosa per poi verificarla ma quest'ultimo passaggio troppo spesso è saltato e ci si affida solo a modelli (o anche formule matematiche).
il fascino dei computer abbaglia lo scenziato che quando fa una simulazione di realtà (e questo quindi è un problema dell'intero metodo sperimentale) con questi modelli al pc pensa di stare facendo qualcosa che ha dei riscontri con la realtà.
purtroppo non è affatto così.
quando si misurano una serie di risultati dove una variabile dipendente (ma lo è davvero) da un altra si rappresenta su un piano cartesiano si ottengono una nuvola di punti.spesso (i PROFESSORI stessi) in mezzo a questa nuvola si traccia una retta per cercare di dare una legge (l'equazione di una retta su un piano) al fenomeno osservato ammettendo un certo margine di errore .... ma questa è solo aria fritta perchè in definitiva la legge che ho espresso serve a ben poco visto che i riscontri con la realtà mancano completamente.

vi porto un altro esempio di un amico nonche professionista ingegnere in campo elettrico.
questo amico comincia a leggere di un ingegnere che risolve il problema della sicurezza contro i fulmini in un ottica completamente diversa dalle norme attualmente in vigore.

attualmente se da determinati calcoli si evince che un certo edificio(o altro) è a rischio di fulmini questo viene circondato da una sorta di gabbia di faraday ossia da una gabbia metallica che opportunamente connessa a terra scarica l'enorme tensione elettrica di un fulmine a terra.
ora questa operazione però se da una parte minimizza i rischi di elettroshok su persone e apparecchiature sensibili dall'altro aumenta come potete immaginare il rischio che un fulmine colpisca quell'edificio .
è un po come dire che se la macchina non mi frena bene invece di far riparare i freni gli metto un airbag

ora questo ingegnere da 20 anni e piu ha teorizzato , verificato e messo in commercio (nonchè si è dovuto inventare delle altre norme per contrastare quelle ufficiali) un sistema che invece non fa propio cadere il fulmine in un determinato posto.
il principio è di creare uno scudo di ioni che spezza il collegamento che avviene tra la carica in cielo e quella a terra (o su un edificio o qualunque altra cosa) che poi fa scaricare il fulmine.
avete mai sentito dire di questa cosa?
eppure propio il concetto andrebbe approfondito ufficialmente perchè questa sarebbe un vero "parafulmine" e non una gabbia che invece aumenta la probabilità che cada il fulmine ma lo scarica a terra (trattamento poi mai sicuro visto che comunque porta lo stesso dei pericoli).

il risultato quale è?
che il mio amico continua a proggettare e montare sistemi "classici" perchè se succede che un fulmine ammazza qualcuno (e questo può succedere sia senza gabbia di faraday sia ma con piu difficolta con la gabbia di faraday montata) se lui ha usato le norme in vigore il giudice lo assolve ma se tante volte (e non è mai successo ...e ci sono diversi sistemi montati con questo tipo di parafulmine) succede qualcosa con l'altro metodo lui va in galera.

sui palazzi protetti con il sistema nuovo non è mai caduto un fulmine....

simoncini non ha mai ammazzato nessuno, anzi ....





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