Re: Il cibo dell'uomo

Inviato da  migiu2 il 17/9/2008 14:22:38
Citazione:

lalonde ha scritto:
Che palla con la storia che i grassi fanno male......non è verò (non tutti.....è una storia vecchia) !!!
Anzi, alcuni sono indispensabili al sistema nervoso e si trovano solo nel pesce.



Aahh! La mala informazione! Cosa non si fa pur di cacciare i sensi di colpa, ci si inventa pure esperti di alimentazione ;)

Dunque, vediamo di fare chiarezza. Gil acidi grassi di cui parli mi immagino siano gli Omega 3 e Omega 6 detti essenziali perché indispensabili nell'alimentazione umana. Facciamo un po' di sano copiaeincolla, giusto per fare quello che non hai fatto tu, e cioè informare correttamente!


Contenuto basso di omega3 nel pesce piu' venduto


"Contenuto basso di omega3 nel pesce piu' venduto"

20/07/2008

Un nuovo studio conferma che il pesce non e' una fonte affidabile di omega3.

Le modificazioni dello stile alimentare verificatesi nel corso dell'ultimo secolo hanno avuto come conseguenza un marcato aumento dell'assunzione di acidi grassi saturi e acidi grassi polinsaturi della famiglia degli omega-6, con parallela riduzione delle assunzioni di acidi grassi omega-3. L'aumentato consumo di pesce è stato proposto negli ultimi anni come l'unico modo realistico di aumentare le assunzioni dietetiche di acidi grassi omega-3 protettivi, come il DHA e l'EPA, permettendo così di ristabilire un rapporto più bilanciato tra omega-6 e omega-3 nell'uomo.

Tuttavia, questa nuova ricerca pubblicata a luglio 2008 sulla rivista scientifica Journal of the American Dietetic Association, che ha cercato di analizzare il contenuto di acidi grassi nei pesci più diffusi sul mercato, conferma che non è proprio così.

I ricercatori infatti, che hanno analizzato pesci presenti sul mercato di varie zone degli USA, con particolare attenzione a quelli più comunemente consumati, hanno trovato che:

se è vero che tra le 4 specie di pesce più vendute, la trota e il salmone dell'atlantico contenevano quantità relativamente elevate di omega-3, un basso rapporto omega-6:omega-3 e un rapporto acidi grassi saturi vs insaturi più favorevole,
per gli altri due, la tilapia (il pesce più estesamente allevato perché cresce molto in fretta) e il pesce gatto presentavano concentrazioni di omega-3 molto più ridotte, un rapporto omega-6:omega-3 molto elevato e un rapporto acidi grassi saturi vs polinsaturi sfavorevole.
Nell'insieme, quindi, questa ricerca evidenzia come le pesanti modificazioni che si sono verificate nell'ultimo decennio nell'industria del pesce hanno fatto sì che i pesci più venduti siano anche quelli che presentano caratteristiche che in genere vengono considerate pro-infiammatorie e quindi dannose alla salute.

Paradossalmente, il pesce (o almeno alcuni pesci) sono stati trasformati in un cibo pericoloso per pazienti come i cardiopatici, quelli affetti da artrite, asma, o altre malattie autoimmunitarie, che sono particolarmente sensibili alle sostanze pro-infiammatorie (come quelle che derivano dall'acido arachidonico, un omega-6), in grado alimentare una anomala risposta infiammatoria che può danneggiare i vasi, il cuore, i polmoni e le articolazioni.

Commentano gli autori: "Conosciamo bene la classica massima di Ippocrate, il padre della Medicina: 'Primum non nocere', cioè 'per prima cosa, non fare danno'. Dovremmo quindi riflettere prima di dare a un paziente dei consigli dietetici per la salute. Ad esempio, i cardiologi raccomandano ai loro pazienti di mangiare più pesce, ma se i pazienti sono poveri, mangiano pesci che costano poco, come la tilapia. E questa è una situazione pericolosa, che può provocare un danno ancora maggiore."

Le fonti vegetali di omega-3 come le noci e l'olio di lino sono molto più valide sia perché contengono concentrazioni di questi grassi protettivi molto maggiori rispetto al pesce, ma soprattutto perché sono esenti da tutti gli inquinanti presenti nel pesce, primi tra tutti il mercurio, la diossina e il PCB.


Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18589026

http://www.scienzavegetariana.it

Citazione:
Ipotizzando un mondo senza integratori, un vegan in tarda età avrebbe serie possibilità di soffrire di malattie neurodegenerative.


Altra colossale sciocchezza. La dieta vegetale è completissima e non necessita di integratori (a parte la B12 che -ripeto- va via col lavaggio di frutta, verdura, tuberi ecc.). A parte poi che non hai nessuna prova scientifica di questo, ma basta leggere sopra per capire come stanno le cose. Stai solo riportando pura disinformazione alla Piero Angela sul web!

Citazione:

Questo non lo auguro a nessuno , e consiglio a chi adotta questa dieta di integrarla con acidi grassi.


Appunto, olio di lino e noci, per esempio. Ricchissimi di acidi grassi essenziali Omega 3 e privi del colestrolo-grassi saturi-mercurio-e altre schifezze presenti nei pesci.

E ancora:

L'olio di lino deriva dalla spremitura a freddo dei semi di lino biologici.

E' una fonte indispensabile di acidi grassi essenziali: il consumo di 2 cucchiaini al giorno di questo olio fornisce la dose giornaliera raccomandata di acido alfa-linolenico, della famiglia degli omega-3.

Anche la frutta secca e i semi oleaginosi sono molto ricchi di grassi prevalentemente poliinsaturi, tra i quali gli acidi grassi omega-3. L'assunzione di questi grassi, attraverso soprattutto il consumo regolare di oli, frutta secca e semi oleaginosi, si è dimostrato importante nella prevenzione della malattie vascolari legate all'arteriosclerosi

http://www.vegpyramid.info/grassi/nutrienti.html

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