Re: Il cibo dell uomo

Inviato da  Silver il 20/9/2008 15:20:32
Citazione:
Ma la tua sembra un’affermazione, appunto, dogmatica e categorica se si pretende di applicarla a tutti gli individui, indistintamente.
Non sottovalutiamo il fatto che ogni organismo ha le sue particolarità, le sue esigenze e le sue carenze, e che quello che per un uomo può essere considerato superfluo, per un altro potrebbe essere necessario.
Quindi, carne, latticini, farine, e via dicendo, possono essere tranquillamente accantonati da te, ma la stessa cosa potrebbe non valere per altri individui.



Inizio col ringraziarti del tono che stai usando: finalmente una persona che dialoga e non discute.


Ti rispondo volentieri:

la tua affermazione ha una logica, ma si vede chiaramente che le le idee sono un po' confuse.

Distianguiamo subito le cose: l'obiettivo da raggiungere e il percorso da fare.

Io fin ora mi son limitato a dire quale dovrebbe essere lo scopo ultimo e mi son guardato bene dal dire i meccanismi sul perché e percome. Su questo ho messo dei link in altri 3D su LC.

Tutti siamo diversi psicologicamente e partiamo con abitudini alimentari differenti e questo è ovvio, ma la fisiologia deve essere per forza per tutti uguale (siamo tutti esseri umani e le regole devono valere per tutti).

Quindi è nel cambiamento dell'alimentazione che dovrebbero esserci differenti approcci per ognuno e non nel punto di arrivo.
Non mi sognerei mai di dire ad una persona di eliminare drasticamente carne, latticini, etc tutto di colpo. Il risultato sarebbe morte per avvelenamento.
E' però vero che se vengono ridotti ed eliminati progressivamente questi cibi, tutti e proprio tutti indistinatemente dal sesso, età o altro, possono arrivare e vivere perfettamente con la dieta fruttariana.

E' altresì sicuro che se una persona che abitualmente mangia carne, dovesse iniziare di colpo una dieta fruttariana, rischierebbe di morire in fretta.

Faccio un ulteriore esempio per capirci meglio:
L'obiettivo è andare a Roma. Io sono di Torino, tu di Catania, lui di Bari, Lei di Venezia.

Le strade saranno diverse per tutti perché le abitudini alimentari sono diverse.

Ma io, che parto da Torino amo andare piano e farò la statale mettendoci qualche giorno, invece un amico che parte il giorno dopo di me preferisce le autostrade, e una mia amica che ama il mare si imbarcherà a Genova.

Le scelte da fare sono diverse per tutti perché diversa è la psicologia di ognuno.


Spero di esser stato chiaro ed asaustivo.


Florizel, se torni a leggere i miei post ti accorgerai del perché della mia scelta di fare affermazioni secche. E per la cronaca non possono essere ritenute dei dogmi perché non voglio che vengano accettate per fede, ma ho esortato le persone ad informarsi e sopratutto a provare sulla propria pelle. Preferisco le cose concrete alle teorie.

Citazione:
però che l’essere umano durante il suo percorso si sia cibato, sia di carne che di alimenti vegetali è un fatto su cui non si può sorvolare, altrimenti a questo punto la popolazione mondiale dovrebbe essere già stata decimata dal consumo di carne, o no?


Ad un certo punto della storia, l'uomo ha iniziato a cibarsi di carne. Sul quando esatto e sul perché, però nulla è certo.

A questo però voglio portare alcune cose da considerare che sempre vengono dimenticate o non conosciute.

Di quanta carne si cibava? comunque si è sempre cibato di pochissima carne. Credo questa sia una conoscenza di chiunque potrebbe avere parlando semplicemente col proprio nonno o tramite il contatto con una persona over 70.
La dieta mediterranea che vogliono rendere "a marchio DOC", è o non è composta di sola frutta verdura e pasta?

Nelle culture meno "progredite" c'è un riscontro altissimo di diete con pochissima carne.

Il consumo smoderato di carne è cosa recente e si rifà al secolo scorso.
Non saprei ritrovare il link con nomi, congomi e date di chi fu, quando e come fu inserito forzatamente (leggi: creato il bisogno psicologico) un consumo abnorme di carne. Nai prossimi giorni lo cercherò.


Sul concetto decimazione, voglio puntualizzare una cosa:
Questo è un termine esagerato che fuorvia dalla realtà dei fatti.
E visto che è più importante la realtà che i meri trastullamenti mentali che facciamo su questo forum, credo sia meglio attenersi a quella.


Io sostengo che la carne (è un'abbreviazione che uso per intendere le sostanze assunte o metabolizzate tramite la carne) si comporta come una droga. Lo fanno anche i latticini, le farine e tutti i prodotti raffinati.

La droga è a tutti gli effetti un veleno, ma più blando che bere una tisana di cicuta.
E' un po' più potente (nel danno) del fumo di sigaretta.
Non ti ammazza subito. Ma l'uso costante ti rende dapprima assuefatto, con tanto di crisi d'astinenza, e nel tempo danneggia una serie di organi.
Questo può avvenire presto o tardi a seconda delle persone (Vedi risposta di prima).
Da qui in avanti si inserice poi il problema legato alla medicina ufficiale che identifica la cause dei mali generati dalla cattiva alimentazine nei batteri o nella sfiga. Ma questo è un altro discorso che, seppur attinente, devìa il ragionamento.

In termini più generici, direi che diminuisce la qualità della vita:
- si riduce la Vitalità
- aumentano le malattie
- peggiora l'aspetto estetico


Citazione:
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I veri animalisti dovrebbero almeno essere vegani. Devo anche qui spiegare io il perché o lo sapete da soli?


Io non lo so. Potresti spiegare perché mai?


Prendetevi 10 minuti di tempo e leggetevi questa lettera aperta ai vegetariani

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